venerdì 30 ottobre 2015

Max Gazzè, nuovo album ‘Maximilian’: singolo ‘La vita com’è’



da: Rockol

Esce venerdì 30 ottobre il nuovo album di Max Gazzé intitolato “Maximilian”. L’uscita dell’erede di ”Sotto casa”, pubblicato nel febbraio del 2013, è stata anticipata dal singolo ”La vita com’è”.

Il nuovo lavoro del cantautore romano sarà presentato in tour il prossimo mese di febbraio. Questi i concerti sino ad ora confermati: 5 febbraio – Estragon – Bologna, 10 febbraio – Alcatraz – Milano, 19 febbraio – Atlantico Live - Roma e, infine, 25 febbraio – ObiHall - Firenze.

giovedì 29 ottobre 2015

Adele: video ‘Hello’


Dario Bressanini: Un culatello ci ucciderà? Comunicare il rischio


da: http://www.lescienze.it/




Mangiare è una faccenda pericolosa, come amo sempre ricordare. E periodicamente arrivano delle notizie che ce lo ricordano. Ormai lo sapete: lo IARC, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, un organismo parte dell'OMS, ha inserito ufficialmente le "carni trasformate" nella categoria cancerogene, e le "carni rosse" nella categoria probabili cancerogene.
Per "carni trasformate" si intendono i salumi di qualsiasi tipo, i wurstel, le salsicce, la carne salata e affumicata e così via, indipendentemente dal tipo di trattamento subito. Per "carni rosse" invece, nel linguaggio medico (diverso da quello gastronomico), si intendono carni di mammiferi, quindi manzo, maiale, agnello, cavallo, cervo e così via. Non importa se siano da "allevamenti felici" o industriali, che mangino erba o soia.

Sia sui giornali che sui social network si possono leggere le reazioni più disparate. Da chi spara in home page che "la carne è cancerogena", cosa errata perché qui si sta parlando solo di carne rossa, mentre il consumo di carni bianche come il pollo non sembra essere correlato allo sviluppo di tumori, a chi invece tenta comunque una difesa di ufficio dei salumi italiani e della carne,

La grande mistificazione del cibo naturale



È sbagliato mitizzare il passato, perché i cibi erano inaffidabili e pericolosi. E il concetto di “naturale” è più culturale che scientifico. A tutto vantaggio del marketing
di Cristina Tognaccini

«È stato detto, dimostrato e ribadito in quasi tutte le salse che non c’è niente di più culturale dell’idea di natura. Nondimeno ci sono altrettante prove del fatto che non c’è niente di più difficile da sradicare dell’idea che esistano situazioni che sono per definizione naturali o più naturali di altre. Un’idea che in sé non avrebbe nulla di problematico se non viaggiasse sempre in compagnia, per motivi che dipendono anche dalla nostra natura, del pregiudizio per cui ciò che è considerato “naturale”, in quanto tale viene giudicato più “buono”, più “giusto”, più “sano” e più “sicuro». A scriverlo è Gilberto Corbellini, storico della Medicina, studioso di Bioetica ed Epistemologia Medica, nel suo saggio “Perché gli scienziati non sono pericolosi”.

Insomma siamo davvero sicuri che esista una differenza tra ciò che è naturale, e ciò che viene considerato artificiale? E ancora, siamo sicuri che sia più sicuro e sano? A chiederselo è Dario Bressanini, un chimico e ricercatore

mercoledì 28 ottobre 2015

Papa Francesco: Laudato Sì / 6



 

Qual è il posto della politica? Ricordiamo il principio di sussidiarietà, che conferisce libertà per lo sviluppo delle capacità presenti a tutti i li­velli, ma al tempo stesso esige più responsabilità verso il bene comune da parte di chi detiene più potere. È vero che oggi alcuni settori economici esercitano più potere degli Stati stessi. Ma non si può giustificare un’economia senza politica, che sarebbe incapace di propiziare un’altra logica in grado di governare i vari aspetti della crisi attua­le. La logica che non lascia spazio a una sincera preoccupazione per l’ambiente è la stessa in cui non trova spazio la preoccupazione per integrare i più fragili, perché « nel vigente modello “di suc­cesso” e “privatistico”, non sembra abbia senso investire affinché quelli che rimangono indietro, i deboli o i meno dotati possano farsi strada nella vita ».

Abbiamo bisogno di una politica che pen­si con una visione ampia, e che porti avanti un nuovo approccio integrale, includendo in un dia­logo interdisciplinare i diversi aspetti della crisi. Molte volte la stessa politica è responsabile del proprio discredito, a causa della corruzione e della mancanza di buone politiche pubbliche. Se lo Stato non adempie il proprio ruolo in una regione, alcuni gruppi economici possono apparire come benefattori e detenere il potere reale,

martedì 27 ottobre 2015

Siria: La maggioranza dei siriani scappa dalle bombe di Assad, non dall’Isis



da: http://www.glistatigenerali.com/
di Sara Manisera

Non vogliono restare in Europa e l’Isis non è ciò da cui scappano. Sono i risultati emersi dal primo sondaggio “Let the Syrian speak” condotto da Adopt a Revolution insieme a The Syria Campaign e Planet Syria, somministrato ai rifugiati siriani giunti nei campi profughi tedeschi e supervisionato da Heiko Giebler, ricercatore presso il Centro di Scienze Sociali dell’università di Berlino.
Anche se lo studio non può competere con gli standard dei sondaggi, poiché non ci sono dati esatti sulla distribuzione e sulle caratteristiche socio-demografiche dei rifugiati siriani, l’indagine ha comunque il merito di fornire delle informazioni sulle principali tendenze. Come spiega Elias Perabo di Adopt a Revolution, “lo studio è servito innanzitutto a parlare con i rifugiati siriani. Era importante ascoltare la loro voce, spesso ignorata, per cercare di capire quali sono realmente le cause che li spingono a lasciare la Siria”.
Il 92% degli intervistati ha dichiarato di essere fuggito dalla Siria a causa dei combattimenti in corso e più dei due terzi (il 70%) ha attribuito la responsabilità all’esercito regolare di Bashar al-Assad, il 30% all’Isis, il 18% al Free Syrian Army, il 16% a Jabhat Al Nusra (il corrispondente di Al Qaeda in Siria) e l’8% alle forze curde.


Source: Survey – Le domande del questionario erano a scelta multipla

Le motivazioni economiche o il desiderio di ottenere un passaporto europeo non

‘Fa tutto il power point’, Renzi: Legge Stabilità, vai con le mancette….



da: http://www.huffingtonpost.it/

Legge Stabilità, le "misure-spot" di Renzi si riducono a una mancia: dai 6 euro agli statali ai 50 euro per le famiglie povere
di Viola Contursi

Su twitter il cinguettio parlava di "prima misura organica contro la povertà", sulla carta una prima stima parla di cifre che vanno dai 34 ai 50 euro lorde al mese per le famiglie più povere. Per la Pubblica Amministrazione il tweet parlava di "premiare l'efficienza", la legge di Stabilità, dopo anni di blocco degli stipendi, porta in tasca agli statali 8 euro in più al mese. Lorde. Che nette fanno circa 6 euro a testa.

Sono diverse le misure-spot - a leggere il testo della Stabilità 2016 approdato ieri sera al Senato - da "vendere" a livello mediatico ma che stanziano risorse inferiori al necessario. E non proprio da #italiacolsegnopiù.


Povertà. Renzi l'ha presentata come una misura epocale, un intervento "per i

lunedì 26 ottobre 2015

Il Sinodo delle………larghe intese



da: http://www.lettera43.it/

Sinodo, la linea su divorziati risposati e omosessuali
Vittoria di Bergoglio. Passa l'apertura ai divorziati. Per un voto. E l'«accoglienza» ai gay. Ma le unioni sono «contrarie al disegno di Dio». Il documento dei vescovi.


  
Alla fine, nonostante tutto, nonostante lotte di potere e fazioni, falsi scoop sulla salute del pontefice e coming out a orologeria, l'intesa è stata raggiunta.

PASSATO PER UN VOTO. La commissione incaricata di stilare il documento da portare all'assemblea del Sinodo sulla famiglia ha votato la relazione all'unanimità. E i vescovi hanno approvato tutti e 94 i punti del testo con una maggioranza di due terzi. Quello sulla comunione ai divorziati risposati è passato per un voto. L'accordo sul nodo più scottante è a maglie larghe, ma rappresenta in ogni caso un'apertura storica. Nel documento, ha spiegato nel briefing in Vaticano il cardinale di Vienna Christoph Schoenborn, «si parla con grande attenzione della situazione dei divorziati risposati ma la parola chiave è 'discernimento'» perché «i casi sono diversi tra loro».

mercoledì 21 ottobre 2015

Papa Francesco: Laudato Sì / 5




Quando si pongono tali questioni, alcuni reagiscono accusando gli altri di pretendere di fermare irrazionalmente il progresso e lo svilup­po umano. Ma dobbiamo convincerci che ral­lentare un determinato ritmo di produzione e di consumo può dare luogo a un’altra modalità di progresso e di sviluppo. Gli sforzi per un uso so­stenibile delle risorse naturali non sono una spesa inutile, bensì un investimento che potrà offrire altri benefici economici a medio termine. Se non abbiamo ristrettezze di vedute, possiamo scopri­re che la diversificazione di una produzione più innovativa e con minore impatto ambientale, può essere molto redditizia. Si tratta di aprire la stra­da a opportunità differenti, che non implicano di fermare la creatività umana e il suo sogno di progresso, ma piuttosto di incanalare tale energia in modo nuovo.
Per esempio, un percorso di sviluppo pro­duttivo più creativo e meglio orientato potrebbe correggere la disparità tra l’eccessivo investi­mento tecnologico per il consumo e quello scar­so per risolvere i problemi urgenti dell’umanità; potrebbe generare forme intelligenti e redditizie di riutilizzo, di recupero funzionale e di riciclo; potrebbe migliorare l’efficienza energetica delle città; e così via. La diversificazione produttiva offre larghissime possibilità all’intelligenza uma­na per creare e innovare, mentre protegge l’am­biente e crea più opportunità di lavoro.

martedì 20 ottobre 2015

Perché l’Auditel non può funzionare



da: http://www.glistatigenerali.com/ - di Paolo Natale

Gazebo si inventa un suo tutorial su Auditel, dopo che la Nielsen – la società che cura le rilevazioni – ne aveva ordinato un blackout di quindici giorni, perché i nominativi paiono aver perso la propria privacy, diventando la loro appartenenza di dominio pubblico. Risultato: è urgente modificare il campione di famiglie, che sono circa 15mila, in tempi rapidissimi.

Auditel dunque nell’occhio del ciclone. Le rilevazioni degli ascolti televisivi, colonna portante del tariffario pubblicitario, oltrechè spina costante dei programmatori tv, non possono essere più effettuate con questo campione di italiani. Tutto sbagliato, tutto da rifare, come avrebbe detto il buon Ginetto Bartali.

Cronache di ieri. Cronache di sempre? Lo strumento di rilevazione degli ascolti, il mitico meter, creato sul finire degli anni Ottanta con poco più di 600 famiglie-campione, è sempre stato ampiamente criticato. E non senza motivo, fin dai suoi esordi. Perché? Semplicemente per il motivo che era, già da allora, uno strumento gravemente imperfetto. Non è possibile stimare con un campione così ridotto il comportamento quotidiano dei cittadini televisivi. Le leggi della

Non solo più contanti, Renzi fa lo sconto a chi non fa lo scontrino



da: http://www.glistatigenerali.com/ - di Stefano Iannaccone

Sono in arrivo tempi meno duri per chi non emette lo scontrino. Per cavarsela basta ricorrere alla “definizione agevolata”, la corsia preferenziale, resa più vantaggiosa dalla manovra economica, per limitare i danni con il fisco. Il governo Renzi sta pensando di ‘potenziare’ questo strumento, offrendo così uno sconto all’evasore.

La bozza della Legge di Stabilità 2016 introduce infatti un cambiamento alle norme in vigore, consentendo il pagamento di “un importo pari ad un sesto del minimo previsto dalla legge” per chi viene scoperto ad aggirare il fisco in caso di assenza di dolo o in presenza di colpa non grave. Basta una dimenticanza e il problema è risolto. In questo modo, quindi, viene aumentata la soglia dell’attuale norma che prevede la riduzione ‘solo’ di un quarto della sanzione.

Certo, il testo è ancora provvisorio ed è probabile che ci siano successive modifiche, visto che deve essere setacciato anche da Bruxelles. Ma intanto nell’Articolo 67 c’è una novità che fa il paio, in termini di non lotta all’evasione, con l’innalzamento della soglia a 3mila euro dei pagamenti in contanti. Il cavillo è inserito nelle “disposizioni per la definizione agevolata delle sanzioni per le

giovedì 15 ottobre 2015

Over 63, dove Renzi si dovrebbe ficcare il suo part time….



“ritengo che i lavoratori pirla debbano tenersi il tempo pieno, lo stipendio pieno, e aumentare i giorni di malattia. Ci inducono a questo, perché non accontentarli”


Secondo quanto letto stamane, il governo starebbe predisponendo una norma di questo tipo: chi ha compiuto 63 anni e 7 mesi potrà optare per il part time per i successivi tre anni che mancano all’età pensionabile. Il datore di lavoro continuerà a versare l’intero ammontare dei contribuiti, pertanto, non vi saranno effetti riduttivi sull’assegno pensionistico.

Vi piace? A me per un organo sessuale maschile…
Quindi…

Se fossi tra coloro che hanno i requisiti anagrafici per questo part time alla Renzi, mi verrebbe spontaneo e immediato dirgli quanto segue: ‘sta norma te la puoi arrotolare e ficcare nel…….no, non lì. Nell’orifizio più piccolo che hai: la narice. Destra o sinistra scegli tu (forse destra…mi pare più appropriato al personaggio). L’importante che sia l’orifizio più piccolo. Più piccolo è, più fa male.

Posto che – e ci mancherebbe altro – i contributi saranno versati al 100%, il part time significa una riduzione dello stipendio in un periodo non propriamente dei migliori, e, per alcuni lavoratori e per certi tipi di attività, una riduzione fittizia delle ore di lavoro. Vale a dire: ti rubano soldi. Ti rubano vita.
Mi spiego.

Pensioni: Part time agevolato per gli over 63



da: Il Sole 24 Ore

Part time agevolato per gli over 63
Nei ddl collegati piano anti-povertà da 600 milioni, indennità e congedi estesi agli autonomi
di Davide Colombo, Marco Mobili, Marco Rogari

Se per le pensioni flessibili bisognerà aspettare il 2016 in stabilità entrerà comunque una misura di «invecchiamento attivo» per consentire ai lavoratori di optare per un part-time volontario con contribuzione piena negli ultimi tre anni di contratto. Si tratta di una misura messa a punto dai tecnici di Giuliano Poletti, di cui non è ancora noto l’onere finanziario (forse un centinaio di milioni iniziali) ma che è data per certa. Lo schema sarebbe basato su un’intesa tra datore e dipendente: quest’ultimo opta per un part-time volontario (almeno al 50%) con la garanzia del versamento in busta paga dei contributi netti che l’azienda avrebbe dovuto versare all’Inps, mentre la contribuzione figurativa al cento per cento viene fiscalizzata. 

I dettagli della misura saranno resi noti oggi, dopo il varo della manovra atteso con il Consiglio dei ministri convocato attorno a mezzogiorno. Beneficiari dovrebbero essere tutti i dipendenti over 63 del settore privato e per l’azienda non ci sarebbero vincoli per nuove assunzioni. Sempre sul fronte lavoro

mercoledì 14 ottobre 2015

Papa Francesco: Laudato Sì / 4




Un’ecologia integrale

Dinanzi alla possibilità di un utilizzo irresponsabile delle capacità umane, sono funzioni improrogabili di ogni Stato quelle di pianificare, coordinare, vigilare e sanzionate all’interno del proprio territorio. La società, in che modo ordina e custodisce il proprio divenire in un contesto di costanti innovazioni tecnologiche? Un fattore che agisce come moderatore effettivo è il diritto, che stabilisce le regole per le condotte consentite alla luce del bene comune. I limiti che imporre una società sana, matura e sovrana sono attinenti a previsione e precauzione, regolamenti adeguati, vigilanza sull’applicazione delle norme, contrasto alla corruzione, azioni di controllo operativo sull’emergere di effetti non desiderati dei processi produttivi, e intervento opportuno di fronte ai rischi indeterminati o potenziali. Esiste una crescente giurisprudenza orientata a ridurre gli effetti inquinanti delle attività imprenditoriali. Ma la struttura politica e istituzionale non esiste solo per evitare le cattive pratiche, bensì per incoraggiare le buone pratiche, per stimolare la creatività che cerca nuove strade, per facilitare iniziative personali e correttive.

Il dramma di una politica focalizzata sui risultati immediati, sostenuta anche da popolazioni consumistiche, rende necessario produrre crescita a breve termine.

Renzi: il limite del contante sale a tremila euro



da: La Stampa

Bersani contrario: «Favorisce nero ed evasione». Un anno fa Padoan elogiava la riduzione voluta dal governo Monti. Apprezzamenti al premier dalle associazioni di categoria

La soglia per l’uso dei contanti, abbassata tra le proteste a mille euro dal governo Monti, salirà a 3mila euro. Per sostenere i consumi e perché non è così che si fa la lotta all’evasione. La novità dell’ultima ora arriva direttamente dal premier Matteo Renzi, impegnato poi fino a tarda sera con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e i tecnici di Tesoro e Palazzo Chigi nella definizione della legge di Stabilità. 

PD DIVISO  
Bisogna dire «basta al terrore, chi fa il furbo lo stronco per bene ma i cittadini per bene non devono essere assediati da un esercito...» spiega il premier di buon mattino. I soldi comunque «sono tracciati», per questo la proposta che arriverà in parlamento «è riportare i livelli del contante alla media europea», un «piccolo gesto per incentivare i consumi». Ma l’annuncio intanto fa subito

Riforme Costituzionali: Ecco come sarà il nuovo Senato



da: http://www.dazebaonews.it/

 
Il nuovo Senato rappresenterà le istituzioni territoriali, sarà composto da 100 membri e avrà compiti diversi dalla Camera dei deputati. Scompare la legislazione concorrente tra Stato e Regioni. Viene abolito il Cnel. Queste le principali novità del ddl Boschi che modifica 36 articoli della Costituzione.

FINE DEL BICAMERALISMO PERFETTO. Il Parlamento continua ad articolarsi in Camera dei deputati e Senato della Repubblica, ma i due organi hanno composizione diversa e funzioni differenti. Solo alla Camera, che rappresenta la Nazione e resta composta da 630 deputati, spetta la titolarità del rapporto di fiducia e la funzione di indirizzo politico, nonché il controllo dell'operato del governo. Il Senato rappresenta invece le istituzioni territoriali.
SENATO DEI 100. I nuovi senatori saranno 100, 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 senatori di nomina presidenziale. I membri del nuovo Senato saranno scelti ""in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi"", secondo le modalità che verranno stabilite con una legge che verrà varata entro 6 mesi dall'entrata in vigore della riforma costituzionale. Le regioni avranno altri 90 giorni di tempo

martedì 13 ottobre 2015

Il Senato ha approvato la riforma costituzionale



I senatori hanno approvato il disegno di legge che modifica il Senato e il Titolo V della Costituzione con 179 voti a favore, 17 contrari e 7 astensioni. 
Il Movimento 5 Stelle, Sinistra ecologia e libertà, Lega e Forza Italia non hanno partecipato al voto. Dopo questa approvazione, il testo torna alla Camera.

Regione Lombardia, tangenti sanità: arrestato il vicepresidente Mantovani



da: la Repubblica
 
Regione, tangenti sanità: arrestato il vicepresidente Mantovani. "Pilotate anche gare sui dializzati
Era atteso alla giornata della legalità. Indagato anche l'assessore all'Economia Massimo Garavaglia: "E' un errore". La Procura: "Gare truccate in cambio di lavori gratis a casa"
di Sandro De Riccardis e Emilio Randacio


 
Avrebbe dovuto partecipare alla giornata della legalità aprendo i lavori di una serie di incontri organizzati dalla Regione sulla trasparenza nella pubblica amministrazione. Ma l'impegno è stato annullato, perché il vicepresidente Mario Mantovani (ed ex assessore alla Salute) è finito in manette. Gravi le accuse formulate in seguito all'indagine del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza: corruzione e concussione per appalti nella sanità, compresa una gara sul trasporto dei dializzati. Nel motivare l'arresto, il gip parla di "spiccata capacità criminale" e di "disprezzo delle regole".

lunedì 12 ottobre 2015

Non si stanno vendendo le Poste, ma un enorme gruppo bancario e assicurativo


da: http://www.linkiesta.it/it/

Solo il 15% dei ricavi di Poste italiane riguarda servizi postali. Come per le stazioni ferroviarie, il gioco è acquistare una cosa per trasformarla in un’altra. Sfruttando la rete immobiliare

Inizia oggi l’ampiamente pubblicizzato collocamento in Borsa delle azioni di Poste Italiane: le attese degli operatori sono per un’offerta che sarà largamente sottoscritta da correntisti postali e bancari.

Ma qualcuno ha veramente guardato di cosa si occupa Poste Italiane, oggi?

Erano i primi anni del nuovo millennio, l’era dorata degli hedge funds: fondi – tipicamente di matrice anglosassone - che utilizzando strategie di investimento sofisticate garantiscono ai propri investitori performance superiori alla media, proteggendoli nelle fasi di ribasso dei mercati.
Tra le varie strategie che li hanno contraddistinti, la più spregiudicata era l’activist investing: banalmente, la strategia consiste nel raccogliere sul mercato un numero di azioni sufficienti per avere la maggioranza dei diritti di voto di una società; in seguito proporre e far sedere i propri esponenti nel consiglio di

sabato 10 ottobre 2015

Squadra Antimafia 7, quinta puntata: l’”approssimazione” non manca mai (manco la noia…)


Quante sono le persone che hanno una penna stilografica con il cappuccio di platino? Non certo una massa. Ma Goffredo Collina, il suocero della poliziotta esperta di informatica Anna Cantalupo, ce l’ha.

Ciò premesso…
Scoprite che uno ha una penna stilografica con il cappuccio di platino. Che nel luogo dove è avvenuto un incendio per non lasciar traccia di documenti che potrebbero ricondurre al Broker, è stato ritrovato un reperto che pare essere il cappuccio di platino di una stilografica. Non avete fino a quel momento mai dubitato del proprietario della penna, non avete fino a quel momento trovato alcun elemento che potesse farvi sospettare di un legame tra il proprietario della stilo di platino e il Broker.
Dato tutto ciò, voi avreste la folgorante certezza che Goffredo Collina, proprietario di una penna con cappuccio di platino sia il Broker? No? E’ perché non siete il vice-questore Tempofosco. Praticamente un mago. In macchina, al posto del navigatore satellitare, ha una palla di vetro che mentre Sciuto lo informa telefonicamente del ritrovamento del suddetto reperto, si illumina improvvisamente e Tempofosco “vede” il broker: Goffredo Collina.

Siamo nella ormai “classica”, consolidata, ripetuta “approssimazione" degli sceneggiatori di Squadra Antimafia. Che staranno ripetendo nell’ottava stagione, ormai scritta e in fase di ciak. La folgorazione di Tempofosco non ci sta. Fa ridere. E vorrei ricordare che fiction non è sinonimo di sciatteria, di cazzate. Vedi Il giovane Montalbano 2. Pure questa è fiction. Ma di prima qualità. In tutti i sensi: pure nella gestione delle relazioni private.

venerdì 9 ottobre 2015

Marco Travaglio: Ignaro e gli gnorri



da: Il Fatto Quotidiano

Se quella di Roma fosse soltanto la tragedia di un uomo ridicolo – Ignazio Marino detto Ignaro – si potrebbe liquidarla con una grassa risata e passare oltre. Invece è la tragedia non solo di un’intera città, incidentalmente la capitale d’Italia, ma anche di un intero sistema di potere che davanti, dietro e intorno al sindaco ha mostrato tutto il suo plateale, catastrofico, definitivo fallimento. Marino paga colpe sue e altrui. La sua storia di chirurgo-marziano nato a Genova da madre svizzera e padre siciliano, vissuto in Inghilterra, in America, a Palermo e incidentalmente a Roma, faceva comodo a tutti nel 2013, quando Alemanno lasciava la Capitale come neanche Nerone.
E il Pd, tanto per cambiare, non sapeva chi candidare. Il centrosinistra montò su quel taxi intestandoselo come “società civile” e riuscendo a nascondere il suo pedigree politico di uomo di D’Alema (in Parlamento e alla fondazione Italianieuropei) sposato dalle correnti che spadroneggiano in città: dalemiani, veltroniani (vero Bettini?), rutelliani, zingarettiani ben contenti di rifilare all’allegro chirurgo il cetriolo di una città già morta e fallita.
Anche i boss di Mafia Capitale dissero che col marziano un gancio si trovava, nella vecchia politica che gli stava dietro e nell’apparato burocratico che non muore mai. I palazzinari che controllano la stampa capitolina ci giocavano come