giovedì 11 giugno 2020

Mancata zona rossa ad Alzano e Nembro: il “garantismo” di Salvini


Toh…mi ero persa il processo sulla mancata istituzione delle zone rosse di Alzano e Nembro, in bassa Valseriana. Non solo. Mi sono persa anche il processo d’Appello e la sentenza definitiva della Cassazione. Tre fasi di processo a...mia insaputa.

Mi sono accorta di essermi persa tre fasi di processo che durano anni e anni (strano...non mi era parso di essere così invecchiata..), quando ho letto il tweet del cialtrone Matteo Salvini: “Dopo tante menzogne e attacchi vergognosi, giustizia è fatta. Chi ha sbagliato deve pagare".

Se “giustizia è fatta” significa che sono state accertate le responsabilità penali e che Giuseppe Conte è stato condannato in via definitiva, cioè dopo la sentenza di terzo grado.

A quanto pare…pare invece che nulla mi sia sfuggito. Il processo non è neppure iniziato. Non sono stati ancora inviati gli avvisi di garanzia che, come il cialtrone Salvini dovrebbe sapere non sono comunque indicativi di colpevolezza.  

Il tweet di Salvini, che “confonde” l’essere chiamati nell’ambito di un’inchiesta con la sentenza definitiva di colpevolezza, dimostra che il cialtrone leader del Papeete di Salvini sa che tra i suoi elettori e fans in twitter c’è un bel numero di ignoranti.
Solo cialtroni ignoranti come lui possono pensare che “giustizia è fatta”.

Mentre aspettiamo che i giudici stabiliscano le responsabilità che a mio parere riguardano,
seppure in modi e con pesi ed effetti diversi, il governo Conte e il governo Fontana, il procuratore Maria Cristina Rota titolare dell’inchiesta, farebbe bene a fare un “ripassino” normativo. Perché la zona rossa poteva essere istituita dalla Regione Lombardia e non come lei ha dichiarato: “Da quello che ci risulta la decisione di istituire la zona rossa di Nembro e Alzano era governativa”.

Purtroppo una delle categorie più avvezze al narcisismo e a cercare i riflettori sono i magistrati. Quando non sono occupati in cenette dove “discutono” di processi, di politici, di nomine. Studiassero di più, parlassero di meno, la Giustizia ne gioverebbe.

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