martedì 18 dicembre 2018

Le braghe di Salvini: manovra economica 2019 dal 2,4% cala al 2,04%




Tutto comincia con una manovra che prevede per il 2019 un rapporto deficit-Pil al 2,4% che, ovviamente, trova contro Junker e Moscovici che si lasciano andare a commenti arroganti.
Ma i nostri prodi combattenti per il cambiamento: i due “cugini” Salvini e Di Maio, proclamano che la manovra “non si cambia”, “non torneremo indietro”, “questa è la riforma del popolo” (amen..)
Seguono esultanze su balconi, soliti tweet e pagine facebook.

Bene..(si fa per dire)
Domenica sera si è consacrato l’ultimo vertice che porta a inviare alla Commissione Europea una manovra con un rapporto deficit-Pil al 2,04% che in quel di Bruxelles viene arrotondato per difetto, cioè: 2%.
Salvini – quello tra i “cugini” che comanda la brigata – dice che la discesa al 2,04% con conseguente riduzione dei miliardi da impiegare per la “riforma del popolo”, non è calarsi le braghe.

Dubbio: che Salvini sia già sprovvisto di mutande?

Che non si debba fare i conti solo con i numeri, come ho scritto in un recente post è poco ma sicuro. Abbiamo il dovere, prima ancora che il diritto, di avere uno straccetto di stato sociale, che però non sono né la flat tax e manco il condono fiscale (che riappariranno tra qualche mese se i sondaggi verranno confermati). Ma fare i “duri” per poi scendere al livello minimo per evitare il rischio di infrazione è stare con il culo scoperto.

Che poi…..prima ancora che Bruxelles, a mettere Salvini a culo scoperto è lo zoccolo duro del suo elettorato.
Ergo: Salvini è senza mutande.

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