Eravamo rimasti che, da quanto si leggeva
in merito al tavolo di lavoro M5S-Lega, non vi era motivo di ritenere che una
delle due parti non s’impegnasse seriamente. Eppure, nella settimana che
precede il 27 maggio, la mia sensazione era di un Salvini sempre più orientato
alle elezioni anticipate per capitalizzare i sondaggi che lo davano in forte
ascesa. Ovviamente, Salvini è troppo furbo per giocare a carte scoperte. Il suo
impegno al tavolo del contratto prosegue, Di Maio non lo po’ accusare di nulla.
Ma almeno capisce quali sono le reali volontà di Salvini? Manco per……un organo
sessuale maschile
E si arriva a domenica 27 maggio. O si fa
il governo o ognuno per la sua strada. Mattarella non cede su Savona ministro
dell’Economia. Salvini non molla: vuole Savona in quel ministero. Risultato:
tutti a casa anziché a Palazzo Chigi. Mattarella si presenta davanti alle
telecamere e dal suo discorso si evince che Savona all’Economia non ci può
stare per certe sue idee. Non va a lui, non va a Bruxelles.
E perché Savini non cerca una soluzione di
mediazione? Perché vuole le elezioni anticipate.
All’interno del M5S o magari Grillo e
Casaleggio, spiegano a Di Maio che colui con cui ha lavorato con “grande
sinergia” glielo ha piazzato in quel posto lì.