…Governare è […]
una sofferenza quotidiana. Alle porte del mio ufficio battono quotidianamente
le infinite necessità di un popolo di 47 milioni di uomini e di donne […]
quando si confronta la somma di queste aspirazioni e di bisogni con la
limitatezza dei mezzi a nostra disposizione, è impossibile sottrarsi a un senso
di sconforto.
..Per agire non
bisogna attendere che le circostanze siano assolutamente soddisfacenti e gli
uomini perfetti. Io devo fare la casa coi mattoni che ho a disposizione e i
mattoni sono quelli che sono.
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