da: https://www.ilfattoquotidiano.it/ - di Loretta Napoleoni
Alla fine di luglio, subito dopo l’annuncio dell’aumento di tassi d’interesse da parte della Banca centrale europea, Christine Lagarde, che la guida, ha annunciato un meccanismo per gestire l’eccessiva volatilità degli spread. L’obiettivo: l’adeguamento più rapido e tranquillo delle economie alle variazioni dei tassi. In cambio di questa protezione tutti i membri della Bce hanno approvato all’unanimità lo strumento di protezione della trasmissione (Tpi). Ed ecco cosa garantisce: tutti i governi dei paesi membri della Bce potranno beneficiare del meccanismo di sostegno; qualora la volatilità dello spread sia ingiustificata e le condizioni di mercato siano fuori controllo, l’intervento della Bce sarà di entità illimitata qualsiasi sia il livello dello spread.
Subito dopo l’annuncio iniziale del Tpi, lo spread del Btp si è ridotto ma quando Lagarde ha chiarito che l’intervento era condizionato, lo spread del Btp si è ulteriormente ampliato arrivando a 2.35 pc, un nuovo massimo per il 2022. Ed ecco le condizioni: rispetto del quadro di bilancio dell’Unione Europea; assenza di gravi squilibri macroeconomici; traiettoria sostenibile del debito pubblico; politiche sane in linea con le politiche Pnrr. Con o senza Mario Draghi, dunque, l’Italia dovrà continuare a seguire esattamente lo stesso schema da lui offerto. In altre parole, chiunque governerà avrà le mani legate.