mercoledì 9 novembre 2011

Elisabeth Arnoulx De Pirey: De Gasperi / 1


Anche se la sua disponibilità di tempo si riduce, non si astrae dalla vita familiare. La figlia maggiore svolge, fino al matrimonio, le funzioni di segretaria e di collaboratrice, lei che sa bene come procurargli momenti di distensione e talvolta farlo ridere fino alle lacrime. La sua tenuta e, all’inizio della presidenza, estremamente semplice, quando ancora ci sono rigide restrizioni, e, per i suoi primi viaggi all’estero, deve prendere a prestito soprabiti adatti e valigia nuova. Tuttavia si impone con il suo comportamento sicuro e calmo, i suoi gesti misurati, la sua parola sobria. Nei suoi discorsi non vi è magniloquenza, non demagogia, così che i suoi contemporanei possono chiamarlo l’«anti Mussolini». Ma, con la sua maniera spoglia e coinvolgente, sa comunicare la passione per il bene pubblico che lo ha animato per tutta la vita.
Moderato nell’espressione, ricerca la precisione dei termini. Cortese, è incapace di ingiuriare un oppositore politico. Non si è allontanato dalla forte volontà., dalla tenacia di montanaro di cui ha dato prova nel passato. Quando l’interesse dell’Italia lo richiederà, sarà capace di decisioni intransigenti. Gli anni della lunga «veglia d’armi» hanno anche irrobustito la sua pazienza. Sul suo tavolo, per averle sempre sotto gli occhi e mantenervisi saldo, ha posto queste citazioni latine:

Aequam memento rebus arduis servare mentem (Orazio, Carmina, II, 3,vv, 1-2) e Perfer et obdura: multo graviora tulisti (Ovidio, Tristia, X). Cioè: «Conserva la mente serena nel dolore» e «Resisti e sta’ saldo: ben peggio sopportasti».

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