da: Il Fatto Quotidiano
Quello che pensiamo di Daniela Garnero in
Santanchè i lettori possono facilmente immaginarlo. Al netto degli scandali Bpm
e Bisignani, appena cinque anni fa la signora, candidata con La Destra di
Storace, fece impallidire i più accaniti antiberlusconiani descrivendo Berlusconi come uno che “le donne le vede solo in orizzontale”,
ragion per cui “non gliela darò mai”.
Poi rientrò prontamente all’ovile,
diventando uno dei suoi più efficaci scudi umani, dunque sottosegretario. Ma in
privato, non mancandole la materia cerebrale, continuò a dire la verità. Come
quando, nell’aprile 2011, fu intercettata
al telefono con l’amico e socio Flavio Briatore indagato per evasione
fiscale, che la informava sul seguito del bungabunga: “Lele Mora mi ha detto: ‘Tutto continua come se nulla fosse’”. Santanchè: “Roba da pazzi!”. B: “Non più lì
(ad Arcore, ndr), ma nell’altra villa.Tutto come prima, non è cambiato un
cazzo. Stessi attori, stesso film, proiettato in un cinema diverso. Come
prima, più di prima. Stesso gruppo, qualche new entry, ma la base del film è
uguale, il nocciolo duro, Centovetrine…”. S: “Ma ti rendi conto? E che cosa si
può fare?”. B: “Siamo nelle mani di Dio qui, eh? Perché l’altra sera ho saputo
che c’era stata un’altra grande festa lì, eh?”. S: “Ma tu pensa! E che cazzo
dobbiamo fare?”. B: “Questo qui è malato! Ha
ragione Veronica, uno normale non fa ‘ste robe qui!”. S: “Sicuro che ha
ripreso?”.
B: “Al 100%”. S: “Va beh, ma allora qua crolla tutto”. B: “Dani, qui
parliamo di problemi veramente seri di un Paese che deve essere riformato. Se
io fossi al suo posto non dormirei di notte. Ma non per le troie. Non dormirei
per la situazione che c’è in Italia”. S: “E con il clima che c’è, uno lo prende
di qua, l’altro che scappa di lì”. B: “Brava, il problema è che poi la gente
comincia veramente a tirar le monete”. S: “Stanno già tirando”. Oggi basta
sentirla in un talk a caso per capire che non crede a una parola di ciò che
dice. Eppure dice cose gravi, tipo Boccassini “metastasi della democrazia”.
Dunque in
un paese normale nessuno avrebbe dubbi sulla sua candidatura a vicepresidente
della Camera. Eppure c’è qualcosa di stonato,
stridente e ipocrita nel fuoco di sbarramento che s’è levato dal Pd sul suo
nome per una carica che nessuno, prima d’ora, s’era mai sognato di calcolare.
Le vicepresidenze
delle due Camere (quattro per ciascuna) sono da sempre lottizzate fra i partiti, che ci mettono chi
vogliono. Nella scorsa legislatura, per dire, fra i numeri 2 del Senato c’era
persino Rosi Mauro. Una che avrebbe sfigurato dappertutto, se il presidente del
Senato non fosse stato Schifani. Ora, che il
limite estremo della presentabilità sia diventato la “pitonessa”, come lei
stessa si definisce citando Il Foglio
(che a sua volta cita l’insulto di
“vecchia pitonessa” lanciato nel-l’800 dalla rivista fiorentina Novelle
Letterarie contro Madame de Staël), fa
un po’ ridere.
Il Pd
ha fatto scegliere a Berlusconi il presidente della Repubblica e quello del Consiglio dopo aver impallinato Prodi e ignorato Rodotà perché non piacevano a
lui, poi ci è andato al governo e ha deciso di dichiararlo eleggibile contro la
legge. Governa con ministri come Lupi
e Quagliariello, per non parlare dei
sottosegretari. Ha varato il Comitato
dei 40 per riscrivere la Costituzione con lui.
Non
dice una parola sulle condanne per frode fiscale, prostituzione minorile,
concussione e rivelazione di segreto (contro Fassino), né
sulla compravendita di senatori (contro Prodi). Ha votato presidenti di commissione Cicchitto e Formigoni e ha chiesto
a Scelta civica di votare Nitto Palma alla Giustizia per potersi astenere e
fingersi contrario. Non ha mosso un dito
quando Grasso ha nominato il senatore D’Alì, imputato per mafia, rappresentante
dell’Italia in Europa.
E ora, dopo
aver digerito senza un conato la Cloaca Massima, ha qualche problemino di stomaco per la Santanchè. Ma ci
faccia il piacere.
sempre grandissimo e puntuale.....vai grillo....
RispondiElimina"PITONESSA"
RispondiEliminaChi ha dato questo appellativo alla parlamentare in oggetto, non ha proprio un cazzo da pensare o forse può pensare troppo perché ha la "panza piena".
Ciò che mi sconvolge di gran parte di questi parlamentari, specie di destra, è che parlano di iva, imu di sottosegretari da piazzare, di ingiustizia per il caimano, ma non sento una voce sulla situazione critica dl popolo, del lavoro che manca, delle imprese che chiudono, degli amministratori pubblici che rubano a man bassa e che nessuno si sogna di mettere un freno.
E' una vergogna! E non so dove andremo a sbattere.
Almeno in Egitto la gente riesce ad abbattere chi governa male, in Italia no. E' tutto ingessato, passato presente e sopratutto il futuro.