Ho un debole per Theo James, bravissimo attore e uomo affascinante. E il fascino sprigiona in questa serie britannica in otto episodi che ho visto in due giorni.
Cast e
regia perfetti. Trama intrigante con il giusto ritmo. Guy Ritchie, creatore
della serie non mi delude. Tanto meno Theo James (a cui non perdono però di non
aver fatto la seconda serie di Sanditon), che interpreta Eddie Horniman,
secondo genito di una famiglia nobile che eredita il titolo di Duca e tutto il
patrimonio alla morte del padre. Il nostro Eddie si ritrova un fratello
maggiore coxxxone tenuto per le palle dagli usurai. Scopre che la ricchezza del
padre, e quindi il patrimonio ereditato, si basa….sulla cannabis. Ed entra in
scena lei, Kaya Scodelario, bella, algida, perfettamente a fuoco nel ruolo di
Susie Glass, figlia di un criminale in galera. Si fa per dire. Perché la galera
del paparino pare la versione britannica di quella di Totò in Operazione San Gennaro.
Lei gestisce in una parte della proprietà della residenza del duca l’organizzazione
e distribuzione di cannabis. Il duca Eddie vuole sganciarsi da tale traffico ma…a
voi guardare la serie. Ne vale la pena.
E’ una delle poche serie che mi hanno tenuta incollata e ho apprezzato particolarmente
che non si scivolasse nella solita storiella sesso-amorosa tra i due protagonisti. La tensione tra Eddie e Susie c’è ma è di altro tipo. Si vedrà nelle prossime stagioni se sfocerà in altro senza cadere nelle solite banalità.
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