Pensieri su ciò che ci circonda. Media, politica, attualità, libri, film e quant’altro.
domenica 31 dicembre 2017
sabato 23 dicembre 2017
Natale: gli “auguri scomodi” di don Tonino Belli
Tanti auguri scomodi
don
Tonino Belli, vescovo di Molfetta morto nel 1993
Carissimi, non obbedirei al mio dovere di
vescovo se vi dicessi: "Buon Natale" senza darvi disturbo. Io,
invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l'idea di dover rivolgere
auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga
addirittura l'idea che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari
fratelli!
Gesù
che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte
verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di
donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il
guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato
ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio
che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che
la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto
dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
martedì 19 dicembre 2017
Como, clochard: i volontari contro l’ordinanza del sindaco
da: http://www.huffingtonpost.it/
I
volontari sfidano l'ordinanza del sindaco di Como: "Continueremo a portare
tè caldo e biscotti a chi dorme per strada"
Erano
stati allontanati dai vigili mentre distribuivano la colazione, poi la
decisione del primo cittadino. La Caritas chiede la revoca della decisione
di Elisabetta
Invernizzi
"Continueremo a portare tè caldo e
biscotti a chi dorme per strada". Non arretrano e hanno deciso di
disobbedire al sindaco i volontari che qualche giorno fa, a Como, sono stati
allontanati dai vigili mentre distribuivano la colazione ai senzatetto sotto ai
portici dell'ex chiesa di San Francesco, nel centro storico. "I nostri
semplici gesti sarebbero contrari alla nuova ordinanza. Ci è stato detto che
non potremo portare un piccolo simbolo d'amore a queste persone perché in vista
del Natale non è decoroso", spiegano.
Un divieto
che durerà fino al 10 gennaio e che
colpirà clochard e migranti della
città lombarda. Ma nessuno, a Como, ha intenzione di rispettare l'ordinanza
"a tutela della vivibilità e del decoro", firmata il 15 dicembre dal sindaco, Mario Landriscina (sostenuto
da una coalizione di Forza Italia, Lega
Nord e Fratelli d'Italia). A partire dal gruppo di uomini e donne, capitanati
da un prete, don Roberto Malgesini,
che da anni, ogni mattina, si svegliano all'alba per portare la colazione a chi
non ha niente: preparano pentoloni di tè caldo e li mettono nei termos, per
tenerli al caldo. Poi insacchettano pane, biscotti e brioche donati da
panettieri e pasticceri della città.
sabato 16 dicembre 2017
Noemi: nuovamente ad un Festival di Sanremo….nuovamente con Diego Calvetti
Dev’essere l’”effetto” di tornare a
lavorare con Diego Calvetti. Chissà perché…e chissa dove vuole arrivare con
questa scelta, Noemi. Intendo: ritornare con Calvetti e ritornare al Festival
di Sanremo.
C’è da sperare, per lei non per me, che
visto che ricalca il palco di Sanremo, abbia scelto un brano giusto per il Festival. Personalmente,
il precedente Noemi-Calvetti a Sanremo nel 2010 con il ‘Per tutta la vita’,
scritto dal duo Calvetti e Ciappelli (che molto meglio fecero con “L’amore si
odia”) non mi ha mai convinto.
E’ un brano che non mi piace, uno di quelli
che non ho mai più ascoltato.
Che questa nuova partecipazione a Sanremo sia
con un brano del livello di ‘Sono solo parole’, scritto dal bravo e convincente
Fabrizio Moro. Questa canzone non è un brano tipicamente sanremese, ma un bel
pezzo che nel contesto sanremese funziona.
Rosy Abate, sta per iniziare il filotto?: la seconda stagione, la terza, la quarta….
Considerando che scappando dal convento
dove si era rinchiusa, ha interrotto l’accordo che aveva fatto con lo Stato,
nella seconda stagione dovremmo trovare in
galera Rosy Abate.
Pietro Valsecchi
e Mediaset vogliono raschiare il fondo del barile perché non hanno fiction che
funzionino se non questa appena terminata con Giulia Michelini. Ci sarebbe Solo 2, ma è da vedere se riuscirà a
ottenere lo stesso risultato di Rosy Abate. A proposito…………..con tutto il
rispetto di Bocci, in questa fiction il numero uno, l’indispensabile è Peppino Mazzotta, non Marco Bocci.
Al momento, Taodue deve puntare su Rosy
Abate. Quindi inizierà il filotto: la
seconda stagione, la terza, la quarta, la quinta stagione, e così via…A
questo punto una domanda sorge spontanea: quando
Rosy Abate si ricongiungerà con Leonardino?
Quando sarà pronto per…il servizio militare
che, con il passare degli anni e delle
stagioni di questa serie sarà nel frattempo ripristinato nello Stato
italiano.
Ah….Leonardino
cresce, cresce, fino a diventare…………l’erede di Rosy Abate.
Banca Etruria: cara Boschi, conta l’interessamento non il risultato
da: https://www.ilfattoquotidiano.it/
- di
Massimo Pillera
Quello che Maria Elena Boschi omette di
dire è che tutti questi contatti ormai certificati, aventi la Banca Etruria
come oggetto, avrebbero potuto procurarle anche guadagni materiali. Nel
conteggio delle azioni familiari detenute dalla sua famiglia, nel caso i suoi
contatti fossero andati a buon fine, la famiglia Boschi avrebbe potuto
trarre vantaggio economico dalla fusione o dall’acquisto della banca: magari il fratello non si sarebbe licenziato ed
avrebbe fatto una brillante carriera, il padre avrebbe avuto più elasticità nel
manovrare asset finanziari del territorio.
Noi non possiamo sapere cosa sarebbe
successo se, con “i fatti esposti” dalla ministra a presidenti di gruppi
bancari ed allo stesso Vegas (che nega possibili interventi della Consob,
per palese mancanza di competenze sul tema aggregazioni bancarie), le sorti di
Banca Etruria fossero state modificate. Anzi dalle dichiarazioni di Vegas,
capiamo che la ministra anticipa a Vegas l’imminente nomina
di suo padre a vicepresidente della banca aretina. Anche in
questo caso la cronologia è sostanziale.
Piazza Fontana : 48 anni dalla strage
“Oggi parliamo di fake news, di ingerenze politiche dei russi.
Ma ci siamo dimenticati
dei depistaggi, delle coperture da parte dei nostri servizi dei fascisti neri,
dei giornalisti a libro paga dei servizi, di Gladio e della loggia massonica e
segreta P2”
da: http://unoenessuno.blogspot.it/
Era un venerdì quel 12 dicembre 1969, 48
anni fa, a Milano.
Sono passati tanti anni da quella bomba
esplosa nella banca dell'Agricoltura in piazza Fontana, da quelle morti che
oggi alla domanda “ma tu dov'eri quel 12 dicembre” in pochi potrebbero o saprebbero
rispondere.
L'Italia è un paese senza memoria.
E anche con poco pudore e rispetto per le
sue vittime: a 48 anni dalla strage, cosa ci ricordiamo della bomba nella banca
dell'agricoltura? E degli altri attentati? Delle bombe scoppiate sui treni, nelle
piazze, nelle stazioni? Bombe fatte scoppiare per uccidere, per creare terrore,
per preparare il terreno a qualcosa di mostruoso (se possibile, ancora più dei
corpi straziati).
La
mano proditoria e furtiva di Caino ha sorpreso fratelli ignari e ne ha fatto
strage. Ancora una volta il sangue innocente di Abele sparso a macchie enormi
offende la mia diletta città.
A
quest'ora grave e sacra meglio si addirebbe il silenzio ..
[Dall'omelia dell'arcivescovo di Milano,
nel giorno dei funerali delle vittime della strage].
Non è vero che non esiste più destra e
sinistra. O che il fascismo oggi non esista (o non costituisca un problema).
Legge sul biotestamento: testo
da: http://www.lapresse.it/
Otto
articoli su consenso informato, terapia del dolore, Disposizioni Anticipate di
Trattamento (DAT)
Ecco
il testo della legge sul Biotestamento, approvato in aprile dalla Camera e
oggi, 14 dicembre 2017, dal Senato in via definitiva.
Norme
in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento
Art.
1.
(Consenso
informato)
1. La presente legge, nel rispetto dei
princìpi di cui agli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione e degli articoli 1,
2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, tutela il
diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all'autodeterminazione della
persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o
proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata,
tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge.
2. È promossa e valorizzata la relazione di
cura e di fiducia tra paziente e medico che si basa sul consenso informato nel
quale si incontrano l'autonomia decisionale del paziente e la competenza,
l'autonomia professionale e la responsabilità del medico. Contribuiscono alla
relazione di cura, in base alle rispettive competenze, gli esercenti una
professione sanitaria che compongono l'équipe sanitaria. In tale relazione sono
coinvolti, se il paziente lo desidera, anche i suoi familiari o la parte
dell'unione civile o il convivente ovvero una persona di fiducia del paziente
medesimo.
mercoledì 13 dicembre 2017
lunedì 11 dicembre 2017
Bitcoin: la moneta virtuale che non piace alle banche
da: Il Fatto Quotidiano
Bitcoin,
chi li compra fa un atto di fede. Ecco la moneta virtuale che non piace alle
banche
di Loretta
Napoleoni
Il fenomeno più interessante dell’economia
della condivisione sono i bitcoin. Molti non saranno d’accordo con questa
affermazione poiché i bitcoin sono entrati a far parte degli strumenti
finanziari, tant’è che la prossima settimana il mercato futuro di Chicago
inizierà a quotarli. Ma proprio il fatto che siano riusciti a sfondare tutte le
barriere corporative della finanza mondiale, dall’emissione di moneta delle
banche centrali fino ai controlli delle clearing houses, imprese finanziarie
che ‘assicurano’ la solvibilità delle transazioni delle consorelle, prova la
potenza del sistema peer-to-peer, e cioè quello della condivisione.
Per chi non conosce la storia della moneta elettronica che nel 2017 ha
fatto registrare tra i più alti tassi di rendimento dell’investimento, i bitcoin sono nati nel 2008 con lo scopo
specifico di rendere obsoleto un sistema monetario fiduciario dove la creazione
di denaro nasce dall’emissione del debito ed i controlli sono in mano alla
casta finanziaria.
Noemi, secondo singolo: I miei rimedi
Dopo "Autunno", e in attesa dell'uscita dell'album nel 2018, ecco il secondo singolo di Noemi. Il brano è stato scritto da Dario Faini, Roberto Casalino e Daniele Incicco (il cantante dei La Rua).
La guerra culturale di Trump (che porta ad altre guerre…)
da: https://www.internazionale.it/
Trump
prosegue la guerra culturale che aveva promesso
di Alessio
Marchionna
Nell’ultima settimana è andato in scena uno
schema che si ripete periodicamente da quando Donald Trump è entrato alla Casa
Bianca, quasi un anno fa. Il presidente prende una serie di decisioni estreme
destinate ad avere conseguenze importanti sia negli Stati Uniti sia nel resto
del mondo; la maggior parte dei commentatori e dei politici resta spiazzata e
si affanna per trovate l’ipotetico filo comune che lega scelte apparentemente
irrazionali (e in alcuni casi in contrasto tra loro); gli sforzi di tracciare
un profilo politico che serva da guida per il prossimo futuro falliscono, e
l’opinione pubblica mondiale si ritrova con una serie di domande apparentemente
senza risposta.
Perché Trump ha deciso di riconoscere
Gerusalemme come capitale di Israele in un momento in cui le tensioni regionali
sono ai massimi storici? Perché decide di ufficializzare il suo appoggio al
candidato repubblicano al senato Roy Moore, accusato di aver molestato alcune
minorenni tra gli anni settanta e ottanta, mentre in tutto il mondo sembra
esserci un risveglio contro la violenza di genere?
venerdì 1 dicembre 2017
mercoledì 29 novembre 2017
Massimo Gramellini: Salvini senza fine
da: http://www.corriere.it/
L’ennesima triste gaffe di Salvini («Fine vita? Io mi occupo di vivi, dei morti ci occuperemo
poi») farà gongolare gli apostoli del politicamente scorretto
in salsa becera, ma conferma la tendenza della politica a difendere una cosa
giusta tirandone in ballo una sbagliata. Immagino che Salvini volesse
denunciare la scarsa attenzione dei suoi colleghi di sinistra per i temi del
lavoro, di gran lunga i più vicini agli interessi e alle ansie dei cittadini.
Ma, per sostenere le ragioni di quelli
che lui chiama «i vivi», ha mancato gravemente di rispetto verso tanti che
morti non sono: i malati e le loro famiglie, che da tempo immemorabile
aspettano un segnale di vita dalle istituzioni. Non si capisce per quale ragione si debbano stabilire gerarchie tra i
diritti fondamentali. Perché non si possa affrontare da Paese adulto la
questione del testamento biologico e al contempo prendere di petto il crollo
degli stipendi, la riduzione delle tutele per i dipendenti, il tartassamento
fiscale delle piccole imprese.
Nel giorno in cui una lavoratrice dell’Ikea di Corsico, madre separata con figlio disabile,
viene licenziata in tronco per avere chiesto di cambiare il turno delle
sette del mattino, sarebbe ora che la
politica
martedì 28 novembre 2017
Mia nonna, i miei studenti e CasaPound
da: http://www.glistatigenerali.com/
di
Antonio Vigilante
Quest’anno faremo incontrare i nostri studenti con alcuni richiedenti asilo
ospitati nel territorio. E’ il terzo
anno che lo facciamo. Lo facciamo perché riteniamo che sia compito della scuola consentire agli studenti di
conoscere la realtà sociale, e poter parlare con dei migranti è un modo per
avere conoscenze di prima mano, per così dire, su un fatto sociale importante,
al centro del dibattito politico. Per quanto mi riguarda, è una preziosa
occasione di approfondimento delle mie discipline: insegno Scienze Umane, e
potersi mettere in cerchio con persone provenienti dalla Nigeria, dal
Bangladesh e dal Pakistan e confrontare i nostri punti di vista, i valori, le
prospettive, è un modo per fare antropologia concreta. Ben prima che se ne
accorgessero anche i giornali, abbiamo ascoltato dalla loro bocca – ma i
racconti erano a bassa voce, quasi che quel male potesse ancora colpirli, a
raccontarlo – dell’inferno libico, quella zona franca nella quale i migranti
restano intrappolati anche per anni: e molti vi lasciano la vita.
La risposta
degli studenti è stata generalmente positiva,
ma quest’anno alcuni di loro hanno fatto
sapere che nei giorni degli incontri non verranno
lunedì 27 novembre 2017
Rosy Abate: riecco la “cattiva” che collabora con il poliziotto (dove l’ho già vista questa trama…)
Come volevasi dimostrare.
L’originalità non è il tratto distintivo di
Valsecchi e sceneggiatori di Rosy Abate come non lo era ai tempi di Squadra
Antimafia dalla sesta stagione in avanti.
Rosy Abate è riscesa in guerra, non per sua
volontà, ma perché le hanno detto che suo figlio è vivo. E fin qui ci sta.
Oddio….dovrebbero spiegarci come ha fatto a sopravvivere Leonardino. Ma può
essere che in uno slancio di logica lo spieghino - in maniera credibile o ridicola – nelle
prossime due puntate.
Se quanto sopra ci sta, ecco arrivare lo
“slancio di originalità”. Rosy Abate che collabora con un poliziotto per
catturare il mafioso. Dove l’ho già vista ‘sta trama?
Ora.
A parte l’”inciampo” iniziale gravissimo nella
prima puntata: il numero di cellulare esistente che ha procurato a due persone
una persecuzione telefonica, le puntate finora in onda non mi pare abbiano
mostrato quelle ridicolaggini, sviste, ecc…delle ultime serie di Squadra
Antimafia.
Come ho scritto precedentemente, tra la mafiosa e la suora ci stanno parecchie
vie femminili di mezzo; tra la mafiosa in azione e la relegata in convento ci
sta una Rosy Abate “convertita” alle legge e che cerca una nuova vita fosse
anche attraverso qualche ultima azione.
venerdì 24 novembre 2017
X Factor 11: per i Maneskin non c’è gara, sono già i vincitori
I Maneskin sono i miei vincitori di X
Factor.
Se non ci saranno “stranezze”, l’ultimo
scontro dovrebbe essere tra questi diavoletti e il “principe azzurro”: Lorenzo
Licitra. E i diavoletti Maneskin dovrebbero sbaragliare e vincere. Se non
succederà, saranno comunque i vincitori di fatto di questa undicesima edizione
che non mi ha coinvolto, tranne loro.
Rita Bellanza doveva uscire dopo aver
scempiato la Donna cannone. Per me chi scempia De Gregori (e non è la prima
volta a X Factor) va espulso/a. Hanno voluto che arrivasse all’inedito. Adesso può
andare a casa…
da: http://www.adnkronos.com/
Fenomeno
Maneskin, chi sono i fantastici 4 di X Factor
"Vogliamo distinguerci" amano
ripetere. E come potrebbe essere altrimenti? Quando salgono sul palco i
Maneskin non ce ne è per nessuno. "I coatti de Roma", come si fanno
chiamare, sono la rivelazione di questa edizione di X Factor, il talent di
punta di Sky Uno, che grazie a loro carisma e talento, ogni settimana macinano
consensi a colpi di riff e cover azzeccatissime. Merito di quel mix micidiale
di eccentricità e sfrontatezza, certo, ma anche della voce graffiante del
frontman Damiano consapevole di essere già proiettato, assieme ai suoi
compagni, nel gotha dei numeri uno.
Ego sconfinato ma talento innato, Damiano David è il bello e dannato
della band. Capelli lunghi, sguardo affilato, su Instagram vanta già 98mila
follower, mentre sul palco fa il paio con la bionda bassista Victoria, l'unica
ragazza del gruppo, che vanta origini danesi. E danese è anche il nome che
hanno scelto (Maneskin significa 'chiaro
di luna').
Sky Q ufficiale: che cos'è, come funziona, quanto costa
da: http://www.corriere.it
Il
nuovo set-top box Sky Q Platinum trasmette le immagini ai Q Mini su rete senza
fili, ma dialoga anche con smartphone e tablet: così si possono usare fino a 5
schermi allo stesso tempo. Prezzi dai 4 euro mensili (per i clienti più fedeli)
di
Paolo Ottolina
Che
cos’è
Sky Q è la nuova piattaforma tecnologica di
Sky. Non un nuovo o un semplice decoder, ma un insieme di soluzioni hardware e
software che fa diverse cose.
Sky Q integra le trasmissioni broadband
satellitari e l’Ip tv via Internet. Mette insieme le varie innovazioni nell’esperienza
di visione televisiva che Sky ha aggiunto alla sua offerta negli ultimi anni.
Allinea Sky all’esperienza di visione “fluida” su dispositivi diversi cui ci
hanno abituati i servizi di video on demand (Netflix, Amazon Prime Vision,
Infinity, Tim Vision e così via).
«Dimenticatevi la parola “decoder”, da oggi
nasce un nuovo modo di guardare la televisione, un modo che tiene conto delle
diverse esigenze, del tempo libero che uno ha a disposizione e che è uno dei
nostri beni più prezioso» ha detto l’ad di Sky Italai, Andrea Zappia (nella
foto). Sky Q è «un box - ha precisato l’ad - che in realtà è un piccolo
computer». Non c’è più una smart da inserire,
Cosa
fa
L’esperienza di Sky Q è pensata al momento
per chi ha più di uno schermo televisivo in casa. Per ora si parte infatti con
Sky Q Platinum, un set-top box collegato al satellite e alla rete di casa via
wifi (o via cavo Ethernet) che gestisce tutto l’intrattenimento domestico. Si
collega infatti a degli apparecchi “figli”, gli Sky Q Mini. Oppure ai vari dispositivi
mobili (smartphone e tablet iOS oppure Android).
giovedì 23 novembre 2017
Conti pubblici, dal 2014 sono peggiorati: ‘Obiettivi rivisti al ribasso ogni 6 mesi. Governi pensano al tornaconto elettorale’
da: https://www.ilfattoquotidiano.it/
L'ANALISI
DEI NUMERI - Durante i governi Renzi e Gentiloni il debito è aumentato di oltre
176 miliardi, la spesa corrente è lievitata di 25 miliardi e
gli investimenti pubblici sono scesi al minimo storico. L'unico dato
positivo è il calo degli interessi sul debito, merito di Draghi. Carlo
Cottarelli, ex commissario alla spending review e oggi direttore di un
osservatorio sulla finanza pubblica: "Si è scelto di ridurre un po' le
tasse senza tagliare le uscite"
di Chiara
Brusini
“Dal 2014 abbiamo puntualmente rivisto al
ribasso gli obiettivi ogni sei mesi. I governi, invece che risanare i conti,
hanno preferito ridurre un po’ le tasse – per esempio con il bonus Irpef
di 80 euro e l’eliminazione dell’Imu prima casa – senza tagliare la spesa.
Forse per comprarsi qualche punto in più di crescita. O, a essere malevoli, per
cercare di vincere un’elezione o un referendum“. L’economista Carlo
Cottarelli, ex commissario alla spending review, fino a fine ottobre direttore
esecutivo nel board del Fondo monetario internazionale e oggi alla guida dell’Osservatorio
sui conti pubblici dell’Università Cattolica, evita di dare esplicitamente
ragione al vicepresidente della Commissione Ue Jirki Katainen.
Ma il messaggio è chiaro. Paolo Gentiloni e Pier Carlo Padoan hanno un bel
dire che “non siamo più il fanalino di coda” e “la finanza pubblica migliora”.
Come rilevato dalla Commissione Ue nella lettera inviata a
Roma il 22 novembre, i numeri messi nero su bianco nei
documenti ufficiali dal governo di Matteo Renzi e da quello “fotocopia” del suo
successore raccontano un’altra verità. Negli ultimi tre anni e mezzo i nostri
conti pubblici sono peggiorati.
martedì 21 novembre 2017
Milena Gabanelli: video striscia quotidiana su Corriere.it e ospite a La7
da: http://www.ansa.it/
Gabanelli,
videostriscia su Corriere.it e ospite La7
Rcs
annuncia nuovo accordo di collaborazione con la giornalista
Una video-striscia quotidiana su
Corriere.it, con numeri, mappe e proposte concrete, e la partecipazione come
ospite ai programmi di approfondimento di La7: lo prevede il nuovo accordo con
Milena Gabanelli annunciato da Rcs. Gabanelli
ha detto addio alla Rai il 15 novembre, dopo aver annunciato le dimissioni
dalla tv pubblica il 31/10. La storica conduttrice di Report ha rifiutato l'offerta della condirezione di
RaiNews 24 al fianco di Antonio Di Bella, per lo sviluppo dell'offerta web
della Rai, e il ritorno alla conduzione del programma di inchieste.
"Siamo orgogliosi", dice il
direttore del Corsera Lucio Fontana, "sperimenteremo insieme una nuova
frontiera del giornalismo e del data journalism, esplorando anche nuovi format
di fruizione e di linguaggio e aprendo insieme nuove strade per il futuro della
nostra professione". "Quello che oggi mi interessa di più - commenta Gabanelli - è portare informazione di qualità su quei mezzi e piazze virtuali dove si sta formando la classe dirigente di
domani".
Il sistema bancario italiano, dalla Popolare di Lodi alla Popolare di Vicenza: le colpe della vigilanza di Banca d’Italia
da: http://www.glistatigenerali.com/
Le
due colpe della vigilanza della Banca d’Italia
di Andrew
Sentance
Una banca
deve avere un patrimonio solido in grado
di coprire eventuali perdite senza arrivare al collasso, travolgendo i
depositi. Che una banca non debba autofinanziarsi è di tutta evidenza fondamentale:
se un istituto presta i soldi a un investitore che li mette nel capitale della
banca, il patrimonio di quest’ultima non è altro che fumo.
Correva l’anno 2004 quando la Banca
Popolare di Lodi di Giampiero Fiorani fece un aumento di capitale per
finanziare l’acquisizione di Banca Antonveneta. Dopo il fallimento di
quest’operazione e, insieme alle accuse contro l’ex-Governatore della Banca
d’Italia, si scoprì che la Popolare di
Lodi finanziava vari amici per comprarne le azioni nell’aumento di capitale.
No, non è stata la monetina: cosa insegna a Milano e Roma l’EMA perduta
da: http://www.glistatigenerali.com/
di
Jacopo Tondelli
A un metro dal traguardo, si infrange il
sogno di avere a Milano l’EMA, agenzia europea del farmaco destinata a
traslocare a breve da Londra dopo la Brexit. La sconfitta arriva nel modo
peggiore da digerire, dopo tre votazioni condotte sempre in testa, e arrivando
quindi all’ultima votazione-spareggio che vedeva Milano contrapposta ad
Amsterdam. All’ultimo voto le due città raccolgono lo stesso numero di
preferenze e quindi si va, come da regolamento, al sorteggio. Il sorteggio
premia Amsterdam.
Da questa storia di politica e lobbying
possiamo raccogliere diversi dati sul presente e qualche insegnamento sul
futuro.
Milano non era favorita, e gli umori di chi
ha costruito e seguito da vicino la candidatura, negli ultimi giorni, erano
altalenanti con una tendenza diffusa al pessimismo. Si temeva addirittura che
la città non potesse arrivare nemmeno a superare le prime votazioni. Così non è
stato. Perché Milano ha costruito evidentemente una buona e solida reputazione
in Europa e nel mondo, e perché i vari livelli istituzionali italiani si sono
spesi davvero generosamente nel sostenere questa partita. Tanto da arrivare
davvero a un passo dalla meta.
lunedì 20 novembre 2017
Papa Francesco: messaggio sulle questioni del ‘fine-vita’
da: http://w2.vatican.va/content/vatican/it.html
Messaggio del Santo Padre
al Presidente della Pontificia Accademia per la Vita in occasione del Meeting
Regionale Europeo della "World Medical Association" sulle questioni
del “fine-vita”
16 novembre 2017
Al
Venerato Fratello
Mons.
Vincenzo Paglia
Presidente
della Pontificia Accademia per la Vita
Invio il mio cordiale saluto a Lei e a
tutti i partecipanti al Meeting Regionale Europeo della World Medical
Association sulle questioni del cosiddetto “fine-vita”, organizzato in Vaticano
unitamente alla Pontificia Accademia per la Vita.
Il vostro incontro si concentrerà sulle
domande che riguardano la fine della vita terrena. Sono domande che hanno
sempre interpellato l’umanità, ma oggi assumono forme nuove per l’evoluzione
delle conoscenze e degli strumenti tecnici resi disponibili dall’ingegno umano.
La medicina ha infatti sviluppato una sempre maggiore capacità terapeutica, che
ha permesso di sconfiggere molte malattie, di migliorare la salute e prolungare
il tempo della vita. Essa ha dunque svolto un ruolo molto positivo. D’altra
parte, oggi è anche possibile protrarre la vita in condizioni che in passato
non si potevano neanche immaginare. Gli interventi sul corpo umano diventano
sempre più efficaci, ma non sempre sono risolutivi: possono sostenere funzioni
biologiche divenute insufficienti, o addirittura sostituirle, ma questo non
equivale a promuovere la salute. Occorre quindi un supplemento di saggezza,
perché oggi è più insidiosa la tentazione di insistere con trattamenti che
producono potenti effetti sul corpo, ma talora non giovano al bene integrale
della persona.
venerdì 17 novembre 2017
giovedì 16 novembre 2017
Tari gonfiata: la strada per i rimborsi è in salita e a farne le spese saranno comunque i cittadini e le imprese
da: Il Fatto Quotidiano
Secondo
fonti Anci "gli eventuali errori su determinate tariffe non hanno prodotto
nessuna maggiore entrata" per i Comuni. Di conseguenza "la correzione
comporterà necessariamente la rimodulazione delle tariffe sulla generalità dei
contribuenti per garantire la corrispondenza tra entrata e costi del
servizio". Colpiti anche magazzini e uffici. Ecco cosa si può fare e come
di Fiorina
Capozzi
Il Comune sbaglia a calcolare la tassa sui
rifiuti (Tari), il governo ne prende atto e i cittadini e le imprese ne fanno
le spese con ipotesi di rimborsi e conguagli ancora tutti da definire. Per chi,
poi, ha rottamato le cartelle esattoriali per mettersi in regola, oltre al
danno, c’è anche la beffa: praticamente impossibile recuperare i soldi della
Tari “gonfiata”. Di che cifre stiamo parlando? “Fra i 100 e i mille euro”,
secondo una stima dell’avvocato tributarista Franco Muratori. Ma ogni comune è
una storia a sé, tutta da ricalcolare. “A questo punto ci auguriamo solo che
non ci siano colpi di spugna che esentino le amministrazioni dai rimborsi ai cittadini
che hanno pagato di più”, precisa l’avvocato Carmelo Calì della
Confconsumatori, che assieme alle altre associazioni dei consumatori, si
prepara a dar battaglia per tutelare chi ha versato nelle casse pubbliche più
del dovuto. Al momento non è ancora chiaro quanti e quali siano i comuni
mercoledì 15 novembre 2017
Serie Rosy Abate, il numero di cellulare mostrato: un primo grossolano errore cui seguirà l’approssimazione, le incoerenze, già viste in Squadra Antimafia?
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Il vizio degli sceneggiatori ma anche della
regia di Squadra Antimafia dalla 5.a serie in poi, è quello dell’approssimazione
nello scrivere e nel girare alcune scene fino ad arrivare al ridicolo in certe sequenze.
Adesso è arrivato lo spin-off di Squadra
Antimafia: Rosy Abate. E’ auspicabile che certe “mancanze” non si ripetano.
Eppure, già alla prima puntata l’hanno fatta grossa. E la responsabilità è
della regia e del montaggio più che degli sceneggiatori. In una sequenza si è
visto chiaramente e interamente un numero di cellulare attivo. Poiché in Italia
i deficienti non mancano, sono partite un sacco di telefonate. Vittime, una
coppia di Domodossola inondata di chiamate con insulti e minacce.
Questo “errore” configura un reato:
trattamento illecito di dati personali. La pena va da sei a ventiquattro mesi.
Vediamo come finirà questa vicenda e se nel
prosieguo delle puntate, il lupo dimostrerà di non perdere il vizio: cioè
sceneggiatura e regia non faranno cazzate.
Se anche se non vi saranno errori pacchiani
(si spera), l’impressione è che gli sceneggiatori abbiano dimenticato parte del
racconto di Squadra Antimafia e saltino fuori incongruenze e contraddizioni, nonché
buchi di sceneggiatura.
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