mercoledì 9 novembre 2011

Uomini e donne: trono Frizziero, in riposta ad alcuni commenti


16 Giugno 2008

Nei commenti dei post: “Uomini e donne: post trono Frizziero, portoncino e..portone” (link: http://pinkpanther.iobloggo.com/archive.php?eid=1684) vi sono le considerazioni di due persone: Tanias e Fanny. Vi invito a leggere i loro commenti. Rispondo loro tramite questo post.
Innanzitutto ringrazio Tanias per il complimento al blog. Tanias ritiene sostanzialmente Cristian Galella un “attore” (lo scrivo tra apici, non vorrei svenire sulla tastiera!). Fanny fa una considerazione acuta: “non è che questa volta l’agenzia ci ha propinato un attore travestito da nullista?”
Ovviamente, si può “vedere” il nuovo modello della scuderia Lele Mora come vero, finto, o avere ancora il dubbio se e quanto sia vero. Faccio una premessa: io ho seguito per un pò di tempo le vicende mediatiche di Costantino e Alessandra. Da “Buona Domenica”. Non durante il loro trono. A quei tempi la televisione della signora Fascino non incontrava il mio telecomando manco per sbaglio. Più precisamente, per un errore, ho digitato un sabato sera Canale 5 e lì ho visto per la prima volta due che mi parevano chimicamente perfetti: Costantino e Alessandra. Chimicamente perfetti, ovviamente, non significa fatti l’uno per l’altra.
Li ho ribeccati casualmente (colpa del telecomando) una domenica dopo le 19 dal signor Fascino, al secolo: Maurizio Costanzo, allora domatore del circo di “Buona Domenica”. Sono rimasta incuriosita da un atteggiamento di Vitagliano e ho pensato: o questo è pazzo o è dei Gemelli. La fregatura è stato nello scoprire che era dei Gemelli. Sì, perchè se devi fare un certo tipo di “gioco” comunque lo fai in base al carattere che hai. Vitagliano ha usato alcuni lati del suo carattere per “gestire” la storia mediatica. Perchè vado indietro nel tempo alla prima soap mediatica con la quale la famiglia Fascino fece bingo? Perchè questa “coppia non coppia” Frizziero/Galella mi ricorda - per certi versi - Alessandra Pierelli e Costantino Vitagliano. Ma a ruoli invertiti.
La parte di Alessandra è svolta da Cristian, la parte di Costantino da Paola. Del resto, la signora Fascino qualche anno fa manifestò l’intenzione, la voglia, di avere un “Costantino al femminile”. Credette di averla individuata in tale Valentina Gioia. Mai fu presa da signora Fascino tranvata più grande!. Chissà se Paola Frizziero si è offerta volontaria nel ruolo di “simil Costantino al femminile” oppure non si sia resa conto che è questa la parte che - pur nelle diversità di carattere e di situazioni - ha svolto?
Il risultato finale, ad esempio, è che lei si è presa una dose di insulti alla Costantino.

Ma torniamo alla “non coppia” di “Uomini e Donne” Frizziero/Galella.
Lui è vero o falso? Aveva ragione la stagionata e spesso sguaiata del pubblico parlante a considerarlo “falso in quel contesto”, espressione che non significa un organo sessuale maschile. Vero o falso. Punto.
Io non ho mai avuto le certezze granitiche di questa “collaboratrice” della signora Fascino. Sarà perchè la mia attenzione era prevalentemente rivolta ai “meccanismi” della signora Fascino, della sua redazione, dell’agenzia di Lele Mora. Indirettamente, ho ricavato sensazioni, impressioni, su Cristian Galella e Paola Frizziero.
Una cosa mi pare certa. La stragrande maggioranza di chi ha seguito il trono è rimasta “abbagliata” dalla potenziale coppia Frizziero/Galella. Ci hanno visto e sentito tutto ciò che volevano vederci e sentirci. Pochissime, hanno avuto dei “dubbi”. Pochissime sono andate oltre il significato letterale di parole e immagini. Del resto, se il programma mantiene uno zoccolo di pubblico è perchè non lo si “vede” se non parzialmente per quello che veramente è. Lo si “vede” per quello che si vuole vedere.
Lo affermo senza snobismi. Lo snobismo lo riservo a cose e persone più importanti!
La signora Fascino ha ottenuto ciò che voleva. Lo ha detto nelle puntate finali: c’è chi vede un fotoromanzo che in U&D non c’è. Oltretutto che guardano la sua trasmissione, si permette lei di fare la snob verso il suo pubblico. Ma la decenza a volte non è caratteristica della signora Fascino che ritengo intelligente e capace. Tanto più capace, tanto più ci sono persone che non vedono al di là del loro naso.
E veniamo a bomba. Se Cristian fosse falso come sostiene Tanias sarebbe diabolico. Avrebbe superato qualsiasi furbizia, gioco del “miglior” Costantino Vitagliano. Che io non ho mai ritenuto il lupo cattivo. Dico diabolico perchè se anche è previsto, ammesso e succede quasi sempre che uno lì vada per “recitare” una parte, se sul trono non c’è la tua “collega” d’agenzia, ma una ragazza che vedi, sotto i tuoi occhi, stare male in almeno un paio di circostanze e prosegue a “giocare una parte” ti dovresti fermare. Se continui nella “parte” lo fai o perchè la pensi falsa, o non credi che lei abbia sofferto per una precedente storia, o non te ne frega un organo sessuale maschile. E magari pensi pure: hai voluto la bicicletta, pedala. Se penso invece che Paola sia in crisi e proseguo con la mia parte, sono veramente diabolico. Perchè sono andato oltre il gioco, lo spettacolo televisivo. Oltre il limite consentito. Questo, ovviamente, se ritengo che le crisi di Paola siano vere.
Non so se stupidamente, non riesco a ritenere - al momento - questo ragazzo come diabolico, seppure, alcune cosucce mi abbiano insospettito.
Gli sguardi iniziali rivolti alla Frizziero, erano sospetti. E questa impressione l’hanno avuta anche alcune mie amiche, più propense di me a non vedere “malizia” nè nella padrona di casa, nè nei “partecipanti”.
Ci ricordavamo del trono di Salvatore Angelucci. Anche in questo caso, la stragrande maggioranza di coloro che tifavano la coppia Angelucci/Frizziero sostenevano che: “si vede dallo sguardo che lui è preso da Paola”. Gli sguardi insistenti di Cristian verso Paola mi fecero drizzare le antennine. Sennonchè Salvatore Angelucci mostrava più chiaramente - cioè non risultava impostato - la sua cotta per la Frizziero. Che era reale. Ma la realtà era fatta anche e soprattutto di altro. Non esiste storia vera in un contesto finto. Il concetto su cosa intendo per finto sta nei post precedenti, non mi ripeto.
Ho trovato Cristian Galella impostato in più di una circostanza. Anche in un’esterna che tanto piace: quella sulla neve. Frasi del tipo “voglio conoscerti nella tua quotidianità” è repertorio di agenzia. Lo disse anche Salvatore Angelucci.
Devo riconoscere che le mie antennine sono rientrate (o quasi) successivamente. Si può pensare che sia diventato più bravo a “recitare” la sua parte, si può ritenere che invece il suo interesse per Paola fosse o stesse diventando reale. A chi vuole sostenere che se non fosse stato veramente “preso” da Paola non avrebbe accettato certe mazzate, rispondo che non significa nulla. La “reputazione” (tipo quella di scarsa virilità) può essere capovolta da un momento all’altro. Soprattutto se hai una certa agenzia che ti “sostiene”. Il fatto che lui sia rimasto lì a prendere colpi non è una dimostrazione assoluta di veridicità.
Ritengo però, che volente o nolente, a Cristian Paola sia cominciata a piacere e parecchio. Ovviamente, si può ritenere che invece sia migliorato come attore. Ma se anche questa ragazza da un certo momento gli fosse effettivamente piaciuta (a Vigevano non stava recitando) che tipo di piacere si tratta? Gli piace lei o è rimasto “affascinato”, condizionato dal contesto? Sentire, leggere, che lui e Paola sono la coppia che piace può farti diciamo...confondere. A Vigevano se ne uscì con “completamente innamorato”. Verso la fine del trono ha fatto retromarcia. Ma questa non dimostra necessariamente la sua falsità. Può dimostrare che aveva capito o che il suo agente, piuttosto che la redazione gli avevano fatto capire alcuni meccanismi. Se lui era lì per non essere scelto o dire “no” doveva fare quella retromarcia.
A scelta di Paola avvenuta, Cristian Galella sostiene che lui, diversamente da Carmine, avrebbe detto “sì” a Paola. Non esiste controprova, ovviamente. O gli si crede o no. E se anche avesse detto “sì”, chi lo vedeva falso avrebbe pensato ad un “sì di comodo”.
Quanto alla scelta di Paola e a quello che lei provava nei confronti di Carmine.
Indubbiamente, la stragrande maggioranza del pubblico non ha voluto credere e vedere che alla Frizziero Carmine piaceva. Un piacere diverso da quello che provava per Cristian. Esprimo solo sensazioni. Non sono nella testa della Frizziero. L’impressione è che il suo fosse il tipico piacere immediato di quando ti trovi di fronte ad una persona con la quale hai delle analogie, delle similitudini. Carmine era quello che non le avrebbe fatto del male. Sì, era lì per avere il suo spazio. In attesa del trono. Ma era fuori da un certo “giro”. La loro è stata “solidarietà tra esclusi o non inclusi” in un certo giro. Solo che, secondo me, Carmine non ha mai pensato manco per un minuto di dirle “sì”. Carmine non avrebbe mai voluto essere scelto. E questo lo si capisce da subito. Non certo dalle ultime puntate. Lui è l’esemplificazione di come si debba essere a “Uomini e Donne”. Il trono è appropriato per lui. Per me, se lo è meritato.
Non so cosa effettivamente pensasse Paola di Carmine quando ha deciso di sceglierlo. Ho la vaga sensazione che lei pensasse che Carmine avrebbe “sposato” il suo finale. Le avrebbe detto sì. E, invece, la “solidarietà tra esclusi o non inclusi” che sono certa Lele Mora ha intuito, è saltata. Le lacrime mi sembravano più di rabbia. Avrebbe dovuto andarsene quella volta che aveva deciso di farlo. E, invece, è rimasta lì. Con un bel pacco che non poteva nè voleva scegliere, con un altro pacco che credeva le avrebbe quanto meno detto un “sì” tattico. Ho comunque l’impressione che la Paola Frizziero abbia all’ultimo minuto, cambiato il finale che meglio avrebbero gradito la redazione e la signora Fascino. Dopo la rientrata in scena della pallovolista (quando si dice il caso) Paola avrebbe dovuto “non scegliere”. La “non scelta” avrebbe mantenuto aperto il trono per la prossima stagione. Adesso è più complicato. Ma con la signora Fascino, la sua redazione, l’agenzia Lele Mora tutto è possibile! Ma anche con la Frizziero. Perchè quello che pensavo di lei dall’inizio ancora lo penso: se c’è una che vuole contare, se c’è una che pensa: “non potete decidere senza di me”, se c’è una che può far venire qualche prurito al sedere di alcune/i quella è Paola Frizziero.

P.S Ringrazio tutti i lettori di questo blog. Anche se lo visitano solo per leggere i post sul trono Frizziero. Mi compiaccio che, anche se non se ne condivide il contenuto o si sia inizialmente scettici, se ne prenda “spunto”. Se però mi dovessi accorgere che vengono spacciate per “anticipazioni” alcune sensazioni, deduzioni dopo aver letto ed “elaborato” i miei post qualcuno potrebbe trovarsi su una tazza. E non intendo una tazza virtuale, ma quella tazza dove si esplicano alcune necessità fisiologiche che se protratte per troppo tempo portano alla disidratazione. Chiaro?

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