lunedì 31 marzo 2014

Riforma del Senato dal potere esecutivo: l’appello di Zagrebelsky



Il costituzionalista italiano Gustavo Zagrebelsky e il giurista Stefano Rodotà hanno lanciato un appello contro le riforme istituzionali contenute nel disegno di legge presentato dal governo Renzi che, a loro parere, stravolgerebbe la Costituzione Italiana.

Personalmente, ritengo che si debba ragionare e decidere in tempi ragionevoli sul superamento del bicameralismo perfetto ma, soprattutto, esigo il ripristino del rispetto della Costituzione.
Vale a dire: il Parlamento non può essere l’organo che si limita ad approvare i decreti leggi presentati dal potere esecutivo o a convertire disegni di legge concordati tra presunti leader politici e condannati in via definitiva e/o  inetti da troppi anni mangia pane a tradimento nelle istituzioni italiane.

La Costituzione Italiana esprime in modo chiaro quali sono le competenze, i poteri e i limiti dell’esecutivo (governo) e del Parlamento (legislativo). La democrazia italiana si è ridotta con il presidenzialismo di fatto di Napolitano e con la “prassi” anti costituzionale di imporre la fiducia per far approvare tutti i provvedimenti presentati dal governo. Va detto che non se è accettabile la violazione della carta Costituzionale, altrettanto non lo è la lungaggine parlamentare  finalizzata ad ritardare i tempi del voto o evitare l’approvazione di provvedimenti necessari al paese.

Riforma del Senato: via libera dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge, ecco il testo



da: Il Secolo XIX

Riforma del Senato, via libera dal Cdm

A Palazzo Chigi è incominciato alle 16.15, oltre un’ora di ritardo rispetto a quanto annunciato inizialmente, e si è concluso poco prima delle 18, il consiglio dei Ministri che ha dato il via libera al contestato ddl costituzionale per la riforma del Senato e il superamento del bicameralismo paritario, con la riduzione del numero dei parlamentari, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione.


Le parole di Renzi dopo la riunione

«Risparmieremo un miliardo», la promessa di Renzi
Più tardi, intervistato da Sky, il primo ministro ha detto che «se si tiene insieme il Ddl costituzionale e il superamento delle Province abbiamo un risparmio di un miliardo di euro per il quale ci eravamo impegnati nel confronto delle primarie». Poi, senza nascondere la soddisfazione, Renzi ha aggiunto che «abbiamo fatto

Roberto Saviano: “Critico snob, scrivi su Facebook”




Gli italiani che leggono sono sempre meno. I dati del rapporto Nielsen sono allarmanti. Invece di cercare i colpevoli sarebbe più utile capire cosa si può fare. Si scoprirebbe che un aiuto può venire anche da tv e social network

Il Centro per il libro e la lettura (Cepell) diretto da Gian Arturo Ferrari è un istituto autonomo del Ministero dei Beni Culturali che ha lo scopo di “divulgare il libro e la lettura in Italia”. Il Cepell ha commissionato a Nielsen (società di sondaggi e indagini di mercato) uno studio per comprendere lo stato dell’editoria in Italia. Quanti libri vengono venduti? Quanti ne vengono letti? Chi li compra? Chi li legge? Più uomini o più donne? E quali sono le fasce d’età in cui si legge di più?

Il risultato è un documento interessantissimo – molti non a torto lo definiscono preoccupante – “L’Italia dei libri 2011-2013″. Chi scrive libri, chi insegna, chi fa televisione, chi ha il compito di educare, fosse anche solo i propri figli, ha il dovere di conoscerlo. Ma in un paese dove la dispersione scolastica è ancora alta e soltanto il 20 per cento della popolazione adulta possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo necessari per comprendere

Media, Internet: la neutralità della rete, cos’è e perché rischiamo di perderla




La neutralità della rete : che cos’é e perché stiamo rischiando di perderla
di Luca Belli

La neutralità della rete é un principio di non discriminazione, essenziale perché Internet continui ad essere libera e sfuggire al controllo di entità private ed alla censura di governi autoritari.
Per capire il valore fondamentale di questo principio tecnogiuridico bisogna capire che cos’é e come funziona Internet. Non é facile ma neanche impossibile. Nel prossimo paragrafo, mi sono sforzato di semplificare dei concetti tecnici alquanto complessi. Gli esperti possono evitate un inutile supplizio e passare al paragrafo successivo. I non-esperti troveranno qualche elemento utile al fine di comprendere come funzione la Rete che utilizzano quotidianamente ed acquisire la base concettuale necessaria a cogliere la rilevanza della neutralità della Rete.

Internet for beginners
Internet é un’inteconnessione di reti autonome (per questo definita “inter-network”) a vocazione modiale. Inoltre, questa “rete di reti” é strutturata su più livelli, ai quali sono attribuite funzioni diverse. Ogni informazione trasmessa

Lucia Annibali, sfregiata con l’adico: sentenza processo, 20 anni all’ex fidanzato

da: la Repubblica

Quel messaggio ai violenti: da oggi nessuno può sperare nell’impunità
di Michela Marzano

«La sentenza è giusta. Anche se nulla potrà ripagarmi». È con queste parole che Lucia Annibali ha commentato la sentenza di condanna del suo ex fidanzato, che aveva pagato due sicari per aggredirla con l’acido. Vent’anni di reclusione per stalking e tentato omicidio, come era stato richiesto dal pubblico ministero. Per punire in modo esemplare un crimine esemplare. E mostrare così, speriamo una volta per tutte, che la violenza contro le donne non può restare impunita, che gli uomini violenti non possono più farla franca, che la giustizia, anche in Italia, può fare il proprio lavoro. Certo, nulla potrà mai ripagare Lucia per la sofferenza e l’umiliazione subite. Nulla potrà mai ridarle quello che ha perso per sempre. Nulla potrà cancellare quei mesi di lotte per non lasciarsi travolgere dal dolore ed andare avanti. Ma, adesso, Lucia non sarà più solo un simbolo delle violenze contro donne. Sarà anche il simbolo di una giustizia che, senza cadere nella trappola della vendetta, riconosce alle vittime della brutalità maschile il diritto di essere prese sul serio.

Stefano Feltri: “Caccia agli 80 euro, come trovare i soldi per accontentare Renzi”



da: Il Fatto Quotidiano

Tutto si decide l’8 aprile con l’approvazione del documento di economia e finanza e il decreto con i tagli della spending review 

Il modo lo troverà: Matteo Renzi ha promesso che il 27 di maggio 10 milioni di italiani avranno 80 euro in più in busta paga e così sarà, si è esposto troppo. Magari i beneficiari non saranno proprio 10 milioni, forse gli euro saranno qualcosa in meno di 80 (dipende anche dall’effetto del fisco), probabilmente le coperture di questo regalo elettorale in vista delle Europee saranno precarie, ma Renzi lo farà. Nella sede del governo ombra, cioè il ministero del Tesoro, hanno capito che il premier è inamovibile e stanno lavorando per avere i numeri giusti. Ma non è facile. Il giorno decisivo è l’8 aprile: ci sarà un Consiglio dei ministri che all’ordine del giorno avrà i due punti cruciali, il Documento di economia e finanza che fissa il quadro di bilancio in cui deve avvenire l’operazione 80 euro, e un decreto legge attuerà i primi tagli della spending review, per trovare le coperture. Ma è meno semplice di come suona.

Il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan ha messo al lavoro i supertecnici del ministero, da giorni alle prese con i modelli econometrici che devono produrre il

domenica 30 marzo 2014

Riforma del Senato, il rischio secondo Piero Grasso: ma ci fa o ci è?

Nell’intervista di Liana Milella (oggi su Repubblica, clicca qui) al presidente del Senato,  Piero Grasso dice: «Certamente la  gente pensa, a ragione, che quasi mille parlamentari siano troppi, che la politica costi molto e produca poco, che sia venuto il momento di dare una sterzata. Ma avverto anche la forte preoccupazione di mantenere, su alcuni temi, la garanzia di scelte condivise. Con un sistema fortemente maggioritario, con un ampio premio di maggioranza e una sola Camera politica, il rischio è che possano saltare gli equilibri costituzionali e ridursi gli spazi di democrazia diretta».

Orbene.
Per quanto mi riguarda: 
1. Il premio di maggioranza assegnato al partito o coalizione che arriva al 35% di voti è una truffa;
2. Che a mettere mano a riforme costituzionali sia questa classe politica, inclusi il M5S dei guru Casaleggio e Grillo, di cui ho in mente l'ultima coglionata su Russia e Ucraina, fa paura.
Detto quanto sopra. Piero Grasso ci è o ci fa?
L’abolizione del Senato o la diversa composizione e le diverse attribuzioni che vorrebbe l’uomo solo al comando: tale Matteo Renzi, per Grasso rischiano di “ridurre gli spazi di democrazia diretta”.
Mi faccia capire.

sabato 29 marzo 2014

Amici 13: le “ammissioni” (a distanza di molto tempo) di Maria De Filippi



In un’intervista al Corriere della Sera, di cui Tvblog riporta alcune parti, Maria De Filippi fa delle “ammissioni” su Amici:
“All’inizio era più reality che talent. I primi anni puntavamo più al musical, ora diamo la possibilità di mostrare il vero talento di ciascuno: o ballerino o cantante. E abbiamo abbandonato la recitazione perché non ci coniugava con gli ascolti.

Non è la prima volta che noto un certo lato mentale e caratteriale della signora Fascino. E, allora, un commento mi parte….

Quell’ammissione sul programma, non fa che denotare la solita caratteristica pregnante della De Filippi.
Negare..non ammettere...se non a distanza di molto tempo...

Se anni fa le dicevi che Amici era più reality che talent lei attaccava la…filippica…sul pregiudizio nei confronti del programma, di Mediaset, ecc..ecc..ecc.mai ammettendo che in quelle osservazioni ci fosse del vero.

venerdì 28 marzo 2014

Margherita Guidacci: Lascia sia il vento

Lascia sia il vento a completar le parole
che la tua voce non sa articolare.
Non ci occorrono più le parole.
Siamo entrambi il medesimo silenzio.
Come due specchi, svuotati d' ogni immagine,
che l'uno all'altro rendono
un semplice raggio. E ci basta.

The Good Wife, quinta stagione, il 16° episodio: promo ‘The Last Call’

Giorgia, nuovo singolo: video, ‘Non mi ami’


Musica: elettronica made in Italy



da: La Stampa

Nel cuore dell’elettronica made in Italy
Doner Music, l’etichetta di Big Fish, raccoglie dj e producer di talento. Ecco chi sono The Golden Toyz, Mothell, Aquadrop, Retrohandz e Nobel: spesso più noti all’estero che in patria. È arrivato il momento per l’Edm italiana di uscire dai club?
di Alice Castagneri
 


Drum’n’bass, dubstep, trap, electro, house, trance, techno: il mondo della musica elettronica è un calderone enorme. Al suo interno ci sono infinite sfumature di suoni, che animano le serate dei club più famosi di tutto il mondo. All’estero personaggi come Deadmau5, Diplo, Rl Grime e Baauer, hanno milioni di fan. In Italia, invece, gli artisti dell’Edm non hanno ancora raggiunto la notorietà dei colleghi stranieri. Ma questo non significa che nel nostro paese non ci sia un certo fermento. Realtà nuove e indipendenti stanno cercando di ampliare gli orizzonti del pubblico. Doner Music è una di queste.  

L’etichetta indipendente di Big Fish, nata nel 2005, è passata dal rap

Papa Francesco, Messa ai parlamentari italiani: “I corrotti sono peggio dei peccatori”

Come diceva quel brav’uomo, figlio di Dio: “chi ha orecchi per intendere, intenda”


da: Avvenire

«I corrotti sono peggio dei peccatori»

Le Letture che la Chiesa oggi ci offre possiamo definirle un dialogo fra i lamenti di Dio e le giustificazioni degli uomini. Dio, il Signore, si lamenta. Si lamenta di non essere stato ascoltato lungo la storia. E’ sempre lo stesso: "Ascoltate la mia voce… Io sarò il vostro Dio… Sarai felice…" - "Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola, anzi: procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio. Invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle" (Ger 7,23-24). 

E’ la storia dell’infedeltà del popolo di Dio. E questo lamento di Dio viene perché è stato un lavoro molto, molto grande quello del Signore per togliere dal cuore del suo popolo l’idolatria, per farlo docile alla sua Parola. Ma loro andavano su questa strada per un po’ di tempo, e poi tornavano indietro. E così per secoli e secoli, fino al momento in cui arrivò Gesù. E lo stesso è successo con il Signore,

Carlo Tecce: “Vaticano, la casta dei politici va a messa da Papa Francesco in auto blu”


da: Il Fatto Quotidiano

Vaticano, la casta dei politici va a messa da Papa Francesco in auto blu
518 parlamentari presenti alla funzione religiosa celebrata dal Pontefice a San Pietro. Bergoglio attacca la corruzione, molti si presentano in auto d'ordinanza, moltissimi usano Twitter per raccontare la giornata
di Carlo Tecce



Ore 6:30, 518 parlamentari sono attesi per una messa (privata) da Papa Francesco: i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso; nove ministri, una truppa di sottosegretari (19), deputati e senatori di schieramenti misti. Dove sono? Un po’ di foschia inghiotte la basilica diSan Pietro, i nastri gialli indicano che i parcheggi sono vietati e i vigili con la sigaretta smistano un traffico quasi inesistente. I poliziotti osservano piazza Sant’Uffizio, custodi di un garage di lusso all’aperto. Sirene che riposano, autisti che leggono, motori appena spenti; dieci, venti, trenta, decine e decine di auto blu: indizi inequivocabili, i parlamentari italiani, che vanno ad omaggiare il Papa che predica e pratica povertà, sono già dentro.

Governo Renzi, asta auto blu su eBay: M5S, “operazione di facciata”


da: Il Fatto Quotidiano

Auto blu, governo apre asta su eBay. M5S: “Operazione di facciata”
Sono 151 i veicoli venduti online fino al 16 aprile. Luigi Di Maio alla Camera presenta un'interrogazione: "Renzi pronto ad acquistarne nuove 210, costo 24 milioni"

Messe all’asta su eBay le prime 151 auto blu che il premier Matteo Renzi ha annunciato di voler vendere fino al 16 aprile. Il governo ha pubblicato sul sito la lista delle vetture. E la scelta per i potenziali acquirenti è ampia, tra i modelli in vendita anche le Maserati volute da Ignazio La Russa quando era ministro della Difesa. Non solo, nella lista ci saranno anche le Jaguar e le Bmw assegnate nel 2011 ai vertici della Direzione Carceri.
Ogni settimana saranno 25 le vetture proposte online, in modo da poter gestire le vendite spalmandole sull’intero anno. Insieme alle Maserati saranno in vendita anche le Lancia e le Alfa Romeo. “Nelle prossime ore – si legge nella pagina eBay dedicata alle auto – verranno messe in asta le prime 25 vetture provenienti dal ministero dell’Interno”. L’iniziativa punta a “implementare la trasparenza e la pubblicità delle procedure e contribuisce al processo di dematerializzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione”.

giovedì 27 marzo 2014

Santangelo (M5S) "Province? Ecco come Renzi e Delrio prendono in giro gli italiani!"

Media, Microsoft e Google ci proteggono dalle spie: ma chi ci protegge da loro?

da: La Stampa

Microsoft, Google e Facebook si proteggono dalle spie: da loro chi ci protegge?
I grandi del web fanno di tutto per rendere impenetrabili i loro dati all’NSA. Ma non sempre tutelano con altrettanto zelo la privacy di chi usa i loro servizi
di Claudio Leonardi

Le più grandi aziende online, da Google a Microsoft, si sono recentemente attrezzate per garantire i propri utenti da intrusioni indesiderate nella loro posta elettronica e nei loro dati personali, dopo lo scandalo che ha coinvolto la National Security Agency. Ma chi ci tutela dalle aziende stesse?

La scorsa settimana, Microsoft è stata al centro di nuove polemiche dopo aver rivelato una “sbirciatina” alla posta personale di un blogger francese sul suo account Hotmail. La società di Redmond ha giustificato l’operazione come parte di una indagine che aveva lo scopo di tutelare informazioni commerciali riservate: un ex dipendente di Windows RT, Alex Kibkalo, oggi agli arresti, era sospettato di fornire segreti commerciali al blogger francese tramite messaggi di posta elettronica su Hotmail. Sul punto, le regole del servizio di Microsoft

Il sistema bancario italiano, Bpm: indagini su finanziamenti illeciti



da: Il Fatto Quotidiano
Bpm, chiuse indagini su finanziamenti illeciti. Pm: “A Santanché 2,8 milioni”
L'ex presidente della banca Ponzellini avrebbe creato all’interno dell'istituto milanese "una struttura parallela e deviata verso interessi personali". La parlamentare Pdl non risulta indagata, ma la sua società secondo l'accusa ha ottenuto fondi senza garanzie. Nelle carte dell'inchiesta finirono anche Romani, Brancher e La Russa

Due milioni e 800mila euro “nell’interesse esclusivo” di Daniela Santanchè, amministratore delle società Visibilia2 e Visibilia srl. E’ uno dei presunti finanziamenti illeciti concessi dall’ex presidente di Bpm Massimo Ponzellini elencati dai pm milanesi nell’avviso di chiusura delle indagini a carico di Ponzellini e di altre 16 persone, notificato dal nucleo di polizia tributaria della Gdf. Nell’elenco di finanziamenti che sarebbero stati disposti dall’ex presidente e dal suo ex braccio destro Antonio Cannalire a favore di una serie di società con “un danno patrimoniale” per l’istituto di credito milanese c’è infatti anche quello per le concessionarie di pubblicità Visibilia2 e Visibilia srl amministrate dalla parlamentare, che non è indagata.

Milano, Expo 2015: Appalti, Comunione e Liberazione nel mirino dei PM

da: la Repubblica

Expo, CL nel mirino dei PM: “Così pilotavano gli appalti”
Rognoni al telefono: “ Trituriamo le carte”. Gli illeciti per palazzo Lombardia
di De Riccardis e Randacio

L’attività di Infrastrutture lombarde (Ilspa), il suo agire senza controlli, gli appalti milionari senza gara, sono stati «favoriti e preservati da una ramificata rete di relazioni di carattere politico-affaristico ». I magistrati milanesi identificano il mondo e le presunte coperture che avrebbero permesso gli illeciti, in «ambienti riconducibili alla Compagnia delle Opere (Cdo)». E nello specifico, rimarcano anche «i rapporti di assidua frequentazione e vicinanza con contesti gravitanti in special modo intorno alla precedente giunta della Regione Lombardia (a guida Formigoni, ndr)». Se con il blitz di giovedì scorso la procura di Milano ha decapitato la società, con accuse che parlano di associazione a delinquere e turbativa d’asta, nelle pieghe delle carte allegate all’ordinanza, si fa un passo ulteriore. I pm Robledo, D’Alessio e Pirotta, parlano di una

mercoledì 26 marzo 2014

(Marco Antonio) Matteo Renzi prosegue nella “migliore tradizione”: chiesta la fiducia per il ddl Province



Si prosegue nella “migliore” tradizione dai tempi del governo Berlusconi, Monti e poi Letta. Il governo di Marco Antonio (Shakespeare docet) Matteo Renzi, ha posto la fiducia al Senato per far approvare il disegno di legge “Delrio” sull’abolizione/riduzione delle province. 

da: Rainews

Il governo incassa la fiducia, sì del Senato al ddl "taglia-province"
Il disegno di legge "Delrio" torna ora alla Camera dopo il voto a palazzo Madama: 160 i sì, 133 i no. In commissione il governo era stato battuto due volte

L'Aula del Senato ha dato la fiducia al maxiemendamento del governo interamente sostitutivo del Ddl cosiddetto "Delrio" sulle Province. I voti favorevoli sono stati 160, quelli contrari 133. Il disegno di legge rivisita i compiti delle province in vista del loro superamento. Il provvedimento torna ora alla Camera.

Carlo Maria Martini e Georg Sporschill: Conversazioni notturne da Gerusalemme / 1

Considerando come i giovani vivono la sessualità oggi, come può la Chiesa avviare un dialogo con loro su questo punto? A cosa dovrebbe tenere? A cosa dovrebbe richiamarsi?

In confronto a quando ero giovane, oggi il mondo è assai diverso, quanto meno più aperto e sincero. Una volta non si poteva e non si voleva quasi parlare dell’argomento sessualità, era relegato al confessionale e all’ambito della colpa. Non è quello il posto che gli compete, lo è solo quando si tratta davvero di colpa e di problemi. Oggi c’è una grande spigliatezza. Nell’incontro e nel dialogo tra genitori, figli e figlie, adulti e bambini, vedo un’opportunità per una sessualità sana e umana.
Si parte da una responsabilità consapevole nei confronti dei figli. Posso assumere la responsabilità di mettere al mondo un figlio oppure no? I giovani riflettono su questo e parlano con persone di fiducia. Nessun vescovo e nessun sacerdote ignora ormai che la vicinanza fisica delle persone prima del matrimonio è un dato di fatto. Se vogliamo proteggere la famiglia e promuovere la fedeltà coniugale dobbiamo rivedere il nostro modo di pensare. Illusioni  e divieti non portano a nulla.

Canale 5, Giass: audience a picco per un programma già vecchio

da: Il Fatto Quotidiano

Giass, audience a picco per il nuovo programma già vecchio di Luca e Paolo
La seconda puntata del format che va in onda la domenica in prima serata su Canale 5 incassa solo il 7,26 per cento. Colpa di un mix tra volgarità e idee trite e ritrite, dalle risatine in sottofondo alle candid camera. Ma non è la tv nel suo complesso a essere morta visto che gli indici d'ascolto, anche quelli del target giovanile, sono in aumento. Il problema sono le reti che non hanno o non vogliono intercettare il cambiamento
di Alex Fiacco

La seconda puntata di Giass, il programma di Antonio Ricci in onda su Canale5 domenica in prima serata e condotto dalle due ex Iene Luca Bizzarri e Paolo Kessissoglu, ha incassato un disastroso 7, 26% (contro l’11, 39% della prima): uno dei punti più bassi dello share dell’intera rete.

Non c’è assolutamente nulla di cui stupirsi. Sono tante le critiche che si possono infatti avanzare a questo programma. Che è volgare, tanto per cominciare: di una volgarità gratuita e inutile. Che ha poche idee e quelle poche molto

Economia e Finanza: Fondi d’investimento, capitali e potere in espansione

da: Il Fatto Quotidiano

Fondi d’investimento sempre più cruciali per equilibri globali, sotto stretta sorveglianza
di Marzio Gaeta

Riflettori puntati sui grandi gestori del risparmio, che spostano miliardi di euro ogni settimana rischiando di scatenare crisi sistemiche: da Blackrock, che ha appena rafforzato la presa su Intesa, Unicredit e Mps, a Franklin Templeton, che ha in mano un terzo del debito pubblico dell'Ucraina.
Dopo le banche d’affari, un altro tipo di istituzione finanziaria sta cominciando a preoccupare i regolatori di tutto il mondo: i grandi fondi d’investimento americani. Controllano importanti fette di debito pubblico, partecipano massicciamente al capitale delle principali multinazionali e sono in grado di spostare centinaia di miliardi di dollari ogni anno da una parte all’altra del mondo. Il timore è che in un futuro possano replicare l’effetto Lehman Brothers, tra le principali cause della crisi che, dopo aver messo in ginocchio gli Stati Uniti nel 2007–2008, ha affossato negli anni successivi l’Europa e il mondo intero. La bomba questa volta, invece, potrebbe essere innescata dalle grandi società di gestione dei risparmi, il cui peso è ormai talmente sproporzionato rispetto ad

martedì 25 marzo 2014

Caso Ruby: la Cassazione assolve il pm Fiorillo e condanna il Csm

da: Il Fatto Quotidiano

Caso Ruby, Cassazione assolve il pm Fiorillo e condanna il Csm
La Suprema corte ha annullato con rinvio la sanzione inflitta dal Consiglio superiore della magistratura al pm del Tribunale per i minorenni che decise che la marocchina doveva andare in comunità. Secondo gli ermellini aveva il diritto dovere di difendersi dalle "denigrazioni diffamatorie" dell'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni La toga aveva smentito, con interviste, la ricostruzione sull'affidamento della giovane marocchina a Nicole Minetti



La Cassazione “assolve” un magistrato e punta il dito contro il Csm che l’aveva punito. Uno scontro tra palazzi che avviene su uno dei casi più bollenti degli ultimi anni: ovvero l’affaire Ruby. Protagonisti di un verdetto a sezione Unite il pm per i minori Annamaria Fiorillo, l’allora ministro Roberto Maroni, e il Consiglio superiore della magistratura che alla toga ribelle, che rilasciò interviste per difendersi dalle dichiarazioni del responsabile del Viminale, considerate diffamatorie, aveva inflitto una sanzione. Il magistrato ordinò che la giovane marocchina, all’epoca 17enne, venisse accompagnata in comunità.

The Good Wife, quinta stagione, 15° episodio: video (con sottotitoli inglese), ‘Dramatics, Your Honor’, la morte di Will


The Good Wife, quinta stagione, 15° episodio ‘Dramatics, Your Honor’: muore Will, Josh Charles lascia la serie



C'era qualcosa che non mi convinceva in questa quinta stagione di The Good Wife. A iniziare dal motivo che induce Alicia a lasciare lo studio Lockhart & Gardner: la sua attrazione per Will.
Non mi ha convinto neppure il 14° episodio con quei flashback che mi hanno fatto temere il peggio: il ritorno del tira e molla tra Alicia e Will che, nel contesto generale di più edizioni, aveva perso senso da tempo.
Un tira e molla che è servito solo a tenere in “ansia” i fans della coppia, ma che non aveva la consistenza tale da far pensare che avrebbe portato verso un percorso preciso. In un senso o in un altro.

Detto questo, non posso certo dire che mi aspettassi la morte di Will. Non me l’aspettavo nella stessa misura in cui….non mi aspettavo una svolta creativa dei King nel trattare le cosiddette dinamiche relazionali dei due.
I King non hanno mai voluto o…saputo raccontare quella coppia, a parte qualche momento di autentica classe e ancor più diabolicità. Josh Charles ha tolto loro le castagne dal fuoco decidendo di lasciare la serie.

Come scrivevo la settimana scorsa, ai King va sicuramente riconosciuto il

The Good Wife, quinta stagione, 15° episodio: il saluto di Josh Charles (Will)


The Good Wife 5: i dettagli sull’inaspettata svolta della trama
di Beatrice Pagan

Nella puntata di The Good Wife andata in onda domenica sera negli Stati Uniti c’è stata un’inaspettata e sconvolgente svolta nella storia. Per questo motivo, nonostante sia riportata l’indicazione spoiler, invitiamo chi non voglia rovinarsi la visione scoprendo quanto accaduto a non proseguire nella lettura dell’articolo.

L’avvocato Will Gardner, interpretato dall’attore Josh Charles, è infatti stato colpito da uno dei suoi clienti, Jeffrey Grant (Hunter Parrish), che gli ha sparato mentre si trovavano in tribunale. In ospedale l’uomo è stato poi dichiarato morto.

Michelle e Robert King, creatori e showrunner della serie, hanno rivelato i retroscena dell’addio di uno dei protagonisti:
  • La fine di Will è stata ideata fin dalla primavera perché Charles aveva annunciato un anno fa l’intenzione di lasciare The Good Wife

Inchiesta su Infrastrutture Lombarde: da Bisignani a Cl, chi è Rognoni


Da Bisignani a Cl: chi è Rognoni, il Bertolaso lombardo
Il passato nella Techint di Scaroni travolta da Tangentopoli, l'amicizia con Formigoni
di Alessandro Da Rold

C’è un motivo se l’inchiesta sugli appalti truccati di Expo 2015 ha creato più di un malumore all’interno della procura di Milano, scatenando le ire del pm Alfredo Robledo contro il capo Edmondo Bruti Liberati, con tanto di esposto al Consiglio superiore della magistratura. Arrestare Antonio Rognoni, l’ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde (Ilspa) scatola regionale per la gestione delle commesse sulle grandi opere infrastrutturali, con l’accusa di associazione a delinquere, truffa, turbativa d’asta e falso, «mente del sodalizio criminale» scrive il Gip, significa «fare centro» come in queste ore mormorano in piazza della Scala, aprire una breccia in un sistema che dalla Lombardia passa attraverso tutto il sistema economico politico e giuridico italiano, dalle banche ai fondi di investimento, dagli studi legali più blasonati fino al cuore della macchina giuridica, coinvolgendo persino un ex militare dei Ros come Giuseppe De Donno, imputato a Palermo nel processo sulla “cosiddetta” trattativa Stato-mafia.

Svezia: incidenti stradali, il paese più sicuro

da: Lettera 43

Incidenti stradali, la Svezia è il Paese più sicuro
Carreggiate a tre corsie. Più attraversamenti per pedoni e ciclisti. Restrizioni sugli alcolici. Nello Stato scandinavo il minor numero di morti al mondo. Merito del piano Vision Zero, varato dal governo nel 1997.
di Pierluigi Mennitti

Il paradiso della guida sicura è in Europa, più precisamente in Svezia.
L'ultimo dato fornito dal ministero dei Trasporti di Stoccolma è suonato come un bollettino di vittoria: solo 264 morti in incidenti stradali in tutto il 2013. Un record mondiale di cui andare orgogliosi, specie se il numero si paragona con quello di 44 anni fa: dal 1970 il numero dei morti sulle strade svedesi è crollato di quattro quinti, sebbene da allora il parco macchine circolante è di fatto raddoppiato. Di più: allora il numero dei decessi di bambini sotto i sette anni era stato di 58, nel 2012 solo uno.
Il confronto con altri Paesi industrializzati è confortante, almeno dall'ottica scandinava: se su 100 mila svedesi in giro con l'auto in un anno solo tre finiscono al cimitero, la media sale a 5,5 nell'intera Unione europea, dove le regole stradali sono ormai unificate.

Governo, misure economiche: bonus in busta paga al posto dei tagli Irpef

da: la Repubblica

Spunta bonus in busta paga
L’ipotesi di una nuova misura al posto dei tagli Irpef.
di Valentina Conte


Il governo accelera sulla messa a punto del Documento di economia e finanza, snodo cruciale per i conti italiani. E passaggio indispensabile per la definizione del Piano nazionale di riforme. Entrambi i documenti -Def e Pnr – devono essere inviati a Bruxelles entro il 15 aprile. Ma Palazzo Chigi punta a chiuderli entro la prima settimana del mese, con qualche giornata di anticipo. Così da avere più tempo per scrivere i decreti legge che andranno a tagliare il cuneo fiscale, la differenza tra il costo lordo del lavoro e l’introito netto in busta paga. «Subito dopo il Def, avremo i decreti», confermano da Palazzo Chigi. Un’accelerazione obbligata per assicurare come promesso e ribadito nella conferenza stampa delle slides, il 12 marzo scorso – gli 80 euro extra nel cedolino di maggio. Che però non è detto – ed è questa la novità – che arrivino attraverso il canale delle detrazioni Irpef. Lo staff di Renzi e del ministro

lunedì 24 marzo 2014

Kenneth E. Boulding


Chi crede che una crescita esponenziale possa continuare all’infinito in un mondo finito è un pazzo, oppure un economista.
   Kenneth E. Boulding, 1996


The Voice of Italy 2: video, Suor Cristina ‘No one’

The Voice of Italy 2: Suor Cristina


da: Famiglia Cristiana

Suor Cristina canta a “The Voice” e J-Ax si commuove

La performance di suor Cristina al talent di Rai Due "The Voice" ha ricevuto unanimi consensi. Non solo tra i giudici e i telespettatori, ma anche sui social dove la giovane sorella è ormai una star e spopola con il video della sua esibizione. Emozionato il repper J-Ax soprattutto quando la cantante ha scelto il suo team.

Il primo a premere il pulsante per girare la poltrona e dare il suo ok alla splendida voce che canta No one di Alicia Keys è stato il tatuatissimo J-Ax, il repper amatissimo che quest'anno è entrato a far parte del cast del talent show di Rai Due. Grande la sua sorpresa quando si è trovato davanti una giovane suora col velo.  Sorpresa e commozione per quella voce e perché Suor Cristina Scuccia, 25 anni di Comiso, ha poi scelto lui come capo squadra. 

E questa partecipazione è già un successo sui social network, tale da generato migliaia di commenti e apprezzamenti positivi sul web, oltre a richiamare l’attenzione della stampa italiana ed internazionale, e di numerosi personaggi

Libera, giornata della Memoria: Il Papa abbraccia i familiari delle vittime di mafia

da: Famiglia Cristiana


Il Papa abbraccia i familiari delle vittime
Un incontro storico. Per la prima volta un Pontefice prende parte attiva alla Giornata della memoria e dell'impegno organizzata ogni anno dall'associazione "Libera" in ricordo di chi, innocente, è stato ucciso da Cosa nostra, 'ndrangheta, Camorra, Sacra corona unita
di Antonio Sanfrancesco

Il tono è più sommesso rispetto a quello usato da Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento nel ’93. Ma le parole e il tono drammatico sono gli stessi: «Convertitevi, ve lo chiedo in ginocchio!». Così papa Francesco si è rivolto agli «uomini e le donne» della mafia nella veglia di preghiera per le vittime della violenza mafiosa in Italia e nel mondo organizzata dall'associazione "Libera" di don Luigi Ciotti nella parrocchia di san Gregorio VII a Roma. 

Prima dell’intervento del Pontefice, sono stati letti i 283 nomi delle persone

Stipendi pubblici, Trenitalia: Mauro Moretti “minaccia” di andarsene se gli riducono lo stipendio

Mauro Moretti, amministratore delle Ferrovie dello Stato, che controlla il 100% di Trenitalia, ha dichiarato che se gli ridurranno lo stipendio da 900.000 euro l’anno a “soli” 250.000 se ne andrà.

By by.
Il viaggio te lo regaliamo noi. E’ gratis. E #staiserenomoretti non sarà con una di quelle tradotte su cui si fanno viaggiare tutti i giorni i pendolari.
Sporche e in perenne ritardo. Ecco. Il motivo per cui il viaggio di “accompagnamento” non sarà su queste tradotte è perché non sono mai puntuali. Che Moretti si tolga dai coglioni nel più breve tempo possibile. Senza nessun ritardo.

Ammesso e non concesso che sarà messo un tetto agli stipendi dei dipendenti pubblici, se Moretti se ne andrà dall’Italia dovrà trovare un posto di lavoro all’estero. Il che significa – dato lo “spessore manageriale” rispetto al suo

venerdì 21 marzo 2014

The Good Wife, quinta stagione, 15° episodio: promo, ‘Dramatics, Your Honor’

Vasco Rossi, nuovo singolo: video, ‘Dannate nuvole’

Più longevi dei politici: conduttori tv


La tv non si rottama. E i conduttori battono i politici
La Terza Repubblica commentata dai giornalisti della Prima. E Matteo Renzi riabilita Porta a Porta
di Marco Fattorini



Il corto circuito tra tv e politica non è appannaggio degli ultimi mesi, ma all’antologia di un rapporto sospeso tra informazione e bulimia si aggiunge un altro tassello: la Terza Repubblica commentata dai giornalisti della Prima. Fenomeni nuovi, forse impensabili dieci anni fa, come Matteo Renzi premier o l’avvento del Movimento 5 Stelle, analizzati e lavorati dagli stessi esperti che hanno fatto le pulci al primo Bossi, agli Occhetto e ai Forlani. Se molti di questi sono oggi dinosauri politici dimenticati dalla generalista, gli anchorman che hanno assistito alla loro sepoltura apparecchiano la nuova stagione e ingurgitano tutti, grillini e renziani. Da Vespa a Santoro, da Annunziata a Mentana, fino ai più giovani Fazio e Floris. Opinion leaders, cavalli di razza del giornalismo televisivo capaci di costruire insieme ai propri gruppi autorali

Milano, Infrastrutture Lombarde: vertici in manette, accusati di truffa e associazione per delinquere

da: la Repubblica

Truffa e associazione per delinquere, in manette i vertici di Infrastrutture Lombarde
Nel mirino della Procura di Milano la struttura che appalta i lavori della Regione Lombardia. Fra gli otto arrestati l'ex direttore generale Rognoni, coinvolto anche in un'inchiesta su Expo, e il dirigente Perez
di Sandro De Riccardis

Bufera giudiziaria su Infrastrutture Lombarde, la struttura che appalta i lavori della Regione Lombardia. L'ex direttore generale Antonio Giulio Rognoni e il capo dell'ufficio gare e appalti della 'Infrastutture Lombarde societa per azioni' (Ilspa), Pierpaolo Perez, sono stati arrestati dalla dalla guardia di finanza su ordine del gip Andrea Ghinetti con l'accusa di associazione per delinquere, turbativa d'asta, truffa alla Regione e falso. Al centro dell'indagine ci sono affidamenti esterni di incarichi come consulenze legali e controlli sugli appalti che sarebbero stati conferiti in modo illecito. Rognoni, al quale sono stati contestati 67 capi d'accusa e che si è dimesso nei mesi scorsi da direttore generale di Infrastrutture Lombarde, risultava già indagato per turbativa d'asta in un'inchiesta su un appalto relativo a Expo 2015.

giovedì 20 marzo 2014

Milano: la lobby dei tassisti contro Uber, il servizio alternativo di noleggio auto

da: Il Fatto Quotidiano

Uber: a Milano la protesta dei taxi diventa violenta
di Guido Scorza


Una campagna diffamatoria e di istigazione alla violenza in piena regola attraverso l’affissione di centinaia di manifestini che ritraggono il volto, il nome ed il cognome della responsabile italiana di Uber, il popolare servizio di prenotazioni online di autovetture con conducente.

“Cara responsabile di Uber” – inutile ripeterne qui nome e cognome ed amplificare così il messaggio di violenza –, dicono i manifestini, “go home”, ovvero tornatene a casa, casa che, per inciso, nel caso in questione, è proprio il nostro Paese. E poi una manciata di caratteri in sovra impressione sulle lenti degli occhiali che compaiono nella foto della donna, più esplicativa di mille parole: “I love rubare”.

Un modo spiccio e incisivo per sintetizzare la posizione dei tassisti che, sin dallo sbarco dell’app sui telefonini dei milanesi, accusano Uber, appunto, di “rubare”