mercoledì 30 aprile 2014

The Good Wife, quinta stagione: arriva Nestor Carbonell, “risveglierà” Alicia?

Certo che Will doveva proprio essere un personaggio “secondario”. Unica protagonista indiscussa della serie la nostra ‘the good wife’: Alicia. Con una sceneggiatura che non prevedeva “cedimenti” ad uno sviluppo – credibile – di un rapporto relazionale tra i due.
Sì, Will doveva proprio essere un personaggio secondario. O no?... 

Josh Charles - Will, nelle cinque stagioni di 'The Good Wife'

Ecco che ti scopro che nel ventesimo episodio della stagione, che la CBS trasmetterà il 4 maggio, arriva un personaggio cosiddetto ricorrente, cioè che dovremmo vedere anche in altri episodi della prossima stagione. Si tratta di quell’intrigante maschietto (sangue cubano non mente) di Nestor Carbonell (Susan, Lost).  


Decisamente più attraente di Chris Noth, che vicino a Julianna Margulies pare lo zio anzianotto, il fratello grande di papà da cui lo divide una differenza di quindici anni almeno.

Oddio…può essere che in The Good Wife ci possa essere presentato come gay. Giusto per non dare adito ad eventuali sviluppi relazionali tra lui e la ‘the good wife’ Alicia. Giusto per non dare segni di “pentimento” nella sceneggiatura che

Sky, Andrea Scrosati: “Gomorra, la fiction italiana al pari di quella Usa”




Andrea Scrosati: ''Con Gomorra la Serie fiction italiana al pari di quella USA''

'Gomorra' di Roberto Saviano, un caso letterario da oltre 10 milioni di copie vendute in tutto il mondo, che il film di Matteo Garrone ha messo in scena con straordinaria intensita', diventa ora, grazie ad un'idea dello stesso scrittore-giornalista, un kolossal televisivo in 12 episodi da un'ora (il debutto il 6 maggio su Sky Atlantic e in simulcast su Sky Cinema 1 HD) realizzato da Sky con due tra le maggiori società italiane di produzione televisiva e cinematografica, Cattleya e Fandango, in collaborazione con La7 e in associazione con Beta Film.

«Una serie -sottolinea il vicepresidente di Sky Italia, Andrea Scrosati- che non ha nulla da invidiare alla grande produzioni di fiction statunitensi (con un budget che supera i 15 milioni di euro) e che infatti è stata già  venduta (sulla base dello script, cosa praticamente inedita per un prodotto italiano) dal distributore internazionale Beta Film in oltre 40 paesi» tra cui gli Stati Uniti. 

Al centro della serie, ambientata tra Scampia e altre zone dell'hinterland

Beck: ‘Blue Moon’

Paolo Ruffini (ex Rai3 e La7) nuovo direttore di Tv2000



da: Il Salvagente

Paolo Ruffini nuovo direttore di Tv2000

Da Rai3 a La 7 alla tv dei vescovi. L'incarico era vacante dal licenziamento di Boffo.
Decisione a sorpresa della tv dei vescovi. Paolo Ruffini, ex direttore di rete di Rai3 e de La7, sarà il nuovo direttore di rete di Tv2000.
L'incarico era vacante dal licenziamento di Dino Boffo avvenuto oltre due mesi fa. L'emittente televisiva controllata della Cei ha annunciato anche l'avvicendamento alla guida delle news: l'attuale direttore Stefano De Martis viene sostituito da Lucio Brunelli, vaticanista del Tg2.
Una scelta, spiega Rete Blu Spa, presa "nell'ambito di un processo di generale rivisitazione della propria linea editoriale".

Brunelli, grande amico di Bergoglio
Molto intgeressante è la figura di Lucio Brunelli. Romano, nato nel 1952, è amico di lunga data di Papa Francesco.
Si è laureato all’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi sulla formazione religiosa e culturale di La Pira. Nel 1983 inizia la sua carriera giornalistica nel

Spagna, Mediaset: spot contro la decisione della Corte Suprema di chiudere due canali



da: La Stampa

Mediaset España sfida i giudici. Lo spot anti-chiusura è un caso
Due dei dieci canali della società controllata da Berlusconi dovranno chiudere. A stabilirlo la Corte Suprema. Fa discutere il video anti-sentenza: non rispettoso
di Stefano Rizzato 

La sentenza dei giudici contro Mediaset, le proteste, gli spot in tv in difesa dell’azienda. Sembra la replica di un film già visto, ma lo è solo in parte. Il caso va in onda a Madrid e dintorni, dove l’azienda fondata da Silvio Berlusconi controlla la maggioranza (il 41,55%) di Mediaset España, emittente che trasmette su dieci reti digitali. Due di questi canali, però, dovranno chiudere a breve. A stabilirlo, lo scorso 27 marzo, è stata la Corte Suprema spagnola, che ha annullato l’assegnazione di un totale di nove frequenze del digitale terrestre, assegnate nel 2010 senza gara pubblica. Due di queste sono di Mediaset, che entro il 6 maggio spegnerà La Siete e La Nueve.

Prima di farlo, l’emittente iberica – che ha Fedele Confalonieri come vicepresidente e Pier Silvio Berlusconi nel Cda – ha scelto di protestare, e in modo rumoroso. Con uno spot che sta già facendo discutere mezza Spagna. Lo

Sovraffollamento carceri: peggio dell’Italia solo la Serbia



Non è che a Lettera 43 hanno sbagliato il titolo. Letto così pare il contrario del sovraffollamento...


da: Lettera 43

Carceri, Italia penultima in Europa per numero di detenuti
Il Consiglio Ue: solo la Serbia dietro a noi per sovraffollamento. E spendiamo troppo. Poche evasioni.

Un'immagine impietosa quella delle prigioni italiane. Ancora una volta, sotto accusa è il sovraffollamento.
Soltanto la Serbia ha fatto peggio di noi in Europa. Il rapporto 2012 sugli istituti penitenziari pubblicato martedì 29 aprile dal Consiglio d'Europa, l'ultimo disponibile in ordine di tempo, ha confermato che l'Italia deve trovare con urgenza una soluzione al problema del sovraffollamento.

POCHE EVASIONI, TROPPI DETENUTI. Nel 2012, un anno prima della sentenza Torreggiani con cui la Corte di Strasburgo ha condannato il nostro Paese, l'Italia aveva infatti 66.271 detenuti a fronte di 45.568 posti disponibili: un rapporto di 145 carcerati ogni 100 posti. Peggio dell'Italia soltanto la Serbia, con un rapporto di quasi 160 detenuti ogni 100 posti.

Federico Aldrovandi: congresso Sap (presenti esponenti di Fratelli d’Italia), applausi per gli agenti che lo hanno ucciso



Che schifo.  Mi alzo in piedi ad applaudire i genitori di Federico Aldrovandi, cui vanno la mia solidarietà e il mio affetto. Federico è la vittima della barbarie di poliziotti da buttare fuori a calci in culo dalla Polizia. Questi poliziotti sono una vergogna, un insulto per tutte le persone perbene, civili, umane, che ancora vivono in questo paese.


da: la Repubblica

Aldrovandi, ovazione per gli agenti condannati al congresso del Sap
Gli applausi di solidarietà dei poliziotti ai colleghi che uccisero il diciottenne ferrarese. La madre Patrizia Moretti: "Terrificante, mi si rivolta lo stomaco"

Circa cinque minuti di applausi e delegati in piedi alla sessione pomeridiana del Congresso nazionale del Sap, il sindacato autonomo di Polizia, per tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per la morte del 18enne Federico Aldrovandi durante un controllo il 25 settembre del 2005 a Ferrara: Paolo Forlani, Luca Pollastri e Enzo Pontani.


Magdi Cristiano Allam, ex vicedirettore del Corriere della Sera, convertito al cattolicesimo, candidato alle europee per Fratelli d’Italia insieme al collega di partito Ignazio La Russa

I tre agenti presenti al congresso del Sap a Rimini, sono stati condannati dalla

martedì 29 aprile 2014

Campagna elettorale di Renzi(e) in tv, al no per Amici c'è rimedio: 'duetto con ospite' (bianchi o blu?)


Berlusconi è andato dalla D’Urso ma gli ascolti (come già successo da Vespa) sono stati fiacchi.
Matteo Renzi sta conducendo la sua campagna elettorale occupando la tv: giorno dopo giorno, in tutte le ore del giorno. Voleva partecipare alla partita del cuore. Niente da fare: inopportuno per via della par condicio. Ha accettato l’invito di Maria De Filippi, che in questa edizione di Amici non aveva ancora invitato nessun ospite politico o della società civile ma, guarda caso, quando ne chiama uno sceglie lui. Ma Mediaset ha messo il veto. Perché? E perché Silvio può andare a un programma Mediaset e Renzi no?


Dice Mediaset che Matteo Renzi non può essere presente in un programma di intrattenimento. Vai con la prima barzelletta: per rispetto della par condicio.
Ma la par condicio vale anche per Berlusconi. Vai con la seconda barzelletta: no, perché Domenica Live è un programma giornalistico.
Dai che son simpatici quelli di Mediaeset. Come il padrone: il condannato in via definitiva per evasione fiscale che andrà a raccontare barzellette agli anziani di Cesano Boscone. 

A questo punto sarebbe auspicabile porre rimedio. Due possibili soluzioni.

Tirano una banama a Dani Alves, calciatore del Barcellona: la sua risposta intelligente ai tifosi imbecilli




Dani Alves mangia la banana lanciata dai tifosi: "Sono in Spagna da undici anni, non è cambiato nulla"

Ora tutti sono delle scimmie. Il gesto di Dani Alves di mangiare la banana lanciatagli da un gruppo di tifosi razzisti ha incoraggiato le star del calcio e dello spettacolo a sostenere il terzino del Barcellona. Ha iniziato il suo compagna di squadra Neymar, postando un suo selfie mentre mangiava una banana. L'hashtag proposto dall'attaccante #weareallmonkeys è diventato subito virale. A lui si è aggiunto la fidanzata Thaissa Carvalho e a ruota altre star come Roberto Carlos e Aguero.



D'altronde il padre di Dani Alves era stato profetico: "Figlio mio, mangia le banane per evitare i crampi". E lui ha eseguito il suggerimento paterno. Durante la partita tra il Villareal e il Barcellona, ancora sconvolto e commosso per la morte dell'ex allenatore Tito Villanova, dagli spalti che si affacciano sul calcio d'angolo, oltre ai cori razzisti, piove una banana. Di fronte al simbolo

Amici 2014: no di Mediaset a Renzi ospite



da: Il Fatto Quotidiano

Renzi non va ad Amici, stop di Mediaset. “Violazione della par condicio”
In campagna elettorale i politici non possono partecipare a programmi d'intrattenimento. Diverso per Berlusconi: la trasmissione della D'Urso è giornalistica. Gasparri esulta: "Smascherato il bugiardo tassatore". Capezzone: "Cancellare legge liberticida"

Berlusconi sì, Renzi no. In mezzo la legge sulla par condicio che disciplina la comunicazione durante l’intero anno e in tutte le campagne elettorali e referendarie. Oggetto del contendere la partecipazione del presidente del Consiglio alla registrazione della puntata di ‘Amici‘ in onda sabato 3 maggio in prima serata su Canale5. Il premier, a quanto si apprende, ha deciso, d’accordo con la conduttrice Maria De Filippi, di rimandare a un’altra occasione il suo intervento alla trasmissione, per evitare polemiche sulla par condicio.

lunedì 28 aprile 2014

Media, Google: nuovo cambio policy, userà i dati Gmail per pubblicità mirate




Da qualche tempo Google ci ha abituati a improvvisi cambi di policy, ossia della politica di gestione dei dati sensibili degli utenti. Già qualche anno fa, nel 2012, gli utenti lamentarono un cambio delle impostazioni sulla privacy, che consentiva alle aziende partner di Google di analizzare i dati della corrispondenza commerciale.
Nei giorni scorsi, l’azienda ha comunicato che ha provveduto a cambiare ulteriormente la sua policy: tutte le mail degli utenti, in entrata, in uscita e in bozze, verranno monitorate dal sistema. Per leggere i nuovi termini del servizio, si può visitare il sito ufficiale.
Stando a quanto riportato dall’azienda, la nuova impostazione s’è resa necessaria per creare un sistema più efficace di protezione contro i malware e gli hacker che, negli ultimi mesi, hanno creato non pochi problemi dalle parti di Mountain View. Bisogna precisare che ancora la nuova policy non è stata resa operativa e che, quindi, sono ancora valide le vecchie regole ma, stando a quanto si dice, entro maggio tutto dovrebbe essere pronto per cominciare il monitoraggio capillare delle corrispondenze e dei relativi file spediti e ricevuti. 
Ma quello della protezione è solo un aspetto del progetto di Google che, ovviamente, è mosso anche da importanti interessi commerciali; tutti sanno che

Guido Scorza: “Copia privata, desecretata la ricerca di mercato che smentisce la Siae”

da: Il Fatto Quotidiano

“L’abitudine a creare, almeno sistematicamente, una seconda copia del materiale acquisito, è relativamente poco diffusa (13,5%, che sale al 20,3% tra gli ‘utilizzatori frequenti’), tanto che il 20,3% del campione dichiara di non far uso di copie private…e nel caso in cui comunque si faccia copia privata, come prevedibile, è sempre il personal computer il principale dispositivo attraverso il quale si generano le nuove copie (69,4%), che vengono di solito salvate su un supporto fisico (63,4%)”.

E’ questa la conclusione cui si perviene nella ricerca di mercato commissionata alla Quorum dall’ex ministro dei Beni e delle Attività culturali, Massimo Bray e, oggi, finalmente, desecretata dal suo successore, Dario Franceschini dopo che, per settimane, consumatori ed industria ne avevano, invano, richiesto la pubblicazione.

Una manciata di caratteri che dovrebbe segnare l’epilogo – auspicabilmente lieto nel senso di equo ed onesto – di una brutta storia italiana nella quale gli interessi privati ed egoistici di pochi hanno rischiato di influenzare il processo di regolamentazione di una materia straordinariamente delicata e complessa come

Fisco: aumenta la tassazione sulle rendite finanziarie




Rendite finanziarie: stangata anche per i conti deposito

L’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, che dal 1 luglio salirà al 26% dal 20% attuale, non risparmierà i conti deposito. L’aumento della tassazione riguarderà quindi anche conti correnti e conti postali oltre che altri strumenti finanziari. Unici salvi rimangono i titoli di Stato, con Bot e Btp che manterranno l’aliquota agevolata del 12,5%, e i fondi pensione (11%).

Aliquota dal 20% al 26%
Per chi investe ci sarà quindi un considerevole aggravio. Su un investimento di 25.00 euro in azioni che frutta un guadagno ipotetico 6% annuo, pari a 1.500 euro, la nuova aliquota al 26% comporterà un prelievo fiscale di 390 euro rispetto ai 300 con l’aliquota del 20%. A questi poi vanno aggiunti 100 euro dovuti per l’imposta di bollo sui conti titoli, salita quest’anno allo 0,2 per cento dallo 0,15% precedente.
Le stime del governo Renzi prevedono introiti aggiuntivi per 3 miliardi di euro nel 2015 dalla stretta sulle rendite finanziarie. In particolare, secondo la relazione tecnica al decreto sul cuneo fiscale, 755 mln di euro arriveranno

Stragi: si aprono gli archivi ma non si svelano i segreti



da: Cadoinpiedi

Stragi: lo Stato apre gli archivi, ma non è detto che sveli i segreti
Sulle materie oggetto della declassificazione annunciata dal presidente del Consiglio non c`è segreto di Stato, regolato dalla legge di riforma dei servizi segreti che lo impedisce perché si tratta di stragi. Ma è pur sempre un fatto rilevante, al netto dell'operazione di marketing politico. Resta una domanda: chi metterà mano a questi documenti?
di Stefania Limiti

l nostro paese aspetta da anni la verità sulle stragi e sulle menti della strategia della tensione che ha colpito al cuore la nostra sovranità.
La declassificazione di molti documenti contenuti nelle segreterie speciali dei ministeri e dei servizi annunciata da Matteo Renzi arriva dunque tardiva ma è pur sempre un fatto rilevante, al netto del marketing politico che la contraddistingue.
Naturalmente occorre intendersi: sulle materie oggetto della declassificazione annunciata dal presidente del Consiglio non c’è segreto di Stato, regolato dalla legge di riforma dei servizi segreti che, infatti, lo impedisce - perché si tratta di stragi. La pubblicistica ed anche esponenti delle istituzioni in questi anni hanno

domenica 27 aprile 2014

Roncalli e Wojtyla Santi: I due maestri di Misericordia



da: Famiglia Cristiana 
 

Papa Francesco parte dalle piaghe di Gesù per spiegare la santità di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Non se ne sono scandalizzati, anzi hanno toccato le piaghe dei fratelli.

Santi perché non hanno avuto vergogna di toccare le piaghe dei fratelli, perché non si sono scandalizzati delle piaghe di Gesù. Santi perchè sono stati docili alla voce dello Spirito. L'uno, Giovanni XXIII, nel convocare il Concilio dimostrando in questo «una delicata docilità allo Spirito santo e dando un grande servizio alla Chiesa». L'altro, Giovanni Paolo II, perché è stato il Papa della famiglia e lo ricordiamo «proprio mentre stiamo vivendo un cammino sinodale sulla famiglia e con le famiglie. cammino che sicuramente dal cielo lui accompagna e sostiene».

Così papa Francesco spiega la canonizzazione di due dei suoi predessori: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Alla presenza di Benedetto XVI e con una folla complessiva di 800 mila persone che hanno seguito la cerimonia, oltre

venerdì 18 aprile 2014

Buona Pasqua



Auguri di Buona Pasqua. Ci si ripiglia dal 28 aprile….



Se n’è andato Gabriel Garcia Marquez, l’autore di uno dei miei libri preferiti: ‘Cent’anni di solitudine’



Se mi dicessero: scegli cinque libri da portare via con te, da salvare, tra questi sceglierei sicuramente  ‘Cent’anni di solitudine’ di Gabriel Garcia Marquez. Questo libro, o ti prende e lo ami follemente o…lo abbandoni, non arrivi alla fine.
A me è capitato di esserne coinvolta a tal punto da considerarlo uno dei libri indispensabili nella mia biblioteca ideale.
Alcune delle pagine di questo libro sono presenti nella 'Biblioteca Ideale' del blog e oggi le ripropongo (post sotto).

Gabriel Garcia Marquez: Cent’anni di solitudine / 1



dal Capitolo 1

Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito. Tutti gli anni, verso il mese di marzo, una famiglia di zingari cenciosi piantava la tenda vicino al villaggio, e con grande frastuono di zufoli e tamburi faceva conoscere le nuove invenzioni. Prima portarono la calamita. Uno zingaro corpulento, con barba arruffata e mani di passero, che si presentò col nome di Melquíades, diede una truculenta manifestazione pubblica di quella che egli stesso chiamava l’ottava meraviglia dei savi alchimisti della Macedonia. Andò di casa in casa trascinando due lingotti metallici, e tutti sbigottirono vedendo che i paioli, le padelle, le molle del focolare e i treppiedi cadevano dal loro posto, e i legni scricchiolavano per la disperazione dei chiodi e delle viti che cercavano di schiavarsi, e perfino gli oggetti perduti da molto tempo ricomparivano dove pur erano stati lungamente cercati, e si trascinavano in turbolenta sbrancata dietro ai ferri magici di

Gabriel Garcia Marquez: Cent’anni di solitudine / 2




(...) A marzo tornarono gli zingari. Questa volta traevano un cannocchiale e una lente grande come un tamburo, che esibirono come l’ultima scoperta degli ebrei di Amsterdam. Misero a sedere una zingara a un’estremità del villaggio e collocarono il cannocchiale sull’entrata della tenda. Per cinque reales, la gente poteva chinarsi sul cannocchiale e vedere la zingara a portata di mano. “La scienza ha eliminato le distanze,” proclamava Melquíades. “Tra poco, l’uomo potrà vedere quello che succede in qualsiasi luogo della Terra, senza muoversi da casa sua.” In un mezzogiorno ardente fecero una mirabile dimostrazione con la lente gigantesca: misero un mucchio di erba secca in mezzo alla strada e le appiccarono il fuoco mediante la concentrazione dei raggi solari. José Arcadio Buendía, che ancora non era riuscito a consolarsi dell’insuccesso delle sue calamite, concepì l’idea di utilizzare quell’invenzione come arma di guerra. Melquíades, di nuovo, cercò di dissuaderlo. Ma finì per accettare i due lingotti calamitati e tre pezzi di denaro coloniale in cambio della lente. Ursula pianse di costernazione. Quel denaro faceva parte di un cofano di monete d’oro che suo padre aveva accumulato in tutta una vita di privazioni, e che lei aveva seppellito sotto il letto in attesa di una buona occasione per investirle. José Arcadio Buendía non cercò nemmeno di consolarla, completamente assorto nei suoi esperimenti tattici con l’abnegazione di uno scienziato e perfino a rischio della propria vita. Mentre cercava di dimostrare gli effetti della lente sulla

Gabriel Garcia Marquez: Cent’anni di solitudine / 3



Il grande sciopero esplose. I coltivi rimasero a mezzo, la frutta maturò sugli alberi e i treni di centoventi vagoni si fermarono sui binari morti. Gli operai oziosi fecero traboccare i villaggi. La Strada dei Turchi splendette in un sabato di molti giorni, e nella sala dei biliardi dell’Hotel di Jacob fu necessario stabilire turni di ventiquattro ore. Lì si trovava josè Arcadio Secondo il giorno in cui si annunciò che l’esercito era stato incaricato di ristabilire l’ordine pubblico. Benchè non fosse uomo di presagi, la notizia fu per lui come un annuncio della morte, che aveva aspettato fin dal lontano mattino in cui il colonnello Gerineldo Marquez gli aveva permesso di assistere ad un fucilazione. Tuttavia, il malaugurio non alterò la sua solennità. Tirò il colpo che aveva previsto e non sbagliò la carambola. Poco dopo i rulli del tamburino, i latrati della tromba, le grida e la confusione della gente, gli indicarono non soltanto che la partita a biliardo ma anche la taciturna e solitaria partita che giocava con se stesso dal mattino dell’esecuzione erano finalmente terminate. Allora si affacciò in strada, e li vide. Erano tre reggimenti la cui marcia ritmata da tamburi di galeotti faceva tremare la terra. Il loro alito di drago multicefalo impegnò di un vapore pestilenziale il chiarore del mezzogiorno. Erano piccoli, massicci, bruti. Sudavano con sudore di cavall, e avevano un odore di carnaccia macerata dal sole, e l’impavidità taciturna e impenetrabile degli uomini dell’altipiano. Benchè ci mettessero più di un’ora a passare, si sarebbe potuto pensare che fossero

Gabriel Garcia Marquez: Cent’anni di solitudine / 4



(..) La legge marziale dava facoltà all’esercito di assumere funzioni di arbitro nella controversia, ma non fu fatto nessun tentativo di conciliazione. (..) Verso le dodici, in attesa di un treno che non arrivava, più di tremila persone, tra lavoratori e bambini, traboccavano nello spazio scoperto davanti alla stazione e si ammassavano nelle strade adiacenti che l’esercito chiuse con file di mitragliatrici. (..) Di fianco a Josè Arcadio Secondo c’era una donna scalza, molto grassa, con due bambini di quattro e sette anni circa. Prese in braccio il minore, e chiese a Josè Arcadio Secondo, senza conoscerlo, di alzare l’altro perchè potesse sentire meglio quello che avrebbero detto. Secondi prese il bambino sulle spalle. Molti anni dopo, quel bambino che avrebbe continuato a raccontare, anche se nessuno gli credeva, di aver visto il tenente leggere dentro una tromba da grammofono il Decreto Numero 4 del Capo Civile e Militare della provincia..e in tre articoli di ottanta parole dichiarava gli scioperanti un branco di malfattori e dava facoltà all’esercito di ucciderli a fucilate.
(..) «Signore e signorie» disse il capitano con voce bassa, lenta, un pò stanca, «concedo cinque minuti perchè tutti si ritirino» ..... «Sono passati cinque minuti» disse il capitano con lo stesso tono. «Un minuto ancora e poi darò fuoco» Josè Arcadio Secondo, sudando ghiaccio, fece scendere il bambino dalle spalle e lo consegnò a sua madre. «Questi cornuti sono capaci si sparare» mormorò la donna.

The Good Wife, quinta stagione, 18° episodio: promo, ‘All tapped out’

Francesco De Gregori: 'Sangue su sangue'



E adesso puoi sentirne il respiro sul collo, puoi sentirne l'odore
puoi scoprirne gli accordi, il ritmo e la melodia
e se appoggi l'orecchio sul muro puoi distinguerne le parole
e dietro alla festa smascherare il dolore
Sangue su sangue precipita senza rumore
Sangue su sangue precipita senza rumore

E tutto ho veduto e tutto ho saputo e tutto ricordo
tutti i colori di questa gigantografia e come la tua mano tremava
quando teneva la mia e ogni parola sul mondo diventava bugia
Sangue su sangue non macchia, va subito via
Sangue su sangue non macchia, va subito via

E tutto è creduto e tutto è dovuto e tutto è rimpianto
in questa notte che si sta avvicinando ogni giorno di più
E non ti comunica per niente il programma che stanno dando
ma che strano, nessuno lo può più cambiare col telecomando
E sangue su sangue e sangue su sangue soltanto
E sangue su sangue e sangue su sangue soltanto

Stai dormendo oppure fai finta anche tu?
Stai sognando? O stai pensando anche tu?
Che siamo chiusi in una scatola nera nessuno ci aprirà
Chiusi in una scatola nera nessuno ci libererà
Chiusi in una scatola nera che nessuno mai ritroverà

E adesso puoi trovarmi con la faccia pulita in una campo di grano
Oppure sepolto vivo in una galleria
O sperduto tra topi e piccioni Sulle rive di un mondo lontano
O seduto a guardare la pioggia sullorlo di questo vulcano
Sangue su sangue leggero precipita piano
Sangue su sangue leggero precipita piano
Sangue su sangue leggero precipita piano.