venerdì 23 ottobre 2020

Sostegno economico: guida ai bonus per i redditi più bassi

 

 

Ringrazio Alessia De Angelis per avermi segnalato questo articolo.

da: https://www.csttaranto.it/guida-bonus-redditi-bassi/

Questo articolo è una guida ai bonus e delle agevolazioni disponibili per i redditi bassi, in particolare per le famiglie sotto la soglia dei 10mila euro di ISEE come sostegno per le spese più rilevanti come quelle per l’energia.

Pacchetto famiglia

Mentre in Parlamento si discute del cosiddetto Assegno Universale, esiste ad oggi il bonus bebè che tutela la famiglia dal punto di vista reddituale per i primi 12 mesi di vita del bimbo a coprire le spese di vita(come i costi per l’energia elettrica).

L’assegno di natalità (com’è ufficialmente noto) spetta per ogni figlio nel suo primo anno di vita o entrata nella famiglia, anche se adottato o in affido. L’agevolazione è un assegno mensile che viene erogato per 3 anni dalla nascita del bambino se la famiglia è all’interno di determinati parametri ISEE.

I parametri ISEE legati all’ottenimento del bonus e al suo importo sono:

- con ISEE inferiore a € 7.000 annui, l’assegno mensile è di € 160 per il primo figlio (ossia € 1.920 annui) o di € 192 per il figlio successivo al primo (€ 2.304 annui)

- con ISEE tra € 7.000 e € 40.000, l’assegno è di € 120 al mese per il primo figlio (€ 1.440 annui) o € 144 al mese per i figli successivi al primo (€  1.728 annui)

- se l’ISEE è maggiore di € 40.000, l’assegno mensile è di € 80 per il primo figlio (€ 960 annui) o di € 96  per i figli successivi (€ 1.152 all’anno)

In entrambi i casi il bonus vale a partire dalla nascita del bambino. È bene inoltre ricordare che all’ISEE familiare concorrono tutti i redditi dei componenti (da tenere a mente nel corso di tutta questa guida ai bonus).

Modalità di pagamento e requisiti per richiederlo

Il bonus viene corrisposto mensilmente dall’INPS direttamente al beneficiario tramite:

- bonifico domiciliato

- accredito su conto corrente bancario o postale

- accredito su libretto postale o carta prepagata con IBAN del richiedente

È obbligatorio allegare il modello SR/163 (Richiesta di pagamento delle prestazioni a sostegno del reddito) senza il quale il dossier della domanda rimane sospeso (come avviene per altre agevolazioni dell’INPS descritte nella guida ai bonus).

Il primo pagamento avviene dopo un mese dalla presentazione della domanda ed include anche le mensilità arretrate cui si ha diritto.

La domanda deve essere presentata dalle famiglie per ogni singolo figlio nato od adottato e spetta al genitore che:

- ha un ISEE familiare non superiore a € 25.000 annui (per l’assegno da € 80 al mese) o non superiore a € 7.000 annui (da € 160 al mese)

- ha la residenza in Italia  e convive col bambino

- è in possesso della cittadinanza italiana o europea oppure ha un regolare permesso di soggiorno

Nota bene!

Questo bonus non spetta solo alle coppie sposate, bensì ai conviventi e anche ai genitori single purché abbiano i requisiti sopra elencati.

Come farne richiesta?

La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita del bambino (o dall’adozione o affidamento).

La domanda per il bonus bebè va presentata all’INPS tramite il servizio online dedicato una volta per figlio di norma seguendo la procedura:

1. Accedere al portale dedicato

2. Selezionare l’area Tutti Servizi

3. Accedere con PIN dispositivo, SPID (almeno di livello 2), Carta Nazionale dei Servizi oppure Carta d’Identità Elettronica al servizio Assegno di natalità – Bonus bebè  (Cittadino)

Altrimenti è possibile far domanda attraverso:

- Contact center al numero 803 164 (gratuito da fisso) oppure 06 164 164 (da rete mobile)

- i servizi online degli enti di patronato e intermediari dell’INPS

Tramite questi servizi è inoltre possibile comunicare le eventuali variazioni rispetto alla domanda (come variazioni d’indirizzo o di IBAN). Nota che per comunicare una variazione delle informazioni o modalità di pagamento (cambio IBAN o variazioni da bonifico ad accredito su cc), si deve allegare il modello SR/163 (Richiesta di pagamento delle prestazioni a sostegno del reddito) come va fatto per le altre agevolazioni INPS di questa guida ai bonus.

Al termine dell’analisi della domanda, colui che ha fatto richiesta riceverà un SMS con l’esito della domanda che potrà essere visualizzato nel portale online; se è stato fornito, l’utente riceverà anche una mail al proprio indirizzo PEC.

Sono necessari questi documenti:

- Modello ISEE (richiedibile al CAF)

- Documento d’identità

- Codice fiscale

- Permesso di soggiorno se non si è possesso della cittadinanza italiana

Bonus Mamma domani

Il cosiddetto bonus Mamma domani è un premio alla nascita dell’ammontare di € 800 destinato alle donne che dal 1° gennaio 2020 abbiano:

- compiuto il 7° mese di gravidanza

- partorito

- adottato o ricevuto in affido

Il beneficio è assegnato dall’INPS una volta e in relazione ad ogni figlio per cui si rientri nei requisiti (simili a vari altri della guida ai bonus).

Per poter fare richiesta, le madri devono essere regolarmente residenti in Italia (con cittadinanza italiana, comunitaria ed extracomunitaria). Le mamme devono fare domanda dopo il compimento del 7° mese di gravidanza e obbligatoriamente entro massimo un anno dall’evento (nascita, affidamento o adozione).

Si può presentare domanda all’INPS in uno dei seguenti modi:

- Sito dell’INPS compilando il modulo apposito dalla propria area personale

- Contact center 803 164 (gratis da rete fissa) oppure 06 164 164 (da rete mobile)

- Attraverso i servizi online degli enti di patronato

- Scaricando l’app INPS mobile

Nota!

- La domanda va presentata allegando la certificazione sanitaria rilasciata dal SSN che attesti la data del parto

- Ogni domanda è univoca per bambino

- In caso di parto plurimo, la domanda (se già presentata al 7° mese) va ripresentata dopo la nascita con le informazioni di tutti i minori

- In caso di abbandono, affidamento esclusivo o decesso della madre, il padre potrà presentare domanda con le stesse modalità

Bonus telefono

Il cosiddetto bonus telefono  è un’agevolazione che consiste in sconti sulla bolletta, minuti di chiamate gratis e facilitazioni nell’uso di internet. È stato reso possibile grazie ad un accordo tra TIM e AgCom.

I requisiti familiari per poter presentare domanda sono:

- avere stipulato un contratto con TIM

- avere un ISEE inferiore a  8.112,23

Attenzione!

Questo bonus è cumulabile col bonus sociale che permette di risparmiare sulle tariffe della luce e del gas oltre che di beneficiare delle offerte e che non viene descritto in questa guida ai bonus.

Nota bene che il bonus sociale ti tutela anche in caso di cambio di fornitore luce e gas.

Il bonus consiste in una serie di agevolazioni, ovvero:

- 30 minuti gratis di chiamate da fisso (dopo quella soglia scatta il costo normalmente previsto dal proprio piano tariffario

- 50 % sconto di accesso sul canone d’accesso alla rete telefonica (ovvero sulla bolletta ) che passa da 19 a € 9.50

- Dove possibile, TIM applicherà uno sconto del 50 % sull’offerta Alice 7 MEGA

Per fare domanda occorre inviare al numero verde fax 800 000 314 oppure all’indirizzo: TIM, casella postale 111 – 00054 Fiumicino (ROMA) i seguenti:

- il modulo scaricabile su img.tim.it/sdr/documenti/moduli/modulo-richiesta-agevolazione-50percento.pdf

- il certificato ISEE

- un documento d’identità

Risparmio sulle bollette

Pagare le bollette di luce, internet, acqua e gas via internet può essere un metodo per risparmiare tempo e denaro oltre che per scoprire nuove offerte e promozioni (come quelle illustrate nella guida ai bonus).

Scegliendo di pagare online, si evitano attese, file e perdite di tempo oltre che a rivelarsi più sicuro e responsabile nel contesto di pandemia e relativo distanziamento sociale in cui stiamo vivendo.

Un primo esempio è il risparmio nel farsi inviare la fattura elettronica in formato pdf che è più economica di quella cartacea. Inoltre, pagando online si evitano le commissioni che sussistono pagando presso le ricevitorie, tabaccherie e poste.

Si può attivare l’addebito su conto corrente (Rid) evitando di pagare le commissioni e risparmiandosi il pensiero di dover pagare di volta in volta e senza correre il rischio di ulteriori addebiti per eventuali ritardi (spesso nepprue colpa del consumatore). Di solito, per attivare il Rid basta entrare nella propria Area Riservata sul sito del nostro fornitore e scegliere la rinuncia alla fatturazione cartacea. Qualora lo si fosse richiesto all’attivazione del contratto, è possibile ottenere la restituzione del deposito cauzionale in seguito all’attivazione del Rid.

Conto corrente gratuito

Il conto corrente a costo agevolato è rivolto alle famiglie e ai pensionati con basso ISEE. Si tratta di un conto con costo annuale fisso senza spese addebitate né oneri o commissioni e permette un certo numero di operazioni indicate nel decreto 70/2018 del MiSE all’allegato A.

In base a questa agevolazione, è possibile :

- effettuare 12 prelievi presso sportelli di altre banche

- ricevere 36 pagamenti con bonifico

- fare 18 pagamenti con bonifico

- effettuare 12 versamenti in contanti e con assegni

A questo servizio di base, si hanno le operazioni aggiuntive esterne al costo fisso che sono addebitate secondo criteri di ragionevolezza e coerenza.

A chi è rivolto?

Questo bonus è rivolto ai contribuenti (famiglie e pensionati) con ISEE fino a € 11.600 e può venire cointestato solo ed esclusivamente con i componenti del nucleo familiare incluso nel limite. Il proprio ISEE va comunicato alla propria banca ogni anno mentre è sufficiente un’autocertificazione al fine di certificare di avere il requisito (mentre spesso l’autocertificazione non basta per le altre agevolazioni di questa guida ai bonus).

Per quanto riguarda i pensionati, possono accedere al conto base se dispongono di un assegno previdenziale sino a € 18.000. Si ricordi che non è possibile avere più di un conto corrente base.

Operazioni possibili

Famiglie ISEE fino a 11.600 euro

 

Pensionati fino a 18.000 euro

 

Tipologia di servizi compresi nel canone

Operazioni all’anno

Servizi compresi nel canone

Operazioni all’anno

Elenco movimenti

6

Elenco movimenti

6

Prelievo di contanti allo sportello

6

Prelievo di contanti allo sportello

12

Prelievo ATM della banca o del gruppo

Illimitate

Prelievo ATM della banca o del gruppo

Illimitate

Prelievo ATM di un’altra banca sul territorio nazionale

12

Prelievo ATM di un’altra banca sul territorio nazionale

6

Operazioni di addebito SEPA

Illimitate

Operazioni di addebito SEPA

Illimitate

Pagamenti ricevuti tramite bonifico SEPA (incluso accredito stipendio o pensione)

36

Pagamenti ricevuti tramite bonifico SEPA (incluso accredito pensione)

Illimitate

Pagamenti ricorrenti tramite bonifico SEPA con addebito in conto

12

Pagamenti ricorrenti tramite bonifico SEPA effettuati con addebito in conto

6

Pagamenti effettuati tramite bonifico SEPA con addebito in conto  

6

Versamento contanti e assegni

6

Versamento contanti e assegni

12

Comunicazioni da trasparenza (incluso le spese postali)

1

Comunicazioni da trasparenza (incluso le spese postali)

1

Invio informativa periodica

(estratti conto, incluse le spese postali)

4

Emissione, rinnovo, sostituzione carta di debito

1

Invio informativa periodica (estratti conto, incluse le spese postali)

4

Operazioni di pagamento attraverso carta di debito

Illimitate

Operazioni di pagamento attraverso carta di debito

Illimitate

Emissione, rinnovo, sostituzione carta di debito

1

Esenzione dal canone RAI

Il servizio canone RAI disdetta online è un servizio che consente di non pagare più il canone RAI.  Dal 2016, il canone viene addebitato nella bolletta elettrica se il contatore è intestato alla casa di residenza.

Il canone RAI è di € 90 con mule salate che vanno dai 200 ai 600 euro se non lo si paga o se si cerca di evaderlo con informazioni erronee. È possibile richiedere il rimborso se il pagamento del canone non era dovuto.

Criteri di esonero

Non si è tenuti a pagare il canone se:

- si utilizza un’utenza domestica non residente (es. sei in affitto) o se hai residenza all’estero

- se non hai un televisore o sei in una seconda casa

- se sei over 75 e con ISEE inferiore a 8mila euro

- se sei un militare italiano e utilizzi il televisore in “visione collettiva” (es. casa del soldato) o sei un militare NATO

- se hai il televisore su una barca da diporto non commerciale

- sei un rivenditore di TV autorizzato

- se sei un diplomatico o consigliere da un paese che esonerano i diplomatici italiani

Per essere esonerati, si può scaricare il modulo sul sito dell’Agenzia delle Entrate che funge da autodichiarazione di non possesso del televisore e tale richiesta di esonero deve essere rinnovata ogni anno ( a differenza di altri incentivi proposti in questa guida ai bonus).

Ricorda che pc e tablet non contano come televisori per il canone RAI!

Infine, vi sono 3 fasce temporali di pagamento del canone:

- Annuale entro il 31 gennaio

- Semestrale entro il 31 gennaio e il 31 luglio

- Trimestrale entro il 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre

Contributo per l’affitto

Il Fondo per la Morosità Incolpevole è un’agevolazione rivolta alle famiglie che per cause gravi e problematiche come disoccupazione o malattie hanno problemi a pagare l’affitto.

È dunque un fondo che lo Stato, tramite per i comuni, riconosce agli inquilini incolpevolmente morosi per cause di forza maggiore per aiutarli e sostenerli con le spese dell’affitto.

Tale fondo opera esclusivamente nei comuni ad alta tensione abitativa ovvero  quei comuni che presentano particolari problematiche relative agli alloggi come un’alta percentuale di sfratti, alta criminalità o rischi di calamità naturali (una peculiarità di questa agevolazioni rispetto alle altre di questa guida ai bonus).

Le cause gravi che rientrano nella casistica:

- Licenziamento o riduzione dell’orario di lavoro

- Cassa integrazione

- Mancato rinnovo del contratto a tempo determinato

- Cessazione per cause di forza maggiori del lavoro autonomo

- Infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che contribuiva al reddito

Requisiti e modalità di erogazione

Mentre i requisiti sono:

- un ISEE sotto i € 26.000

- Nessun componente del nucleo familiare deve avere la proprietà o l’usufrutto di un immobile nella stessa provincia

- aver ricevuto l’atto di convalida dello sfratto per morosità

- la registrazione regolare del contratto d’affitto

- non abitare in un’abitazione di lusso o pregio (categorie catastale A1,A8 e A9)

- avere richiesto la residenza di almeno 1 anno

- essere regolarmente residenti (cittadinanza o permesso di soggiorno)

Priorità è data agli inquilini con sfratto esecutivo per morosità che stipulano un nuovo contratto d’affitto a canone concordato. Costituisce criterio preferenziale a parità di risorse la presenza nel nucleo familiare di un minore o di un over-70 o di una persona invalida almeno al 74 % e in carico all’ASL o ai servizi sociali.

Il contributo per l’affitto prevede una somma massima erogabile di € 8.000 secondo 3 possibili modalità:

- Se il proprietario rinuncia allo sfratto il contributo è pari a quanto dovuto sino ad un massimo di 8mila

- Se il proprietario decide per una proroga allo sfratto limporto è pari al numero dei mesi interessati dal differimento e non inferiori a 9 mesi di morosità pregressa

- In caso di nuovo affitto in un alloggio diverso il fondo è pari a 3 mensilità

La richiesta va fatta in comune, che provvederà a verificare i requisiti e, eventualmente, ad erogare l’importo del contributo.

Scritto da andreah

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