giovedì 22 ottobre 2020

Docenti 2020: concorso sia, è cosa buona e giusta…

 


La ministra Azzolina non vincerà l’oscar per il migliore ministro dell’Istruzione dal ’45 a oggi. Ma, del resto, non ricordo un ministro della Pubblica Istruzione che non abbia subito un coro di critiche costanti. Poi l’Azzolina è pure donna, si mette lo smalto e il rossetto rosso fuoco….

Si sa, al sesso femminile vengono riservate alcune “perle”. Lo dico da non femminista. Io e sono e rimango per il matriarcato.

Che sia la peggio o la meno peggio dei ministri, non si capisce per quale organo sessuale maschile gli insegnanti non debbano essere scelti per concorso.

Ok al concorso che ha suscitato le ire delle due caste: quella sindacale e quella del Partito dei Morti Viventi (in senso politico), detto anche: PD. Il partito che sta al governo senza essere stato scelto dagli italiani.

Il PD - nelle sue “evoluzioni” da Partito Comunista a PDS, DS (se ci sono altre sigle non me le ricordo) attinge voti degli insegnanti e per questo oggi si scaglia contro il concorso con il pretesto del Covid.

Vale a dire: si possono giocare le partite di calcio dove i giocatori si abbracciano, limonano dopo ogni gol mentre il covid-19 se la gode, si tengono aperte le palestre, non si potenziano i mezzi di trasporto, ma non si deve fare un concorso. Un pretesto, ovviamente. La casta sindacale che ha il filo diretto con la casta PD si è fatta sentire e il partito si è mosso contro l’Azzolina.

Posto che, il concorso è cosa buona e giusta, sarebbe cosa buona e giusta che chi non può partecipare, perché in isolamento Covid, debba avere una seconda possibilità. E’ una questione di correttezza ed eviterebbe ricorsi su ricorsi.

Ecco, qualcuno spieghi all’Azzolina quali sono i rischi nel non prevedere un secondo concorso per chi oggi non può partecipare. Contrariamente, si becchi la giusta dose di critiche e l’accusa di essere un “tantino” dilettante in alcuna delle sue azioni ed esternazioni.

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