domenica 2 settembre 2018

PD, quelli che…..se ne può fare a meno: Walter Veltroni


Del governo giallo-verde dei “cugini” Salvini-Di Maio ci sarà da dire (e da ridere..per non piangere). Al momento, alle banali “semplificazioni” di Salvini e Di Maio, agli slogan fanfaronistici (nella migliore tradizione di Renzi) dei due “cugini”, fa compagnia l’assenza di autocritica del partito dei morti viventi = PD (già…ma se sono morti, come fanno a fare autocritica) e il rispuntare di Veltroni. Se lo senti, pare che dica cose sensate, lui che anziché riuscire a fare del PD un partito socialdemocratico si è innamorato del guerrafondaio Blair e ha consegnato quel che restava di un partito di semi sinistra al fanfarone pericoloso Renzi.
A lui vanno queste osservazioni di Federico Bonadonna che è stato suo collaboratore ai tempi del Campidoglio. Osservazioni centrate e significative che sottoscrivo. Non so se Veltroni faccia più ridere o piangere…:

“’I politici di sinistra’ che per 25 anni con il partito liquido hanno distrutto l’eredità organizzativa del Pci sono oggi in prima linea per la ricostruzione di un partito di massa. Quelli che hanno aperto i campi di concentramento e tortura in Libia oggi ci spiegano la necessità dell’accoglienza e dell’integrazione migranti. Quelli che ci hanno spiegato
che dovevamo comprendere le ragioni dei ragazzi di Salò e abbandonare il ‘vecchio’ antifascismo oggi ci chiamano in piazza contro quello che chiamano nuovo fascismo. Quelli che hanno occupato il campo della sinistra realizzando politiche di destra, oggi parlano dell’importanza dello stato sociale dopo averlo sistematicamente contribuito a smantellarlo. Il loro unico obiettivo è riciclarsi perché sono uomini per tutte le stagioni interessati solo a un altro giro di giostra, a occupare posti, ad avvelenare la società”.

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