mercoledì 22 marzo 2017

Vitalizi ai parlamentari, la rivolta dei Cinque Stelle alla Camera



da: Corriere della Sera

In Aula la protesta dei deputati pentastellati, con cartelli e tentativi di irruzione nell’ufficio di presidenza: dopo la sospensione della seduta, è stata bocciata la mozione M5S sui vitalizi parlamentari
di Dino Martirano, Valentina Santarpia


Bagarre alla Camera sui vitalizi dei parlamentari, con irruzione dei deputati grillini nella sede dell’Ufficio di presidenza (che ha reintrodotto il contributo di solidarietà sulle pensioni erogate a deputati e senatori) e successiva manifestazione in piazza Montecitorio dei pentastellati con Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio che, rivolti al Pd, hanno detto alle 2-300 persone radunate davanti alla Camera: «Con questa mossa disperata di oggi è sicuro che governeremo questo Paese...E il nostro primo atto sarà quello di abolire tutto questo schifo di privilegio». La presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, boccia la protesta dei Cinque Stelle parlando di «episodi gravi e inaccettabili»: «Chi irresponsabilmente sta alzando i toni dello scontro sappia comunque che la Camera garantirà la dialettica democratica e non si farà intimidire da questi metodi», sottolinea Boldrini. Il capogruppo Dem, Ettore Rosato, ha parlato di «violenza verbale e fisica del M5S che hanno fatto irruzione nell’Ufficio di presidenza. Un episodio di una gravità immensa».
Anche Fratelli d’Italia e Scelta civica attaccano M5S. «Non abbiamo potuto parlare al question time per colpa di questi straccioni», dice Fabio Rampelli. Durissimo Mariano Rabino: «Abbiamo assistito ad una scena di squadrismo fascista», ha urlato scatenando le ire di M5S.

I vitalizi
L’Ufficio di presidenza di Montecitorio, dopo mesi di tira e molla, ha approvato una delibera su proposta del Partito democratico che riattiva per i prossimi tre anni (a partire dal 1° maggio) il contributo di solidarietà sui vitalizi e sulle pensioni corrisposte ai parlamentari. Il contributo era stato interrotto, perché scaduto, lo scorso 31 dicembre 2016 al termine di un periodo di 5 anni (2011-2016). Il contributo di solidarietà sulle pensioni, così come ha stabilito la Corte costituzionale per tutte le categorie, non può esser stabilito a regime ma può essere solo temporaneo, seppur rinnovabile.

Le soglie
Nella delibera della Camera si stabilisce che sui vitalizi (percepiti dagli ex parlamentari) e sulle pensioni (che spetteranno ai parlamentari in carica o quanto meno a quelli che lo sono stati almeno da 4 anni e sei mesi) si pagherà un contributo progressivo: 0 fino a 70 mila euro, 10% oltre i 70 mila, 20% oltre gli 80 mila, 30% oltre i 90 mila, 40% oltre i 100 mila. Con questa delibera, ha detto al vice presidente della Camera Marina Sereni (Pd), ci sarà un risparmio per le casse della Camera di 2,5 milioni all’anno.

L’irruzione
La seduta era stata addirittura sospesa durante il question time in diretta televisiva (rispondeva il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti), quando i deputati M5S avevano esposto cartelli sotto il banco della presidenza ed a quelli del governo con la scritta «#si tengono il privilegio». Alcuni deputati M5S si sono seduti sui banchi del governo e hanno fatto irruzione nella sala dove era riunito l’Ufficio di presidenza (dopo che i rappresentanti grillini avevano abbandonato la seduta) che ha approvato la proposta del Pd e ha bocciato quella dei grillini. In piazza, Di Battista e Di Maio hanno spiegato che ormai ! «il Pd fa solo mosse disperate...mentre noi gli avevamo chiesto soltanto di equiparare i parlamentari agli italiani sottoposti alla indecente legge Fornero. Non vogliono le elezioni anticipate perché aspettano il 15 settembre, quando saranno trascorsi 4 anni e sei mesi dall’inzio della legislatura che consentiranno loro di percepire la pensione». A 65 anni e con il sistema contributivo, replicano dall’ufficio di presidenza.

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