martedì 7 febbraio 2023

La sempliciotta ideologia di Giorgia Meloni, del suo governo, del suo partito

 


Dicono gli esperti che Giorgia Meloni è una che quando parla si fa capire. Vero. Fin qui sono d’accordo.

Ma è altrettanto vero che chi si fa capire, non necessariamente, non automaticamente, lo fa dicendo cose intelligenti. Si possono dire chiare cazzate… Vedi Donzelli. Del resto, bisogna capirlo. Ha avuto come mentore Gasparri verso cui qualunque epiteto io possa riservargli varrebbe come complimento.

Diamo per assodato che Giorgia Meloni si esprima in un linguaggio chiaro che arriva all’italiano medio.

A me pare che altrettanto chiara, netta, nitida, sia l’ideologia meloniana. Che definire sempliciotta è sicuramente, da parte mia, un gesto di generosità. Di magnanimità nei confronti della prima donna alla carica di presidente del consiglio.

In che consiste l’ideologia meloniana. Nel fascismo? No. Sì. Forse. Anche. Neppure. Non mi soffermerei sul grado presunto o reale di fascismo o di nostalgia fascista o di cultura fascistella. C’è altro. C’è la vera essenza dell’ideologia meloniana dimostrata in questi primi 100 giorni di governo.

Ah…a proposito. Anche lei, dopo essersi mutata in draghiana, in sovranista e antisovranista, in tutto e di più, è rimasta affascinata, si è fatta coinvolgere da questo ormai abitudinario  - e inutile - appuntamento governativo: i primi 100 giorni.

Ma questa è robetta. Veniamo alla sostanza.

Vi è un principio fondante dell’ideologia meloniana da cui discende, conseguentemente, la sua azione di governo. E statene certi. Non solo per i primi 100 giorni.

Il principio è il seguente: aspettare. Vediamo che succede. Prima o poi la ruota gira. Dopo la crisi c’è sempre una ripresa. Intanto vado in giro per l’Europa, cerco di accreditarmi a livello internazionale per non fare la fine di Berlusconi e Salvini e per evitare che il gotha finanziario internazionale mi remi contro.

Che gran principio. Quanti neuroni perfettamente funzionanti bisogna avere per partorire concetto: attendere. Meloni e il suo cerchio magico devono esserci arrivati dopo anni e anni di studi dai banchi dell’opposizione. Del resto, alla Meloni vengono riconosciute doti di impegno e caparbietà. Ovviamente, vale come per la chiarezza. Dipende per cosa ti impegni, dove ti porta la caparbietà.

Orbene (si fa per dire)

Dato il principio di cui sopra ne discende che l’azione (?!) di governo e della maggioranza parlamentare si focalizzi su alcuni pilastri fondanti:

1. sei un imprenditore, un commerciante, una partita IVA che evade il fisco: fai pure, continua;

2. sei un imprenditore, un commerciante che assume in nero o con contratti a chiamata, a termine, per quanto l’attività richiesta sia continuativa e la tipologia di lavoro simile ad altri occupati a tempo indeterminato: fai pure, continua. 

3. sei un imprenditore, un commerciante che sottopaga i suoi dipendenti: fai pure, continua.

La precarietà non è un problema. L’evasione fiscale è un diritto acquisito. L’assenza di regole e controlli funzionali (nulla a che vedere con la burocrazia) non ci riguardano. E così..via. Mani libere. A 360 gradi. Ovviamente, per alcune categorie sociali. Per altre: impoverimento, maggiore ingiustizia sociale.  

Perché l’ideologia meloniana si basa su questi punti? Perché lasciando mani libere ad alcune categorie – tra cui, ovviamente, in prima linea quelle che votano per il centro-destra - quel “genio” di Giorgia Meloni – probabilmente su consiglio di qualche suo collaboratore altrettanto ignorante – pensa che aumenteranno i posti di lavoro. Che vi sarà la crescita. Vale a dire: fai quel cazzo che ti pare mentre noi ci occupiamo delle priorità: i rave party, i quattro morti viventi del PD che vanno a trovare Cospito e mafiosi, l’abolizione o riduzione del reddito di cittadinanza.

Quando ci sarà la ripresa – perché di questo è convinta la Meloni – uscirà sul balcone. No. Questo no. Farà un video, si farà intervistare da tutte le tv berlusconiane, dalla stampa di centro-destra, dall’immancabile genuflesso Bruno Vespa, intestandosi la “crescita”.

Questa è l’ideologia meloniana, del centro destra, della destra-destra: lascio mano libera ad imprenditori e commercianti, me ne frego di uno Stato che ponga regole, controlli (a meno che non si tratti di rave party e di anarchici) perché in questo modo il paese tornerà a crescere. 

Ma sarà così? O non sarà che aumenterà la precarietà, la diseguaglianza, l’ingiustizia sociale e non ci saranno nuovi posti lavoro? Non sarà che chi vedrà incrementare i propri guadagni grazie all’evasione fiscale, a salari bassi regolari o in nero ai propri dipendenti, se li intascherà e non gliene fotterà un organo sessuale maschile di reinvestirli, di assumere, di pagare le tasse. Quindi: nessun sviluppo, zero crescita reale.

Questa ideologia – perché si tratta di una vera ideologia - mostra la superficialità, l’ignoranza, la pochezza di Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, di tutto il suo governo e di chi l’appoggia.

Per Giorgia Meloni e la sua maggioranza l’art. 1 della Costituzione dovrebbe essere così modificato: L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro nero, sull’evasione fiscale, sull’assenza di regole e controlli.

Cinque anni di governo Meloni. Di questo hanno bisogno sicuramente gli italiani che l’hanno votata per avere in proprio tornaconto, individualisti cui manca qualsiasi senso di equilibrio sociale. Privilegiati.

Dicono che bisogna toccare il fondo per risalire. Se fosse vero, dopo vent’anni di potere di Silvio Berlusconi dovremmo essere saliti a tal punto da intasare le vie aeree.

Ma anch’io aspetto. Diversamente dalla Meloni. Ma aspetto. Aspetto di vedere dove ci porterà l’ideologia meloniana…

Chissà. Magari le andrà di culo. La ruota girerà e lei si troverà in una congiuntura favorevole. Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi. Lei che si professa cattolica dovrebbe saperlo.

Detto quanto sopra, chiuderei con una domanda: ma la cosiddetta opposizione, mi riferisco a M5S e al partito dei morti viventi PD, escludendo il duo horror Calenda e Renzi che non vedono l’ora di votare per il governo Meloni, hanno capito o no quale sia l’ideologia fondante della presidente del consiglio? Ammesso e non concesso che l’abbiano capita, che organo sessuale maschile pensano di fare, quale ideologia/azione alternativa hanno?

Nessun commento:

Posta un commento