mercoledì 25 aprile 2018

L’Amaca di Michele Serra sulle intimidazioni ai professori


Pubblico l’Amaca di Serra che ha suscitato reazioni e a seguire la sua replica a Luca Telese nonché un articolo di Corlazzoli sul Fatto Quotidiano.
Io mi limito a commentare che non trovo scandalose le osservazioni di Serra, che però pare dimenticare che atteggiamenti violenti o di prepotenza, maleducazione, diseducazione civica, arrivano anche dal quel ceto sociale che…frequenta i licei e non gli istituti tecnici.
E visto che Michele Serra abita a Milano, vorrei ricordargli che alcuni anni fa dei ragazzi “bene”, di quelli che frequentano i licei classici o scientifici, hanno allagato  i bagni della scuola provocando danni.
Quei ragazzi figli del benessere, frequentavano il liceo Parini nella centralissima Milano, zona Brera.
Michele Serra farebbe bene a ricordarsi questo episodio e se andasse a ripescare nella cronaca ne troverebbe altri.

da: la Repubblica del 20 aprile 2018

Tocca dire una cosa sgradevole, a proposito degli episodi di intimidazione di alunni contro professori. Sgradevole ma necessaria. Non è nei licei classici o scientifici, è negli istituti tecnici e nelle scuole professionali che la situazione è peggiore, e lo è per una ragione antica, per uno scandalo ancora intatto: il livello di educazione, di padronanza dei gesti e delle parole, di rispetto delle regole è direttamente proporzionale al ceto sociale di provenienza. Cosa che da un lato ci inchioda alla struttura fortemente classista e conservatrice della nostra società (vanno al liceo i figli di quelli che avevano fatto il liceo), dall'altro lato ci costringe a prendere atto della menzogna demagogica insita nel concetto stesso di "populismo".

Il populismo è prima di tutto un'operazione consolatoria, perché evita di prendere coscienza della subalternità sociale e della debolezza culturale dei ceti popolari. Il popolo è più debole della borghesia, e quando è violento è perché cerca di mascherare la propria debolezza, come i ragazzini tracotanti e imbarazzanti che fanno la voce grossa con i professori per imitazione di padri e madri ignoranti, aggressivi, impreparati alla vita. Che di questa ignoranza, di questa aggressività, di questa mala educación, di questo disprezzo per le regole si sia fatto un titolo di vanto è un danno atroce inferto ai poveri: che oggi come ieri continuano a riempire le carceri e i riformatori.

Nessun commento:

Posta un commento