sabato 9 giugno 2018

Soumaila Sacko, migrante del Mali ucciso a colpi di fucile



Soumaila Sacko, le istituzioni cominciano a rispondere: Fico visiterà la tendopoli di San Ferdinando

Dopo giorni di silenzio rotti dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel suo discorso alla Camera durante il giorno della fiducia, ecco arrivare i primi segnali forti nella vicenda dell’omicidio di Soumaila Sacko, migrante del Mali e sindacalista dell’Usb ucciso sabato 2 giugno mentre stava recuperando del materiale per il campo dove viveva a San Ferdinando, in Calabria.


Il presidente della Camera Roberto Fico si recherà nella tendopoli lunedì 11 giugno. Si tratta di un gesto importante, di vicinanza da parte delle istituzioni.

Nella manifestazione di solidarietà avvenuta immediatamente dopo l’omicidio di Sacko, il sindacalista dell’Usb Aboubakar Soumaharo aveva chiesto la presenza in loco del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, il quale non si è mai fatto vedere e non ha pronunciato nessuna dichiarazione a riguardo.


Stesse critiche sono arrivate a Matteo Salvini, anche lui assente e che era finito nell’occhio del ciclone per avere detto che la “pacchia” per i migranti con lui al potere era finita.

La risposta di Soumaharo non si è fatta attendere, quando ha affermato che migranti e italiani devono restare uniti perché il problema non è il colore della pelle ma le condizioni di sfruttamento del lavoro.

La pacchia, ha proseguito Soumahoro, sarebbe finita per il ministro degli Interni, non per i migranti costretti a vivere in campi di fortuna in condizioni misere.

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