domenica 3 maggio 2020

Coronavirus, fatemi capire..: mezzi pubblici a Milano dal 4 maggio 2020


Da domani, a seguito rallentamento delle misure restrittive introdotte per l’emergenza Covid-19, riprenderà a circolare un numero significativo di persone perché dovranno raggiungere il posto di lavoro. Aumenterà quindi il flusso di persone che utilizzeranno i mezzi pubblici di trasporto: treni, mezzi di superficie e metropolitane, bus extraurbani.

Ad alcune fermate dei mezzi Atm di Milano è stata creata una segnalitica a terra per indicare dove ti devi posizionare. Sui sedili dei mezzi pubblici è indicato quale posto puoi occupare e quale no.
Posto che, sarà obbligatorio avere mascherina e guanti e che la maggior parte degli utenti cercherà di rispettare il distanziamento: 



quanti bus, tram, dovremo lasciar passare prima di salire su uno che consenta il rispetto delle regole?

Ci sarà del personale Atm che controllerà l’afflusso sui mezzi perché…siamo italiani. Vale a dire: ci sarà più di uno che si siederà dove è indicato di non sedersi, ci sarà chi vorrà salire a tutti i costi per arrivare al lavoro.

Conclusione: non ci sarà nessun distanziamento e, comunque, qualora il flusso di carico fosse gestito da personale Atm, la domanda rimane questa: quanti bus, tram, metro, dovrò lasciar passare prima di poter salire. Persone anziane, disabili, quando dovranno aspettare?

Ma domani si riparte. Alla spera in Dio. Ecco. Mai come in questo periodo ho bisogno di credere che Dio esista. Ma che dia anche una soffiatina delle sue a certa gente che scrive disposizioni ma non sa minimanente come gestire certe situazioni pratiche. 

Facile e comodo mettere una segnalitica e obbligare a mascherine e guanti. Certo. La responsabilità è di ognuno di noi. Ma né disporre una segnalitica, né vietare l’uso di alcuni posti, né la totale responsabilità di ognuno consentirà di rispettare il distanziamento se non ci sarà un potenziamento dei mezzi di trasporto, un presidio e un controllo. Si chiama: organizzazione. E' quella pratica che consente la gestione operativa di qualsiasi tipo di evento, in qualsiasi impresa. E anche in casa propria.

Se non aumentano i mezzi pubblici, si prolungheranno le attese per accedere all’autobus, al tram, alla metropolitana.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala e la dirigenza Atm non sanno o fingono di non sapere che più aumenta l’attesa, maggiore è il numero di persone davanti a una fermata. Ergo: o rinunci a prendere un mezzo di trasporto  -  che magari hai già pagato con abbonamento annuale - o la permanenza è tale che la segnalitica alla fermata si radicherà nel terreno. 

L’amministrazione di Milano e Atm navigano a vista (eufemismo...per non dire altro). Non parliamo della Regione Lombardia diretta da Attilio Fontana e Giulio Gallera. Due che dovrebbero cambiare mestiere quanto prima.

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