lunedì 20 dicembre 2021

Lidl by Lidl

 


da: https://www.tag43.it/ - di Stefano Grazioli

Lidl è una dei leader mondiali della grande distribuzione. Per numero di filiali, 10.800 in 32 Paesi, l’azienda tedesca è la maggiore al mondo, con una rete che sta dando del filo da torcere alla concorrenza, al primo posto quella casalinga, del colosso Aldi. Nell’anno fiscale 2021/21 Lidl ha fatturato 62,3 miliardi di euro, +9,7 per cento rispetto al precedente, nonostante la pandemia, e questo solo all’estero. Con la Germania si arriva alla soglia delle tre cifre, con 96,3 miliardi. Non è al momento comparabile con i giganti dell’industria tedesca, capitanati dalla Volkswagen, con 215 miliardi, e seguita dagli altri grandi dell’automotive, secondo la regola ancora vigente che si guadagna di più costruendo automobili che non vendendo carta igienica, e Lidl non è nemmeno quotata in borsa, ma nel settore ha avuto una crescita formidabile e sta diventando imbattibile. Dietro questa potenza c’è un signore di 82 anni, che quasi 60 anni fa, nel 1973, ha aperto il suo primo supermercato a basso prezzo in una cittadina tedesca: Dieter Schwarz.

L’intuizione di Schwarz, i supermercati discount

Schwarz è nato il 24 settembre del 1939 ad Heilbronn, in Baden Württenberg. La Seconda guerra mondiale era appena iniziata da un paio di settimane e il peggio doveva ancora venire. Suo padre Joseph era diventato socio nel 1930 della Heilbronner Lidl & Co.

Südfrüchtenhandlung, azienda locale esistente già nella seconda metà dell’Ottocento che si occupava del commercio all’ingrosso di frutta e verdura e che cambiò presto il nome in Lidl & Schwarz KG. Dopo la fine del conflitto, nel 1954, l‘azienda ripartì con una nuova sede ad Heilbronn e nel 1968 la Lidl & Schwarz aprì il primo supermercato a Backnag, vicino a Stoccarda, con il nome di Handelshof. Dieter Schwarz era in quel momento ben inserito nell’azienda, dopo aver ottenuto la maturità e il diploma commerciale. Alla fine degli anni Sessanta aveva già aperto i suoi primi negozi al dettaglio e nel 1973 a Ludwigshafen battezzò un supermercato con una strategia completamente nuova, il discount, poca merce a bassi prezzi. Trattandosi di un suo progetto, non potendo usare il nome dell’azienda madre e volendo evitare il gioco di parole Schwarz-Markt, cioè “mercato di Schwarz” ma anche “mercato-nero”, si assicurò i diritti esclusivi per il nome Lidl per la somma di 1000 marchi.

Dal 1999 Dieter si occupa della Fondazione Schwarz

Con la morte del padre nel 1977, Dieter rilevò la Lidl&Schwarz KG che dal quartier generale sorto a Neckarsulm si sviluppò su due binari, quello di Lidl e quello di Handelshof, dal 1984 diventato Kaufland, ancora oggi i pilastri di quello che si è trasformato in un global player internazionale. Anche se ufficialmente dal 1999, da quando ha compiuto 60 anni, Dieter Schwarz si occupa più dell’omonima Fondazione che dell’operatività della sua società, la mano del padrone al vertice dell’impero si sente sempre. Nel corso degli anni a capo del consiglio di amministrazione di Lidl si sono alternati vari manager, tra cui recentemente anche l’italiano Ignazio Paternò (2019-2020), e ora a a gestire il delicato periodo postpandemico al Gruppo Schwarz (Lild, Kaufland) è stato chiamato ufficialmente dall’inizio di dicembre Gerd Chrzanowski che ha sbaragliato la concorrenza di Klaus Gehrig, per quasi due decenni braccio destro di Schwarz e de facto numero uno del gruppo.

Gli investimenti per trasformare Heilbronn in una città del futuro

Da parte sua il vecchio patriarca, con un patrimonio personale nel 2021 di 36.9 miliardi di dollari secondo Forbes il secondo uomo più ricco del Paese, dietro uno degli eredi del gruppo Aldi, Karl Albrecht Junior, si sta occupando più della trasformazione della sua città natale che dei destini del gruppo: Heilbronn, poco meno di 130 mila abitanti vicino a Stoccarda, si sta trasformando grazie anche ai suoi investimenti personali in una cittadina del futuro, da vecchie fabbriche riconvertite in centri di nuove tecnologie all’università dove si punta sull’intelligenza artificiale. È il modo per rendersi visibile, dopo che ha costruito il suo impero lontano dai riflettori, evitati da sempre anche alla moglie Franziska, con cui è sposato dal 1963, e alle due figlie che non hanno avuto mai a che fare con la società del papà.

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