giovedì 8 novembre 2018

Decreto Sicurezza e Immigrazione, Virginia La Mura (M5S): “perché non ho partecipato al voto di fiducia”



NON HO PARTECIPATO AL VOTO DI FIDUCIA, ECCO PERCHÉ

Sono uscita dall’aula al momento del voto. Sono uscita dall’aula perché io ho fiducia nell’azione di questo governo, ma non potevo dare il mio voto al decreto Sicurezza. E se mi si vuole costringere a votare un decreto attraverso la fiducia non posso far altro che uscire dall’aula.

Sono convinta che questo governo possa portare avanti nel migliore dei modi le istanze dei cittadini. Ma questo decreto non mi appartiene, va contro i miei principi e ritengo che vada anche contro i principi del M5S stesso. Non possiamo permettere che si renda ancora più aspra la vita degli ultimi. Stiamo perdendo una grossa opportunità: quella di fornire gli strumenti per l’inclusione sociale di persone che hanno avuto una vita travagliata per la sola sfortuna di esser nati in un posto diverso dal nostro. Si, perché questo decreto che chiamiamo “sicurezza” in realtà crea repressione da un lato e maggiori rischi sociali dall’altro: con l’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari avremo migliaia di nuovi migranti irregolari senza alcuna tutela
e senza alcuna possibilità di integrazione. E non essendo possibili i rimpatri, cosa faranno queste persone senza diritti? Avremmo potuto fare altro, avremmo potuto modificare il decreto, ma non è stato possibile. Io rispetto chi ritiene in buona fede di risolvere così i problemi degli italiani, ma non posso andare contro i miei principi.

I contenuti di questo decreto non sono presenti nel programma del M5S e non sono presenti nel contratto di governo. Io non voglio la guerra, non voglio la guerra contro nessuno e in nessun campo. Sono uscita dall’aula perché ho fiducia in questo governo, ma non potevo dare il mio voto a questo decreto. E sono in pace con me stessa.


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