Il neurologo Gianni Pezzoli, che da anni
cura il cardinale Carlo Maria Martini, ha comunicato che l’arcivescovo emerito
di Milano “E’ purtroppo entrato in fase terminale. Dopo un'ultima crisi,
cominciata a metà agosto, non è più stato in grado di deglutire né cibi solidi
né liquidi. Ma è rimasto lucido fino all'ultimo e ha rifiutato ogni forma di
accanimento terapeutico”.
Per
quanto questa notizia non sia inaspettata, leggere queste parole mi provoca una profonda tristezza.
Ho
avuto la fortuna di averlo per anni come arcivescovo di Milano. Ho letto i suoi
libri.
E’
tra le poche persone - cattoliche e laiche
– che ho apprezzato e seguito. Dotato di un’elasticità mentale pressochè
assente nella gerarchia cattolica, ha la rata dote di saper trasmettere il Vangelo
di Cristo.
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