mercoledì 7 dicembre 2022

Sulla possibile scomparsa del Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte

 

 

Il politologo Piero Ignazi ha scritto sul quotidiano Domani un articolo intitolato "I Cinque Stelle rischiano di sparire all'improvviso. Come l'Italia dei Valori" (post sotto).

Condivido un’osservazione sul M5S ma dissento sul Pd. Per me è e rimane il partito di morti viventi. In senso politico, ovviamente. Le “tradizioni ideologiche e politiche” che Ignazi gli attribuisce non sono servite né serviranno a una beata minchia per un’ accozzaglia di poltronisti politici completamente astrusi, avulsi, dal paese.

Trovo, inoltre, che un analista politico come Ignazi sia a dir poco “ingenuo” nel suo credere che il Pd possa riprendere la “fiaccola dell’opposizione”. Come può un partito lontano dal paese reale riprendere un posizionamento efficace e produttivo tra gli elettori se non ha come si usa dire adesso: visione. Secondo Ignazi non ce l’ha il M5S  - e qui, concordo – e ce l’avrebbe il PD? Cos’è, scherzi a parte?

Dissento sulla seguente affermazione relativa al M5S: “essendo  ormai  inutilizzabile  la polemica antipolitica”. La polemica può anche essere parcheggiata in questo momento, ma l’antipolitica non lo è. Esiste. Perché la politica che non sa governare, legiferare, individuare problemi e soluzioni è l’antipolitica. Non è il M5S l’antipolitica.

Ciò premesso, concordo sulla considerazione che il Movimento 5Stelle di Conte “vive alla giornata”. È un partito privo di rappresentanza locale, ha ottenuto il massimo possibile alle ultime elezioni dove ha comunque perso milioni di voti e, vuoi l’”allergia” della stampa cosiddetta mainstream – il quotidiano Domani tra questi – la voce di Conte e del M5S pare monocorde: solo reddito di cittadinanza. Come ho scritto in questo post, il reddito di cittadinanza richiede di essere gestito secondo alcuni requisiti la cui assenza non ne garantirebbe utilità ed efficacia sia in ottica di riduzione della povertà reale sia in ottica di attivazione di un lavoro.

Ma, forse, non è solo il reddito di cittadinanza al centro delle esternazioni e opposizioni del M5S. Ma questo arriva. E poiché tra le prossime elezioni regionali ci sono quelle di Lombardia e Lazio, incentrare la propria esternazione e azione sul reddito di cittadinanza – quando parte del paese ancora non ha mollato la Meloni – non porterà granché.

A meno che…si tratti di una strategia. Cosa che, a dire il vero, dubito. Non considero Conte un genio della strategia, ma un abile adattatore. Non uno che si adatta. Che è altra specie. Un abile adattatore.

Una strategia porterebbe ad occupare spazio, terreno lasciato da altri (ad esempio: dai morti viventi) per poi coltivare altro terreno da unire al primo. No. Non è il campo largo. La cosa più idiota che può fare l’abile adattatore Conte è allearsi con il Pd in assenza di programmi comuni e di persone credibili con cui cercare di realizzarli.

È il campo degli astenuti. Perché non si vinceranno le prossime elezioni, regionali o politiche o europee, se non si convincerà parte degli astenuti. E il reddito di cittadinanza non può essere l’argomento principale, attrattivo, per milioni di astenuti alle ultime elezioni. Che ne è di quella roba chiamata “transizione ecologica”?  Parlare, proporre, agire, difendere, su aspetti considerati prevalenti in questo momento non significa archiviare ciò che dovrebbe dare la misura della proposta politica per il paese. Magari evitando le cazzate di Letta, cioè capendo di che si deve parlare, come e quando.  

Non sono una sondaggista ma non “sento” movimenti che portino a ridimensionare il recente voto politico. Il che, da milanese, da lombarda, non mi piace. Pensare che l’inetto Fontana (non aggiungo altri aggettivi perché ho ricordi precisi del Codice civile) possa essere rieletto è roba che fa cagare anche uno privo di intestino.

Quanto alla Moratti, torni a dedicarsi al risotto allo champagne anziché occupare una poltrona a qualsiasi costo. Su Majorino – che non è un morto vivente come i maggiorenti del suo partito - vale per lui ciò che, eventualmente, vale per Galan. Li prenderei in considerazione. Alle mie condizioni di cittadina con diritto di voto. Di cui tratterò in futuro.

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