lunedì 21 marzo 2016

Erasmus, un mondo alla rovescia




da: http://formiche.net/ - di Aldo Torchiaro

Sono stato uno studente Erasmus, come tanti della mia generazione. E come molti da borsista all’estero ho fatto la fame (ma ero a Parigi, e fare la fame a Parigi ha un suo perché).

La borsa di studio allora era di 250 euro, identica ad oggi. Dormivo in un Crous (un résidence universitario), mangiavo solo a mensa, prendevo pullman di infima qualità per le (rare) visite organizzate fuori città. Gli studenti Erasmus, come i ricercatori, fanno la vita dei topi e talvolta come i topi muoiono, seppur giovani, giovanissimi pieni di curiosità ed energia, in un mondo alla rovescia dove troppe cariatidi, sempre ferme al loro posto, accumulano fior di pensioni e di emolumenti.

Oggi non è il giorno delle polemiche, ma del lutto. Da domani, si lavori a una
riqualificazione degli Erasmus a partire dalle cose concrete: le borse di studio, le assicurazioni, la qualità dei servizi di cui si usufruisce. Le coperture ce le andremo a prendere, se necessario, dalle maxi pensioni di chi sappiamo noi.

foto da: la Repubblica

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