giovedì 16 dicembre 2021

Covid: Si sta come lo scorso aprile

 


da: https://www.tag43.it/ - di Giovanni Sofia

Mentre parte la campagna di vaccinazione per gli under 12, Gimbe fotografa un quadro preoccupante. Crescono ricoveri, terapie intensive e vittime, mai così alte da primavera. Si ipotizza l’obbligo del tampone per partecipare ai grandi eventi anche per gli immunizzati. Il punto.

È corsa contro Omicron e il tempo. L’obiettivo del governo è guadagnarne quanto più possibile prima che la nuova variante esploda anche in Italia. Scenario purtroppo inevitabile, almeno stando a sentire esperti e scienziati. «Sarà dominante entro metà gennaio», ha detto ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Contestualmente, però, l’Ue aveva tirato le orecchie all’Italia, chiedendo spiegazioni sulla scelta di un tampone per i vaccinati provenienti dai Paesi membri, pur ribadendone la legittimità. «Sia di breve durata» hanno tuonato da Bruxelles, commentando l’ordinanza. Ma Mario Draghi davanti alla Camera ha tirato dritto: «Con questo ritmo, c’è poco da riflettere». Attestate le caratteristiche di Omicron, il timore di ritrovarsi con ospedali nuovamente al collasso e un numero di contagi elevatissimo è diffuso e non risparmia la politica. Con il Natale alle porte e l’inevitabile aumento delle occasioni di socialità, il virus potrebbe riprendere a galoppare a grande velocità. A confermarlo, qualora ce ne fosse bisogno, gli ultimi dati: ieri si sono registrati 129 morti, il numero più alto dal primo aprile.

I dati Covid della fondazione Gimbe: crescono tutti i parametri

Dalla scorsa settimana, emerge nel consueto report stilato dalla fondazione Gimbe, i nuovi positivi sono cresciuti di circa ventimila unità, passando dai 105 mila ai 124mila dell’attuale. Aumentano del 18,8 per cento i decessi: 663 contro i vecchi 558. Ma a segnare un’impennata verso l’alto sono tutti i parametri, ricoveri e terapie intensive comprese. Nelle aree di degenza ordinaria, i pazienti infetti sono 7.163, sette giorni fa erano 6078, per una crescita del 17,9 per cento. Aumentano dell’11,2 per cento le rianimazioni, 863 rispetto alle precedenti 776. Complessivamente sono 297.394 gli attualmente positivi, oltre cinquantamila in più se paragonati alla scorsa settimana (240.894). È la fotografia di una quarta ondata in piena espansione, che non fa alcuna distinzione regionale. In 26 Province l’incidenza del virus supera i 250 casi per 100 mila abitanti. Le più alte riguardano Trieste (601), Treviso (573), Bolzano (568), Padova (552), Vicenza (541), Imperia (450), Venezia (434) e Rimini (411). Ma oltre soglia sono anche Verbano-Cusio-Ossola, Pordenone, Gorizia, Forlì-Cesena, Ravenna, Verona, Rovigo, Aosta, Savona, Ferrara, Belluno, Reggio Emilia, Bologna, Varese, Trento, Monza Brianza, Mantova e Biella.

Vaccinazioni anti-Covid: in Italia oltre 13 milioni di terze dosi già effettuate

Per questo occorre dare un’accelerata importante anche alle somministrazioni dei booster e convincere quanta più gente possibile a farsi vaccinare. Ieri le terze dosi, in Italia, sono state oltre 475mila, portando il contatore totale a sfondare la quota dei tredici milioni, due nella sola Lombardia che guida la classifica, doppiando il Lazio, secondo con un milione e duecentomila. In trentamila (29.094), al 15 dicembre, hanno invece fatto la prima dose, segno evidente che una buona fetta del Paese rimanga al momento del tutto scoperta.

Vaccino per la fascia 5-11 anni, oggi il via alla campagna

Una mancanza che si spera parzialmente di coprire con la somministrazione del vaccino ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, partita oggi anche in Italia, dopo i via libera di Ema e Aifa. Apripista, in tal senso, l’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma dove ieri hanno ricevuto il farmaco i primi cento under 12. Dovranno attendere ancora qualche giorno invece i genitori dei piccoli in Trentino Alto-Adige e Valle d’Aosta, qui la campagna comincerà giorno 18. Tra chi verrà sottoposto al farmaco, certamente ci saranno i figli di Roberto Speranza: «Fidiamoci dei nostri pediatri: non è una materia da bar, non è materia da talk show. E neanche da social network, come purtroppo troppo spesso avviene», ha detto il ministro della salute, facendo eco al presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli «La diffusione del Covid nella fascia di età pediatrica è rilevante. L’incidenza cumulativa stimata è di 200 casi ogni 100mila bambini sui 7 giorni. Secondo le stime dell’Ecdc ogni 10 mila casi sintomatici per Covid ci sono 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri nelle terapie intensive e, tristemente, un caso di decesso». Sempre Locatelli ha aperto all’ipotesi dell’obbligo di tampone per partecipare ai grandi eventi anche per i vaccinati, in caso di peggioramento della situazione epidemiologica. Poi c’è chi, come il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, si spinge addirittura oltre. «Confidiamo di poter procedere con gli Under 15 già a marzo dell’anno prossimo. Attendiamo con grande fiducia il lavoro della scienza», ha rivelato ospite di Uno Mattina.

Covid, un altro Capodanno senza concerti in piazza

In attesa di notizie confortanti, però, occorre fare i conti con la realtà. Per evitare l’esplosione del virus sono stati annullati i concerti di Capodanno previsti a Firenze, Mantova, Bologna, Roma e Napoli. «Per la ripartenza avevamo scelto i grandi artisti locali, Coez, Blanco e Tommaso Paradiso e la location del circo Massimo, ma prioritario adesso è tutelare la salute», ha commentato Alessandro Onorato, assessore ai grandi eventi della Capitale. A inaugurare i divieti era stato il giorno prima il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Non avranno concerti anche Milano, Treviso e Venezia, dove a causa di due concorrenti positive è stata rinviata al 2022 la finale di Miss Italia.

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