martedì 19 ottobre 2021

Il sistema bancario italiano: Meglio lasciare i soldi fermi sul conto piuttosto che farsi imbrogliare

 


da: https://www.ilfattoquotidiano.it/ - di Beppe Scienza

Banche, sedicenti consulenti finanziari e giornalisti economici al seguito non danno tregua: non bisogna lasciare risparmi fermi sul conto. Così il presidente di Assogestioni recentemente ha tuonato: “I soldi fermi sul conto in banca fanno male al Paese e agli italiani”. Tutto falso. La verità è che i circa 1.100 miliardi parcheggiati in banca dai risparmiatori fanno gola a chi vuole arricchirsi a loro spese. Riuscissero a dirottarne anche solo un terzo nel risparmio gestito, potrebbero sottrargli (legalmente) qualcosa come dieci miliardi di euro l’anno, da spartirsi poi fra banche, venditori porta a porta e gestori.

Chi come me non si affretta a reinvestire titoli scaduti o altra liquidità viene bollato da ignorante privo di educazione finanziaria o, meglio, di financial literacy. Bisogna quindi inculcargliela, cioè educarlo a bere qualunque intruglio gli propinino sportellisti e venditori a domicilio: fondi comuni opachi e costosissimi, fondi pensione e polizze trappola, certificati rischiosi e compagnia brutta.

Tenere liquidità è un comportamento prudente per averla sempre disponibile e soprattutto per evitare di subire salassi per provvigioni, commissioni e cosiddetti caricamenti, che i risparmiatori per giunta neppure vedono.

Per spaventarli, circolano poi sulla stampa e in Rete discorsi manipolatori. Qualcuno

Amministrative 2021, il Pd vince se.......

 


 

Il Pd riesce in qualche vittoria elettorale se..........gli italiani non vanno a votare.

Eppure stanno godendo...de che?!

domenica 17 ottobre 2021

Lawrence Wright: Pandemia

 


Il Libro

All’Assemblea Mondiale sulla Salute a Ginevra viene presentato il caso di una strana influenza emorragica sviluppatasi da poco in un campo profughi a Giacarta, dove, nel giro di poche ore, si sono verificati 47 decessi. Il dottor Henry Parsons, un epidemiologo di fama mondiale, decide di partire per l’Indonesia, dove trova uno scenario apocalittico. Capisce che si tratta di un virus ignoto, letale e caratterizzato da una diffusione rapidissima. Quando viene a sapere che il suo autista è partito per un pellegrinaggio alla Mecca, dove ci sono più di tre milioni di pellegrini, si precipita in Arabia Saudita per trovare l’uomo e isolarlo, mettendo a rischio la propria vita. Ma, una volta lì, si accorge che è troppo tardi.

Mentre l’epidemia ormai si sta diffondendo in tutto l’Occidente, tra le due grandi potenze mondiali, Stati Uniti e Russia, la tensione è alta. È vero che questo virus è stato creato in laboratorio dalla Russia con lo scopo di scatenare un conflitto e ristabilire la propria egemonia in Medio Oriente? E che ruolo hanno le armi chimiche nella diffusione di questo tipo di virus?

Un thriller avvincente e straordinariamente realistico, in cui il Premio Pulitzer Lawrence Wright, grazie a ricerche accurate e interviste a esperti, descrive minuziosamente le

sabato 16 ottobre 2021

Nuovo Digitale terrestre, dal 20 ottobre Rai e Mediaset «spengono» alcuni canali: come sapere se continueremo a riceverli

 


da: https://www.corriere.it/ - di Alessio Lana

Il primo passo del nuovo digitale terrestre porterà alcuni canali tematici in Hd. Il passaggio al Dvb-T2 invece verrà completato nel 2023.

Dal 20 ottobre molti canali del digitale terrestre passeranno all’Hd e non saranno più visibili da chi ha un vecchio televisore. E questa è solo una tappa intermedia nel cammino del nuovo digitale terrestre. Più avanti, nel 2023, ci sarà un altro cambiamento. Ma andiamo con ordine: vediamo come scoprire se siamo pronti e, in caso contrario, ci sono i bonus per nuovi Tv e decoder.

Partiamo dalla prima tappa, quella dell'Hd.

Dal 20 ottobre nove canali tematici Rai e sei di Mediaset verranno offerti solo in alta definizione (Hd appunto) e per riceverli occorrerà un televisore o un decoder compatibile. Per la Tv di Stato si parla di Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport + HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola. Per Mediaset invece di TgCom24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 TV e Virgin Radio TV.

Per sapere se il televisore o il decoder sono compatibili con l’Hd basta sintonizzarsi su un qualsiasi canale in alta definizione: 501 per Raiuno Hd, 505 per Canale 5 Hd, 507 per La7 Hd. Se ne riceviamo anche uno nessun problema, siamo a posto. Quasi tutti i

venerdì 15 ottobre 2021

Per l'inverno l'Ue ha solo il 75% del gas necessario

 


da: https://www.huffingtonpost.it/ - di Angela Mauro

Effetto del caro bollette. Bruxelles presenta il suo piano, ridimensionato dai freni del nord: stoccaggio comune con chi ci sta

L’Ue dispone attualmente di una capacità di stoccaggio per oltre il 20 per cento del suo consumo annuo di gas, ma non tutti gli Stati membri dispongono di impianti di stoccaggio. In più, modalità d’uso e obblighi di manutenzione variano. Soprattutto gli “gli attuali livelli di stoccaggio di gas dell’Ue sono leggermente superiori al 75 per cento” e questa percentuale ”è inferiore al 90 per cento di media” che si registrava in questo periodo negli ultimi dieci anni”. Non è allarme ma Bruxelles sta monitorando la situazione: la preoccupazione è che alcune piccole comunità del continente, quelle con minore capacità di stoccaggio, possano restare senza gas e dunque senza riscaldamenti e acqua calda per l’inverno.

Sono i ‘frutti’ possibili del meccanismo infernale messo in moto dai rincari dei prezzi dell’energia. La risposta della Commissione, presentata oggi a Palazzo Berlaymont in seguito al pressing degli Stati del sud Europa (Spagna, Francia, Italia, i più colpiti dal caro bollette anche per una situazione economica di base più disagiata rispetto agli Stati del nord), è di migliorare la capacità di stoccaggio dell’energia in Europa, esplorando “appalti congiunti volontari da parte degli Stati membri sulle scorte di gas”. Insomma, una sorta di acquisto

giovedì 14 ottobre 2021

Per la sicurezza sul lavoro non serve duplicare strumenti normativi che non funzionano

 


da: Domani – di Vitalba Azzollini

Il governo sta valutando il modo in cui arginare quella che ormai è definita una “strage” di lavoratori, dato il susseguirsi di infortuni sul lavoro con esito anche mortale. Può essere utile valutare ex ante le misure cui si intende ricorrere. Serve «collaborazione all’interno dell’azienda per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza sul lavoro», ha detto Mario Draghi, riprendendo la proposta del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, circa la costituzione di «comitati di lavoratori e impresa» per rafforzare il monitoraggio attraverso il concorso dei soggetti coinvolti.

Questa misura non costituirebbe una innovazione. Il cosiddetto Testo unico salute e sicurezza sul lavoro già prevede in azienda una figura, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rsl, nelle aziende di maggiori dimensioni possono essere anche più persone), che ha il compito di «rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza» e confrontarsi con datore di lavoro, sindacati e istituzioni. Il Rsl, in particolare, ha contatti con il “dirigente”, che «attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa», nonché con il “preposto” che, tra l’altro, deve «vigilare sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi» in materia di sicurezza e segnalare tempestivamente «sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale,

La truffa del messaggio in segreteria dal numero che inizia con «899»

 


da: https://www.giornalettismo.com/ - di GIorgia Giangrande

Quante volte vi sarà capitato di ricevere un messaggio o una chiamata da un numero che non avevate in rubrica? Incidenti d’auto nei quali si è coinvolti senza saperlo (semplicemente perché mai verificatisi), link per attivare promozioni premio, inviti ad ascoltare dei messaggi in segreteria telefonica. Quest’ultimo esempio è quello della truffa di cui stiamo per parlarvi: un SMS che invita a chiamare un numero che inizia con 899 per ascoltare il proprio messaggio.

Non ascoltare nessun messaggio al 899, è una truffa

Se in questi ultimi giorni, ma anche in passato e in futuro, hai ricevuto o riceverai un messaggio con scritto «Chiama e ascolta il tuo messaggio al numero 899…», occhi aperti. Per i nativi digitali o anche per chi – più comunemente – ha dimestichezza con le diverse strategie che i truffatori utilizzano per adescare le proprie prede, che il messaggio sia un fake si vede lontano un miglio. Poche informazioni, pochi riferimenti e nessuna ragione per cui una persona debba chiamare un numero esterno a quello di riferimento della propria compagnia telefonica, per poter ascoltare un messaggio in segreteria.

Ad accreditare l’ipotesi secondo cui l’invito tramite SMS a chiamare l’899 (inviato da un numero meno sospetto che inizia con 376) sia una truffa ci pensa telGuarder, piattaforma

mercoledì 13 ottobre 2021

Grenn Pass per lavorare, buffoni di corte: Carlo Bonomi...

 


Quell'arrogante di Carlo Bonomi  - presidente di Confindustrianulla dice in merito ai possibili effetti dell'obbligo di Green Pass per lavorare.

Aumenterà il numero dei lavoratori che si metteranno in malattia. Aumenteranno le ore di malattia. E i controlli fiscali a campione non potranno identificare tutti i "malati da no-Green Pass". E quante sono le aziende, soprattutto medio-piccole, che possono permettersi di avere lavoratori con assenze non programmate?

Bonomi non dice nulla perchè il presidente del Consiglio è Draghi. Ovviamente, se al posto del suo amato Draghi ci fosse Conte o un altro politico, Bonomi lo attaccherebbe ogni giorno con la sua consueta arroganza.  

Ma a Draghi tutto è consentito....

Ah...l'amore...l'amore. Rende ciechi. E buffoni. Quanto meno Bonomi.

Governo Draghi: ma quanta efficienza sul Green Pass per lavorare...

 


In relazione ai controlli relativi all'obbligo di Green Pass per lavorare, leggo quanto segue dal Fatto Quotidiano: "Oltre all’app “VerificaC19”, saranno rese disponibili per i datori di lavoro, pubblici e privati, specifiche funzionalità che consentono una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni. Tali verifiche potranno avvenire attraverso: l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura; per gli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell’economia e delle finanze, l’interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC; per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, l’interazione asincrona tra il Portale istituzionale Inps e la Piattaforma nazionale-DGC; per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi informativi di gestione del personale del, e la Piattaforma nazionale-DGC.

Sono basita. Che dire: 'sti cazzi!. Ma che efficienza...

Se quanto sopra dovesse funzionare (il che è tutto da vedere) significa che hanno predisposto strumenti e criteri atti a verificare che chi entra in un ambiente di lavoro sia provvisto di Green Pass. Visto che si chiede alle aziende di controllare, mi pare il minimo per il "governo dei Migliori".

Però....

Se fossi un lavoratore di quelli che non si vogliono vaccinare (posto che, vorrei capire il perché) e fossi già incazzato di mio, mi incazzerei ancora di più. Ma come. Quando

Il fascismo che a Meloni e Salvini conviene tollerare e non vedere

 


da: Domani – di Giovanni Tizian

Nell’immobile della fondazione Alleanza nazionale c’è il giornale dei neofascisti arrestati. Ma il partito tace. A Milano invece Lega e Fratelli d’Italia hanno stretto un accordo politico-elettorale con gli eredi dei naziskin.

Tenere il conto di quante volte Giorgia Meloni è intervenuta sulle case popolari occupate da immigrati è compito arduo. «La proprietà privata è inviolabile», la parola d’ordine di Fratelli d’Italia. Più facile è calcolare quante volte Meloni ha chiesto di sloggiare dalla sede della fondazione Alleanza nazionale a Roma ai neofascisti arrestati e accusati di essere i registi dell’assalto alla sede nazionale della Cgil. Il conto è semplice: zero.

C’è una legge non scritta negli statuti della destra istituzionale: con i neofascisti si convive ma non ci si sposa. I movimenti extra parlamentari lavorano sul territorio, catalizzano consenso nelle periferie, si intestano battaglie contro i migranti  e alimentano scontri per difendere il diritto del «prima gli italiani». Consenso che viene indirizzato poi su candidati di Lega e Fratelli d’Italia vicini o espressione di quei mondi. In fisica si chiama principio dei vasi comunicanti. Il rapporto tra neofascisti “sporchi brutti e cattivi” e la destra elegante di palazzo interpretata da Meloni e Matteo Salvini si sostanzia in alcuni fatti accertati, documentati, persino pubblicizzati sui social network.

Non dire fascista