..La tristezza che
invade è la tristezza del tramonto, quando il sole cede il posto a una luna che
è malvagia perchè giunge a concludere un giorno in cui il lavoro è stato vano,
perchè la terra si è disseccata, i frutti non hanno risposto alle attese, le
fonti si sono prosciugate e nessun abisso si è dischiuso a inghiottire l’uomo,
che dunque resta testimone dell’aridità della terra, del niente che ne è nato.
Il nichilismo
conclude la “terra della sera” e custodisce il senso del tramonto. Nietzsche,
infatti, concepisce l’uomo moderno e il suo tempo come una fine, la fine del
movimento morale e spirituale di più di duemila anni, la fine della metafisica
e del cristianesimo, la fine di ogni giudizio di valore. E perciò alla domanda:
“Che cosa significa nichilismo?” risponde: “Che i valori supremi perdono ogni
valore”.
A parere di
Heidegger il nichilismo denunciato da Nietzsche non è un evento casuale, un
fatto storico che poteva anche non accadere, ma è il “processo fondamentale
della storia dell’Occidente, e l’interna logica di questa storia”.
Nessun commento:
Posta un commento